Cinque anni? Passano in un soffio, se quello che fai è spinto da passione, se passo dopo passo vedi un progetto – il tuo progetto! – che cresce, si fortifica, prende strade sempre più interessanti. Cinque anni sono nulla, davvero nulla!, se nel raccontare il presente tieni sempre conto delle radici del passato e non solo delle mode effimere del momento. Cinque anni durano meno di un attimo, se ami quello che ti succede attorno e quello che stai raccontando, senza mai chiuderti in snobismi e preconcetti (snobismi e preconcetti ti fanno sentire al sicuro, vero; ma dopo un po’ ti separano dal mondo reale – e nel web c’è già troppo di virtuale, no?).
Ma cinque anni, attenzione, sono anche tanti. Tantissimi. Sono cinque anni di aggiornamenti costanti e quotidiani, cinque anni di scoperte, testi, articoli, foto, recensioni, interviste, colpi di scena. Cinque anni di lavori certosini, di incredibili soddisfazioni,di errori, di sbagli a cui rimediare. Cinque anni in cui sei entrato lavorativamente in contatto con centinaia se non migliaia di persone: tantissime. Collaboratori, artisti, label manager, lettori che vogliono far sentire la propria voce (e magari dopo un po’ diventano persone con cui vuoi condividere l’avventura, è successo e succederà, o anche persone con cui invece confrontarsi senza giri di parole: ci vuole anche questo).
Cinque anni in cui Soundwall ha sempre cercato di dare il meglio. I numeri dicono che ci stiamo migliorando, costantemente, a livelli all’inizio probabilmente inimmaginabili. Ma i numeri non sono tutto. Una profonda soddisfazione è anche vedere quanto sia cresciuta la qualità del nostro lavoro, del nostro modo di fare informazione, quanto sia cresciuta la stima di persone e realtà che noi, a nostra volta, stimiamo tantissimo.
E’ anche grazie a questa stima, e al supporto continuo ed entusiasta di chi ci segue, che il 2014 ha segnato una serie di eventi veramente speciali per noi, per questi nostri primi cinque anni: #5oundwall ha significato collaborazioni con Spring Attitude, Dancity, roBOt Festival, Club To Club. Ovvero l’eccellenza di casa nostra nel campo delle nuove musiche, della ricerca di qualità, delle forme iper-contemporanee più entusiasmanti di loisir&cultura. Insieme abbiamo presentato artisti, stretto collaborazioni specifiche, celebrato il nostro piccolo compleanno – invitando grazie a loro migliaia di persone alla festa.
Ma il quinto compleanno, giustamente, chiama un quinto appuntamento e questo appuntamento deve essere del tutto speciale: una due giorni in cui Soundwall in prima persona si mostra e si racconta a trecentosessanta gradi per quello che è stato, per quello che è, per quello che sarà. Giornata numero uno, creata in collaborazione con BEA – Branded Entertainment & Arts e con la partecipazione della Fondazione Romaeuropa, dove presentiamo un live (esclusivamente ad inviti) dei Drink To Me: una delle schegge più innovative ed interessanti della nuova musica italiana, lì dove non serve perdersi in disquisizioni di genere tra rock, elettronica, indie, sperimentazione, pop 2.0; a fare da corona al loro concerto il dj set di uno dei giornalisti che più ha fatto per diffondere cultura e conoscenza (scrivendo libri, dirigendo redazioni, producendo articoli acutissimi) in Italia riguardo alla club culture, Fabio De Luca.
Lo stesso Fabio De Luca apre la seconda giornata partecipando al panel presentato da Red Bull Music Academy e ospitato da BEA, dove due nostre prime firme – Emiliano Colasanti e Damir Ivic – si confrontano con lui e con Georgia Taglietti (la responsabile comunicazione del Sonar, festival che è un vero e proprio riferimento globale) per esplorare cosa deve essere la comunicazione musicale e culturale oggi: rischi, opportunità, prospettive, best practice da perseguire ed errori da evitare.
Dalle 22 in avanti, ci si sposta tutti al Lanificio 159: una lunga serata creata in diretta collaborazione con L-Ektrica e ancora con la prestigiosa Red Bull Music Academy, in cui si alterneranno fino all’alba prima l’efficacissima coppia Andrea Esu & Fabrice e un “Soundwall Soundsystem” (alcuni dei nostri migliori collaboratori, per una volta dall’altra parte della barricata), poi Jolly Mare, Giorgio Gigli e Tiger&Woods: ovvero un intreccio di coordinate in cui schegge del passato, techno visionaria, radici black, sconvolgimenti inaspettati, tessiture emotive trovano una declinazione perfetta, da parte di interpreti che hanno una dimensione europea (…nel caso di Tiger&Woods, mondiale).
Una due giorni di eventi di cui andiamo orgogliosi. Perché racconta veramente al meglio il nostro modus operandi, le nostre radici personali, le nostre passioni. Perché testimonia la cura, l’amore, la professionalità che abbiamo cercato di mettere, per quanto possibile, in questo nostro percorso di crescita – facendo preferibilmente parlare i fatti molto più delle parole, facendo parlare artisti splendidi e persone di grande valore e consapevolezza.
Vi aspettiamo. Non vediamo l’ora.
[title subtitle=”DICEMBRE”]11/12[/title]
[columns_row width=”third”]
[column]
[button color=”black” text=”white” url=”https://www.facebook.com/events/347984052040710/” window=”_blank”]INFO / PARTECIPA[/button]
[/column]
[column]
[button color=”black” text=”white” url=”https://www.facebook.com/events/601561846632579/” window=”_blank”]INFO / PARTECIPA[/button]
[/column]
[column]
[button color=”black” text=”white” url=”https://www.facebook.com/events/520300488073194/” window=”_blank”]INFO / PARTECIPA[/button]
[/column]
[/columns_row]