Ti rendi conto che c’è tanta, troppa musica in giro – troppa per le 24 ore della tua giornata e i vari impegni che ti permettono di arrivare a fine mese – quando capisci che inizi a perdere le release che veramente possono farti dire “Wow”. Ecco: questo è successo con 72-HOUR POST FIGHT. Il nome magari non vi dirà molto, se pure voi li avete lisciati come il sosttoscritto. Potrà già dirvi di più il fatto che sono usciti un paio di settimane fa con un esordio su La Tempesta International (label italiana che sta mettendo in campo un grandissimo gusto, con scelte anche per nulla scontate e “facili”). A dire il vero, su Tempesta International c’erano già stati i primi germogli del progetto, visto che che nel 2017 era uscito a nome Palazzi D’Oriente quel “Morgenbabe EP” dove già agivano Carlo Luciano Porrini e Luca Bolognesi col primo a fare da aiuto, esterno ed estemporaneo, al secondo.
In realtà si prendono molto bene fra di loro, e decidono insomma di collaborare seriamente creando ex novo un diverso progetto. A fiancheggiarli scelgono il sassofonista Adalberto Valsecchi e il batterista Andrea Dissimile. 72-HOUR POST FIGHT nasce così. Nasce con la voglia di mescolare elettronica, jazz, improvvisazione, chitarra affilate, striature hip hop. Un incrocio tra il post rock più acido e visionario dei tempi belli e la freschezza di cose alla BadBadNotGood. A nostro modo di vedere, notevolissimo. Recuperatevi in giro la release (ad esempio, qui), ma per darvi una prova tangibile di quanto sia interessante il progetto vi presentiamo in anteprima un estratto di un loro live. E sotto, c’è anche qualche loro parola a commento.
“Inizialmente la nostra idea era presentare 72-HOUR POST FIGHT esclusivamente dal vivo. Suonarlo a terra, senza palco, senza dare la possibilità al pubblico di perdere tempo a vedere chi suona. Il disco vero e proprio è nato in un secondo momento, quando abbiamo voluto fissare su wav questo Frankenstein musicale nato suonando insieme, in saletta. Ci piaceva troppo. Questo video è un estratto di una performance intera di 72-HOUR POST FIGHT. L’abbiamo girato in una bellissima fabbrica di viti in Brianza, con l’intento di portare su YouTube la prima intenzione del progetto. Ci hanno aiutato diversi amici, Asfero Films per la regia, Enrico Bondi, Matteo Visi e Marco Verna per le registrazioni audio e il missaggio”.