Potrebbe forse passare come una puntata avara, con solo una manciata di EP segnalati tra quelli usciti nell’ultima settimana, ma abbiamo pensato che fosse doveroso spendere due righe in più per ciascuna delle release di questa nuova puntata di Suoni & Battiti, lasciandovi più tempo per un ascolto attento e meno veloce del solito. Nell’episodio di oggi si torna a parlare di Italia e della sua musica da ballo che, con costanza più nordeuropea che mediterranea, ci viene consegnata senza conoscere battute d’arresto o pause (più o meno) di riflessione. Oggi tocca quindi ad Herva e Marco D’Aquino, a Mattia Trani e i suoi remixer d’oltreoceano, ai fratelli Perrone e a Uovo regalarci interessanti spunti di riflessione, oltre che necessari appigli per il nostro divertimento notturno.
Il tutto all’insegna della qualità, ovviamente.
[title subtitle=”Life’s Track – Velocity (COS_MOS)”][/title]
Figli della Firenze più orgogliosa e, almeno musicalmente, reazionaria e fiera, Herva e Marco D’Aquino (Dukwa) rappresentano il fiore all’occhiello della nostra scena elettronica, questo è un dato di fatto pressoché inappuntabile. Non curanti di mode, fenomeni di passaggio e scene che vanno e vengono come le stagioni dei club dello stivale (e non solo), i due giovanissimi produttori portano avanti un discorso musicale tanto coerente quanto rigido, sinonimo di una convinzione ferma e radicata nel loro background. Il risultato della loro crescita, iniziata in punta di piedi su Bosconi ma poi capace di esplodere sia nelle vesti dei singoli che in quelle del duo, è una serie di uscite che, proprio alla luce della loro “freschezza universitaria”, spiazzano sia per le scelte fatte a monte che per le loro messe in pratica. Così eccoli su COS_MOS, sub-label di MOS Recordings (a sua volta parente nobile di quella meravigliosa Rush Hour che oltre a produrre ottima musica ne distribuisce altrettanta), con tre tracce dal sapore grezzo e polveroso come le macchine analogiche a cui si affidano ormai da tempo per comporre; tre lavori impetuosi e vividi che, se possibile, spaccano ancor di più l’opinione sul loro conto e sulla loro musica: o le si gira a largo o ce se ne innamora. Voi da che parte state?
[title subtitle=”Mattia Trani – Over The Future – The Detroit Remixes (Pushmaster Discs)”][/title]
“Over The Future reminds me of our days back in Underground Resistance, I will remix it!”. Con queste parole la leggenda vivente Gerald Mitchell annunciava a un incredulo Mattia Trani, come da lui stesso anticipato nel suo Giant Steps di qualche settimana fa, che avrebbe remixato “Over The Future”, la sesta uscita di Pushmaster Discs ad aver visto la luce non più di un anno fa. Un cambio di rotta simbolico, inevitabile quando si scelgono alcuni dei capi saldi del suono della Motor City, porta i lavori originali del giovane bolognese (crudi e decisi come poche altre release del catalogo della label emiliana) verso sonorità dal DNA inconfondibile e inimitabile. Al pari del tastierista dei Galaxy 2 Galaxy, autore qui di un rework da lacrime e batticuore, vengono chiamate altre due icone della scena americana: Orlando Voorn, autore del lavoro più “teso” e ipnotico dell’EP, e Claude Young, che avvolge il suo remix di “Horizontal Space” con una synthline che trasforma il lavoro originale in una cavalcata romantica nel cuore della notte.
[title subtitle=”V.A. – A Tribute To Klang Club (Unclear Records)”][/title]
La doverosa celebrazione di un luogo tanto importante, non propriamente centrale all’interno della scena nazionale ma forse proprio per questo così magico e coraggioso, non poteva che passare attraverso una release all’interno della label di casa. È la storia di Unclear Records e del Klang Club, qui festeggiato con un “tribute EP” che sa tanto di showroom e che è stato voluto con tutte le forze dai suoi due timonieri, i fratelli Perrone, come decima tappa di un cammino che solo i dietrologi in cerca di gloria non possono non augurargli ancora lungo e ricco di soddisfazioni. Così si ritrovano in questa nuova uscita della label aretina, alcuni dei volti più acclamati, stimati e amati dal pubblico del Klang Club: Roman Flügel, Baby Ford, Heartthrob, Okain e Oliver Deutschmann, ovvero quei nomi capaci di scrivere alcune delle pagine più belle della storia del clubbing della città. Se poi il caso vuole che il lavoro più vivo e pulsante sia proprio “La Stanza Magica”, prodotta da Niro ed Elia stessi, allora è proprio vero: per certe storie il finale può essere uno soltanto. Auguri.
[title subtitle=”Memoryman aka Uovo – Magic Ride EP (Puas Puas)”][/title]
Entrato in pianta stabile all’interno della famiglia Puas Puas (dopo il primo EP dal sapore disco/funk del 2013), Uovo è probabilmente l’artista italiano “vecchia scuola” più in palla del momento, secondo solo a quel Ralf capace di reinventarsi ancora una volta, l’ennesima. Il periodo florido, che oltre alla residenza al Cocoricò l’ha portato a suonare in alcuni dei club più ambiti della penisola, si è tradotto, come detto, con il sodalizio stretto con la label romana, pronta a pubblicare il nuovissimo “Magic Ride EP”. Pur potendo vantare l’ottimo remix del sempre valido The Mole, il premio di migliore in campo spetta proprio al dj bolognese: chi anni ancora va pazzo per i vecchi Pastaboys, in attesa che il terzetto si rimetta in studio come la sua storia impone, ha finalmente trovato pane per i suoi denti.