In questi mesi alcuni dei nostri articoli più letti sono stati quelli relativi a chiusure illustri: Cocoricò, Guendalina (che in realtà per il Guendalina si tratta solo di un arrivederci o di uno spostamento di venue…); e molti altri articoli invece parlavano e parlavano gran bene di festival, da quelli a taglio “da ammiraglia” (Kappa FuturFestival, sempre più convincente ed internazionale) ai molti, splendidi boutique festival che sono la vera specialità e specificità italiana, un asset nato e cresciuto grazie alla follia e al coraggio di illuminati vari e che sarebbe ora venisse strutturalmente sostenuto dalle istituzioni (non solo “per la cultura”, ma proprio perché volano economico di grande efficacia, come dimostra una quantità ormai enorme di studi sul campo: ma ai nostri politici interessano gli studi sul campo o la demagogia perbenista ed immobilista?).
Un festival è proprio in arrivo, Lattexplus, in una città – Firenze – che oltre ad essere una città di cui sempre più spesso negli ultimi anni abbiamo parlato (in primis grazie al “motore aristotelico” Tenax & satelliti vari, ma non solo) è anche quella di una delle più riuscite, intelligenti e ormai longeve club night di casa nostra, almeno per quanto riguarda la club culture di un certo tipo, quella dove la ricerca musicale arriva prima di tutto: Tropical Animals. “After 10 years, we’re still Here”: sì, dopo dieci anni è ancora lì, pronta di nuovo a proporre guest ben pensati e non convenzionali, a far scoprire nuovi sapori, a chiedere alle persone in pista di godersi l’atmosfera e il dj e non invece i selfie, a porsi sempre con grande convinzione di sé ma col sorriso dei consapevoli, non con l’arroganza dei presuntuosi.
La frase in inglese non è solo un claim da usare per questo pezzo, ma anche il nome di un evento celebrativo per questo decennale: il 5 settembre, in un luogo molto suggestivo come la Manifattura Tabacchi fiorentina (che recentemente ha pure ospitato una Boiler Room), ci sarà una serata molto particolare. Una serata dove non solo suoneranno i resident storici di Tropical Animals, ma sarà anche raccontata – con grande impatto visivo – la storia di questi 10 anni per immagini, scatti scelti dal deus ex machina di T.A. Ricardo Garcia Baez per un percorso che racconti come “…il clubbing non sia solo far serata, ma è anche uno stile di vita, un momento dove ci si può confrontare e crescere, e forse addirittura qualcosa che ti può cambiare in modo radicale ed illuminante il modo con cui poi ti metti ad affrontare la quotidianità”.
(Il teaser dell’evento; continua sotto)
Ecco. Questo è un concetto fondamentale. Se nel decennio passato abbiamo intrapreso un lungo viaggio in cui, partendo dalla constatazione che in Italia era quasi impossibile avere festival interessanti e questo ci poneva in una posizione di grande gap verso l’Europa, siamo arrivati al punto che la nostra nazione è perfettamente al pari dello standard europeo migliore (purtroppo più grazie ai salti mortali dei singoli che ad un “sistema complessivo” che renda tutto ciò strutturale: ma chissà, ci arriveremo), la vera battaglia da portare avanti nel prossimo decennio, secondo noi, è tornare a far capire a tutti l’importanza e la bellezza della club night, dell’appuntamento fisso nel tuo mese o ancora meglio nella tua settimana in cui per la tua notte e per i tuoi sogni ti crei una “casa”, entri a far parte di un’esperienza collettiva dove qualità, ricerca e divertimento vanno di pari passo.
Una battaglia in cui Tropical Animals è esempio virtuoso perfetto ed eccellenza vera. Davvero. Ed un evento come quello del 5 settembre, una preview così particolare ed “avvolgente”, lo spiega per bene e vi consigliamo davvero di non perderla, se siete in zona. C’è anche un motivo in più per non mancare (e per non chiedere di essere messi in lista): l’ingresso è ad offerta minima di 5 euro, tutto il ricavato andrà alla Fondazione dell’Ospedale Pediatrico Meyer per aiutare assistenza e ricerca. Oltre al fatto, ovviamente, che potrebbe scoprire direttamente dalla fonte – e commentare assieme – la prossima stagione di Tropical Animals. Qualcosa che sì, è bello sia “casa”… perché il clubbing migliore si (ri)costruisce così.