Mecna è un artista non facilmente catalogabile, per via della sua capacità di unire in modo coerente e mai banale linguaggi apparentemente molto lontani tra loro. Osservando la sua carriera, risulta evidente un percorso di netta evoluzione: Corrado Grilli (questo il suo nome di battesimo) è stato in grado di passare dal rap più classico fino ad arrivare a contaminazioni elettroniche e indie, mantenendo comunque un linguaggio personale e lontano dagli stereotipi di genere. Le liriche di Mecna sono una rappresentazione vivida e sincera di ciò che vive, non si vergogna di esporre esplicitamente le proprie emozioni, contraddistinte da un disilluso romanticismo di fondo che lega tutti i lavori. Dal primissimo “Disco Inverno” fino a “Neverland”, l’ultimo album in collaborazione con Sick Luke, ha dimostrato una rara poliedricità, il cui comune denominatore è una poetica malinconica e agrodolce, a tratti catartica.
In aggiunta a tutto ciò, il rapper foggiano conduce una vita parallela in veste di grafico, fondamentale per donare nuova linfa alle sue produzioni. Ha realizzato, infatti, le cover di numerosi dischi e singoli per i più importanti musicisti italiani, utilizzando uno stile immediatamente riconoscibile e di grande impatto. È, dunque, l’artista perfetto a cui chiedere le sue 5 copertine del cuore, quelle che lo hanno maggiormente influenzato e a cui è maggiormente legato: ecco cosa ci ha raccontato.
Nicolas Jaar – “Sirens”
Questa per me è il metro di paragone per determinare cosa è figo e cosa no. Il designer è David Rudnik, uno dei miei preferiti, e nella versione fisica, c’è una moneta dentro per grattare via il bianco e scoprire la grafica. E’ veramente una bomba.
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Kaytranada – “Bubba”
Il disco fa vomitare per quanto mi riguarda ma la copertina è proprio figa. Un pò “Neverland” eh, però è l’estetica che mi piace: una foto semplice, con un particolare che però ti rapisce e la rende unica.
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Octavian – “Endorphins
”
Quando Octavian pubblicò la cover del suo disco, fu subito amore. Un’illustrazione super stizzosa di Courtney Mc che aveva già lavorato nell’entourage di Kanye West, ripropone corpi di donna con smile messi qua e là, un pò trippy e un pò creepy, esattamente come il disco.
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Chance the Rapper – “The Big Day”
Altro esempio di copertina più bella del contenuto del disco.
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21 Savage, Metro Boomin – “Savage Mode”
La copertina che qualsiasi rapper controverso dovrebbe avere ma purtroppo non avrebbe gusto per scegliere. Minimale, forte e anche un pò romantica. Una copertina del genere è uno statement, riuscirebbe a rendere figo qualsiasi disco, ma questo è figo di suo quindi ne aumenta solo il potenziale.
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