A due anni di distanza da ‘Holkham Drones’, un intenso e complesso capolavoro di elettronica, Luke Abbott, attualmente in tour in compagnia di James Holden e Kate Wax della Border Community, ha un nuovo EP intitolato ‘Modern Driveaway’ sulla Notown di Gold Panda. Oltre ad amare profondamente le sue attrezzature, che utilizza per re-inventare costantemente la sua musica e le sue produzioni, Luke nutre simpatia per cibo e vino italiani. E non adora l’eloquenza, a quanto pare.
Ciao Luke! Per prima cosa, potresti presentarti ai nostri lettori?
Mi chiamo Luke Abbott. Faccio musica. Hello!
Quale pensi sia la caratteristica migliore nello stile delle tue produzioni?
Non penso di essere nella migliore posizione per giudicare la mia produzione, c’è bisogno di avere una prospettiva esterna per capirla. Sto cercando sempre di comprendere quello che sto facendo.
Come è andato il tour con la Border Community? Vi siete divertiti durante il mini-tour in Italia?
E’ stato molto divertente, siamo stati veramente bene.
Qual’è stata la parte migliore del tour?
Il cibo, adoro il cibo italiano. Ed il vino.
Quali sono gli obiettivi principali della Border Community? Come ci si sente ad essere parte della famiglia e quali sono secondo te le maggiori differenze tra la Border Community e le altre labels sulla scena di oggi?
Non credo che la Border Community sia orientata verso degli obiettivi principali. E’ più che altro alla ricerca di libertà, piuttosto che alla ricerca di determinate cose in particolare.
Quando hai iniziato a fare musica e come?
Quando avevo quattro anni con pentole e mestoli in cucina.
Quali sono le tue influenze principali nella scena musicale elettronica?
A dire la verità non ascolto molta musica dance contemporanea. Ascolto più musica lo-fi sperimentale e dischi jazz degli anni ’60. Non sono molto interessato a quello che succede “sulla scena”, non mi ci sento molto connesso.
Sta per uscire un tuo nuovo EP, intitolato ‘Modern Driveway’, sulla Notown, nuovissima etichetta del tuo amico Gold Panda (ndr: uscito il 25 maggio). In che modo questo progetto si differenzia dal tuo ‘Holkham Drones’ del 2010?
E’ un lato molto diverso della mia produzione. E’ più semplice di come era il mio album, è un lavoro melodico e meno arrabbiato.
Sappiamo che hai una grande passione/ossessione per i tuoi macchinari. Come sono cambiati i tuoi mezzi di produzione dagli anni delle tue prime release? E che importanza ha il costante sperimentare con macchine e strumenti nella tua vita e nella tua musica?
E’ come se la mia produzione fosse in un costante stato di cambiamento, cerco sempre di re-immaginare i miei metodi di lavoro in nuovi modi. Non sono mai stato interessato al perfezionare, non credo che le idee, i processi e le competenze volte al perfezionamento riflettano quello che trovo interessante nella musica. Preferisco provare e cercare quei momenti che sembra avvengano quando non stai prestando attenzione, preferisco molto di più gli “incidenti” alle cose che faccio di proposito.
Come descriveresti il tuo auto-prodotto MIDI controller ai nostri lettori?
E’ costruito semplicemente e meno funzionale della maggior parte dei contollers disponibili in commercio.
Potresti consigliarci un paio di nuovi artisti da tenere d’occhio?
Lukid è uno dei pochi artisti contemporanei che sto ascoltando molto in questo periodo. E le prossime release di Wesley Matsell saranno incredibili.
Che piani hai per l’estate? Nessun progetto all’orizzonte (con la Border Community e non) di cui vorresti parlare ai nostri lettori?
Ho un paio di concerti in arrivo per i quali sono molto emozionato, a parte questo sto solo cercando di lavorare su del nuovo materiale. Sto cercando di produrre un altro album, ma è difficile.
English Version:
Two years after the release of ‘Holkham Drones’, a very intense and complex electronic masterpiece, Luke Abbott, currently touring with James Holden and Kate Wax from the Border Community Recordings, has a new EP entitled ‘Modern Driveway’ on Gold Panda’s Notown label. In addition to his deep passion from his machines and tools, which he constantly uses to re-imagine his music and productions, Luke likes Italian food and wine. And doesn’t enjoy talking, apparently.
Hello Luke! First of all, can you introduce yourself to our readers?
I’m called Luke Abbott. I make music. Hello.
What would you say is the best thing about your style of production?
I don’t think I’m in a very good position to judge my own production, you need to have an external perspective to understand it. I’m still trying to figure out what I’m doing.
How was the Border Community tour? Did you guys enjoy the Italian mini-tour?
It was great fun, we all had a lovely time.
What was the best highlight of the tour so far?
Food, I love Italian food. And wine.
What would you say are the Border Community’s main goals? How does it feel to be part of the family and what would you say are the differences between the Border Community and the other labels on today’s scene?
I don’t think that Border Community is very goal orientated. It’s more about searching for freedom than trying to achieve specific things.
When did you start making music and how?
When I was 4 years old with pots and pans and wooden spoons in the kitchen.
Which are your main influences in the electronic music scene?
I don’t really listen to much contemporary dance music. I listen more to lofi-experimental music and jazz records from the 60’s. I’m not really interested in what’s going on in ‘the scene’, I don’t really feel very connected to it.
You are about to release a new EP, titled ‘Modern Driveway’, on your pal Gold Panda’s Notown label. How does this project differ from your 2010’s ‘Holkham Drones’?
It’s a different side of my production. It’s more about simplicity than my album was, it’s melodic and forgiving.
We all know you have a great love/obsession for your machines. How have your production means changed since the years of your first releases? And how important is the constant experimenting with machines in your life and in your music?
It feels like my production is in a constant state of change, I’m always trying to re-imagine my working methods in new ways. I’ve never been very interested in refinement, I don’t think that refining ideas/processes/skills reflects what I find interesting about music. I’d rather try and search for the moments that seem to happen when you’re not paying attention, I like the accidents more than than the things I do on purpose.
How would you describe your own custom MIDI controller to our readers?
It’s poorly constructed and less functional than most commercially available controllers.
Can you recommend us a couple of new artist that you consider worth embracing?
Lukid is someone one of the few contemporary acts I’m listening to a lot right now. And the future Wesley Matsell releases are going to be amazing.
What are your plans for the summer? Any upcoming projects (within the Border Community family and non) that you would like to tell our readers about?
I’ve got a few gigs coming up that I’m really excited about, and apart from that I’m just trying to work on new material. I’m trying to make another album, but it’s difficult.