Nato a Londra e trasferitosi in seguito a Berlino, Tommy Four Seven è uno degli headliners della nuova generazione techno: già con le prime produzioni modifica il classico sound techno con accenti deep che rendono i suoi lavori molto interessanti. Dopo aver studiato Music Technology a Londra ed essere stato resident al Fire Club, Tommy Four Seven rilascia tracce con importanti etichette e viene subito notato da Liebing, artista con il quale collaborerà spesso. Si sente nelle sue produzioni un perenne lavoro di sound design che spesso trasforma le sue tracce in fantastiche superfici ruvide: ne è un ottimo esempio “Sor”, brano ipnotico e potente che si articola in un crescendo di suoni “gracchianti”. A fine Marzo è uscito “Primate”, l’album di debutto, in cui il protagonista è proprio il suono. Infatti Tommy propone nell’album uno studio incentrato sui suoni, dove vengono lasciati in secondo piano i classici sintetizzatori e portati all’attenzione i suoni della vita quotidiana insieme allo stravolgimento delle più diffuse strutture ritmiche. Noi di Soundwall siamo molto curiosi di ascoltare questo suo nuovo progetto e nell’attesa abbiamo deciso di saperne di più da Tommy!
Ciao, Benvenuto su Soundwall.
Quali sono state le tue influenze musicali e cosa ti ha portato a 17 anni ad inoltrarti in questo mondo?
Quando ero bambino ascoltavo spesso dischi dalla collazione di synth pop dei miei. Ascoltavo cose come Human League, Gary Numan e i Depeche Mode. Poi dopo qualche anno sono andato in fissa con l’elettronica più ballabile come la Jungle, la Drum and Bass e la Techno. Al sesto anno di college scoprii addirittura che un mio insegnante, oltre a fare il suo lavoro di routine, nel tempo libero si trasformava in un Dj. Fu proprio quando ero un teenager che iniziai a sperimentare, a produrre e a mixare. Poi intorno ai 17 anni mandai il mio primo demo e cominciai a suonare in giro per Londra!
Come e quanto influisce sulle tue produzioni lo studio di Music Technology che hai portato avanti?
Studiare ha veramente allargato le mie prospettive. Ad esempio ho imparato molte cose su alcuni aspetti più legati al mondo del cinema. Lo studio mi ha introdotto a tecniche come il Foley e a metodi per creare suoni altamente realistici.
Dacci qualche traccia che ha segnato la tua vita.
Gary Numan – ‘M.E’
Throbbing Gristle – ‘Discipline’
Omni Trio – ‘Renegade Snares’ (Foul Play VIP Mix)
DJ Narrows – ‘Saved Soul’
Joel Mull – ‘The Mole’ (Ben Sims Just Don’t Understand Remix)
Bjork – ‘Joga’
Boards of Canada – ‘Dayvan Cowboy’
Silver Apples -’Oscillations’
Pierre Henry – ‘Mer Interieure’
Speedy J – ‘Borax’
Nella tua biografia ufficiale è scritto che lavori molto sugli ultimi ritocchi alle tue tracce. Cosa intendi per rendere il “bass sound mega-hot”?
Hahaha… Quella è stata solo una definizione fulminea che ho usato nello studio di Chris e che poi è stata usata nei press. Andai nel suo studio perché lì veramente potevo sentire i miei suoni e perché ha un sub che fa paura! Lì ho sentito veramente il basso… era “mega-hot”!
Qual’è l’idea alla base di “Primate”? Dacci una tua personale presentazione dell’album.
Mi stava annoiando molta della Techno che ascoltavo. Molti producers usano sempre gli stessi suoni, io invece volevo cercare qualcosa di nuovo, inoltrarmi in nuove strutture, in nuovi suoni. Ho deciso di seguire una semplice linea guida: non usare i classici hi-hats, claps, synth etc. Questo mi ha anche permesso di muovermi in maniera più sistematica e coerente. L’album riflette perfettamente il mio ideale di Techno: pura, cruda e mista ad atmosfere suggestive.
Che software/hardware hai usato?
Semplice: Logic, G5 Mac, microfoni come AKG C414, T-Bone Shotgun Mic, uno Zoom H4N recorder e il Tascam DR2.
Come ti trovi a lavorare con Chris Liebing?
E’ sempre grandioso quando ci ritroviamo assieme in studio; ci scambiamo idee e vengono fuori cose molto interessanti.
Dopo l’uscita dell’album pensi di concentrarti su un tour o hai già in mente qualche nuovo progetto?
Ora come ora sono nel bel mezzo di un tour, ma presto comincerò qualche nuovo progetto come il Bauhaus 2.0.
English Version:
British born, Berlin based, Tommy Four Seven is one of the headliners of the new techno generation: it is already with his first productions that he changes the classic techno sound with deep tones that make his works very interesting. After studying Music Technology in London and being resident at Club Fire, Tommy Four Seven releases tracks on important labels and he is immediately noticed by Chris Liebing. In his productions, we can note the work of sound design that often turns his traces in real great rough surfaces: “Sor ” is a good example, it’s a powerful and hypnotic track made up of a crescendo of “croaking” sounds.
At the end of March “Primate” will be out, the debut album, in which the sound is the protagonist. In fact, in the album Tommy focuses on the study of sounds: the classic synthesizers are relegated to a second place while the sounds of everyday life together with the distortion of the most common rhythmic structures are brought to the attention. We are very curious to listen to this new project and waiting, we decided to find out more!
Welcome on Soundwall!
What were your musical influences and what brought you, when you were only 17, to the world of electronic music?
As a child I listened to my parents synth pop collection, such as Human League, Gary Numan, Depeche Mode. As a teenager I became hooked on more electronic dance music such as Jungle, Drum N Bass and Techno. At 6th from college I discovered my teacher was a techno DJ in his spare time and I would sneak into his raves. From my teens I was experimenting with producing and also with DJing. Around 17 I was sending demo mix tapes to promoters and I soon began to DJ around London.
How much and in which ways your portrayed study of music technology has influenced your productions?
Studying really broadened my perspective and certain topics such as more film related aspects influenced my passion for sound design. It introduced me to techniques such as foley and using sounds to create hyper reality within the film world.
Give us some tracks that marked your life.
Gary Numan – ‘M.E’
Throbbing Gristle – ‘Discipline’
Omni Trio – ‘Renegade Snares’ (Foul Play VIP Mix)
DJ Narrows – ‘Saved Soul’
Joel Mull – ‘The Mole’ (Ben Sims Just Don’t Understand Remix)
Bjork – ‘Joga’
Boards of Canada – ‘Dayvan Cowboy’
Silver Apples -‘Oscillations’
Pierre Henry – ‘Mer Interieure’
Speedy J – ‘Borax’
In your official biography is written that you work a lot on the finishing touches of your tracks. What do you mean when you say you have to make “the bass sound mega-hot”?
haha that was really just a passing comment I said when at Chris’s studio which got used in the press release. I went to his studio because he has a great sounding studio and a huge sub! It allowed me to really feel the bass, it was mega-hot.
What is the idea behind “Primate”? Give us your personal presentation of the album.
I was becoming bored with a lot of the techno I was listening too. Many producers using the same sound and I wanted to search for new textures and tones. I decided to create a rule not to use any generic sounds such as hi-hats, claps and synths etc. This also created a box and allowed me to focus as its easy to get distracted and loose coherency. The album reflects how I like my techno, stripped down and raw with moody atmospheres.
What softwares and hardwares did you use to work on “Primate”?
A pretty simple set up; Logic, G5 Mac, Microphones used were an AKG C414, T-Bone Shotgun Mic, Zoom H4N recorder and Tascam DR2.
How did you feel the work with Chris Liebing?
It’s always fun to hang out in the studio, we bounce ideas off each other well.
After the release of the album, do you think you will focus on a tour around the world or do you have already new projects in your mind?
I’m currently touring now and soon I will begin some new projects including Bauhaus 2.0.