Se si è veramente cultori della musica, non si può non essere almeno un minimo cultori di jazz; e se si è cultori di club culture, non si può non essere in sintonia con chi ha fatto della ricerca musicale (soluzioni atipiche, perle nascoste, gemme dimenticate) una propria ragione di vita. C’è chi lo chiama “digging”, ma non è solo questione di passare ore a scartabellare fra le ceste dei dischi nei posti più improbabili – anche se questa è una manifestazione necessaria ed inevitabile del fenomeno – quanto proprio di una attitudine specifica.
Ecco: in questa attitudine Rocco Pandiani, il deus ex machina del “mondo” Right Tempo, non teme rivali. Il 4 maggio ha deciso di regalarsi (e regalarvi!) una festa molto speciale per festeggiare i trent’anni della sua creatura, un traguardo in effetti notevolissimo, con anche una gradita mano da parte di Novara Jazz. Rocco è l’uomo degli innamoramenti e delle riscoperte, e non fa eccezione nemmeno in questo caso: lo spot da headliner della serata è stato affidato a Mario Rusca, un pianista jazz di grande classe e sensibilità che (troppo) spesso è stato dimenticato ed evitato nei continui recap sui grandi protagonisti di casa nostra. Eccone una foto recente, poi spieghiamo bene che succede:
Classe 1937, con costanza, discrezione e grande senso dell’equilibrio disegna jazz di spessore da tempo immemore (leggendario ad esempio quanto fece negli anni ’70 al milanese Capolinea fugendo da catalizzatore di talenti, organici, session varie), ricevendo probabilmente meno di quanto meriterebbe. In questa serata, che si svolge nel posto forse più iconico possibile per il jazz in Italia, il Blue Note milanese nel quartiere Isola, Rusca è affiancato da una formazione collaudata e di livello altissimo (Riccardo Fioravanti al contrabbasso, Maxx Furian alla batteria) ma Pandiani ha voluto fare le cose in grande invitando anche come ospiti speciali Flavio Boltro alla tromba e Gabriele Comeglio al sax. Gli anniversari vanno festeggiati offrendo qualcosa in più, no?
Non solo: il concerto – come da tradizione ed abitudine al Blue Note – è in versione doppia (alle 20:30, o alle 23: scegliete voi), ma dalle 19 ci sarà anche la possibilità di ascoltare, grazie alle selezioni di Vittorio Barabino, il materiale che va a comporre il volume 11 della serie Easy Tempo, un benvenutissimo ritorno sulle scene di una compilation/label che ha letteralmente fatto la storia, a livello di certo non solo nazionale, della musica “cinematica” di estrazione jazz(y). Biglietti, qui. Non è house, non è techno, non è minimal, non è melodic (se non a tratti), ma è quel tipo di musica e di attitudine che può renderci migliori – e che a ben vedere sta nel DNA della club culture più completa ed approfondita. Se potete, siateci.