La Plus8 Records compie 20 anni e li celebra con un party imperdibile per chi ama la musica elettronica e la techno in particolare. Onorati del fatto che Plus8 abbia scelto Bologna come unica data ufficiale italiana, con una lineup che include uno dei suoi fondatori, John Acquaviva, uno dei suoi massimi pionieri, Speedy J, insieme a colui che meglio rappresenta la new generation, il nostro Danilo Vigorito, con ansia aspettiamo Sabato 19 Marzo. Ma cosa ha trasformato la Plus8 Records in mito durante questi ultimi 20 anni ? Per scoprirlo dobbiamo fare un passo indietro…
Nel 1989/90 un ragazzo di Windsor/Canada, Richie Hawtin, bazzicava per i club della downtown di Detroit come “The Shelter” e “The Music Institute” (posti dove tutto cio’ che andava oltre i 130 bpm era ben accetto ed i dj resident erano Derrick May e Kevin Sauderson), dove frequentemente si esibiva come dj con lo pseudonimo di Dj Richy Rich. Proprio in quel circuito di club conosce un altro dj canadese, John Acquaviva, con il quale condivide la stessa passione per la tecnologia e la musica elettronica. I due cominciano ad eleborare alcuni progetti: in primis quello di fondare un etichetta discografica per produrre la musica che amano. Il Day-One non tarda ad arrivare: John Acquaviva decide di prosciugare il limite di 5000 dollari della sua carta di credito e insieme a Richie Hawtin registra al tribunale di Windsor l’etichetta discografica “Plus8”, nome che prende spunto dal massimo valore che la scala pitch di un giradischi Technics SL-1200 puo’ ottenere, +8 appunto. La label cresce, fieramente indipendente e determinata. Esce il primo EP “Elements of Tones” sotto lo pseudonimo di “States of Mind”. Il disco ebbe un grandissimo successo e presto tutti si domandarono chi ci fosse dietro la Plus8 Records. Una volta usciti allo scoperto, Richie Hawtin e John Acquaviva, cominciarono a guadagnarsi il rispetto dell’intera comunita’ di Detroit, compresa quella nera degli “originators” (quelli della prima ondata techno della meta’ degli anni’80, inizialmente scettica verso due dj canadesi bianchi ) al punto che la seconda release ufficiale del catalogo Plus8 sara’ “We shall Overcome” di Kenny Larkin, un nero. Nel 1990 Hawtin, desideroso di lanciarsi in un progetto da solista, sotto lo pseudonimo di F.U.S.E.(Further Underground Subsonic Experiments) pubblica il suo primo singolo “Approach and Identify”. Singolo che, grazie alla sua struttura ambient dai patterns atipici, rompe i canoni della classica Detroit Techno. Sulla lunghezza d’onda di quello che stava succedendo in Inghilterra con artisti come Auterche, Aphex Twin e label come Warp Records, grazie a questa intelligente virata, dal 1991 la Plus8 si guadagna la reputazione di label raffinata, con un approcio piu’ attento al genere techno. Cominciano anche, a Detroit e in tutto il Midwest, una serie di rave-party leggendari legati al nome Plus8, che contribuiranno allo sviluppo della scena rave nordamericana. La crescita della Plus8 sembra inarrestabile e sia Richie che John danno continuamente alle stampe release sotto svariati pseudonimi: dischi di Cybersonik (con Daniel Bell), Chrome, Circuit Breaker, Jack Master, Robotman, Spark, Xenon riempono gli scaffai dei negozi di tutto il mondo. Nascono anche due sotto-etichette: la Probe e la Definitive Records.
Jochem Paap aka Speedy J è un olandese di Rotterdam, che la Plus8 segue sin dagli esordi grazie ai singoli “Intercontinental”(1990), “Rise” e l’EP “Evolution” (1991). Nel 1993, sempre su Plus8, esce “Ginger”, il primo album di Speedy J: uno studio sonoro complesso e multiforme di ambient, techno e glitch che la critica specializzata, indirizzata dall’interesse della Warp, etichetta immediatamente come IDM (intelligent dance music). Speedy J ha pubblicato da allora numerosi lavori, utilizzando talvolta lo pseudonimo Public Energy, considerati parte fondamentale della storia della techno piu sperimentale (basti ricordare Shocking Hobby o Vrs-Mbnt-Pcs 9598). Con il sound ipnotico e ritmico che lo contraddistingue Sppedy J si esibirà in uno dei suoi leggendari set noti a livello mondiale per le incredibili ascese e gli irraggiungibili apici in grado di attraversare il corpo dando ordine e profondità al materiale sonoro che assembla e sistemizza col suo tocco personale quanto appassionante.
Danilo Vigorito nasce a Napoli nel 1974 ed agli inizi degli anni’90 fonda il primo gruppo underground della club life partenopea, i “Three Imaginary Boys”, contributo decisivo alla nascita del circuito techno napoletano che ben presto avrebbe attirato su di sè l’attenzione di tutto il mondo. Vero e proprio globe-trotter delle consolle, dal 2000 Danilo viaggia per il mondo esibendo e diffondendo il suo sound fresco e brillante divenendo una pietra miliare della scena techno internazionale.
In studio Danilo non è da meno e vanta una discografia impressionante: la sequela, iniziata nel dicembre del 1999 col “Sync Mode E.p.” su Informale, ha trovato il modo di arricchirsi attraverso molteplici apparizioni su etichette del calibro di Zenit, Southsoul, Genetic, Relentless, Speaker Attack, Conform, Isoghi, Primate, Phont e Bush seguite poi da un’impressionante attività di remixer. Fondatore di labels come Orion Muzik, Frozen e della giovanissima Intelligence, nel 2006 da alla luce un nuovo progetto: le precoci ispirazioni minimali vengono rivisitate in una nuova etichetta, nata all’interno della popolare Orion Muzik: IO minimal muzik (acronimo di Inside Orion). Warm-up a cura di Alex D’Elia & Nihil Young dell’ottima label Frequenza Records.
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