Sperimentazione, parola che viene proposta spesso quando si parla di musica elettronica. Un mondo a cui appartengono un numero indefinito di generi e sottogeneri, stili e correnti, idee e convinzioni. Un’infinità molto vasta, ma che talvolta non riesce ad essere esplorata fino in fondo se non da pochi coraggiosi che cercano di spingersi oltre, seguendo il proprio pensiero, la propria ispirazione, ma senza sapere esattamente dove stanno andando. Questa mia idea di sperimentazione forse non sarà l’idea di sperimentazione che hanno avuto Magda, Marc Houle e Troy Pierce quando hanno creato Items&Things, ma di certo rende l’idea della necessità di creare un progetto per dar sbocco a quella vena di sperimentazione che era insita in loro. I tre, noti anche come RunStopRestore, hanno dato vita ad Items&Things nel 2006, avvalendosi della loro grande esperienza derivatagli dall’appartenenza al mondo Minus. Items&Things è una label che ha avuto una vivacità breve, quattro release in tre anni non sono di certo un’enormità, ma di sicuro non erano i numeri quello che ricercavano i tre. La cosa che loro stava più a cuore era la sperimentazione, la ricerca di un qualcosa di mai visto, talvolta estremo. La filosofia del progetto è stata forse anche la causa del fatto che dal 2009 non è più emerso nulla dalla scatola degli oggetti che era Items&Thigs, e si che il materiale non mancava. Moltissime eran le demo inviate nella dropbox della label, ma nessuna incarnava a pieno lo spirito sperimentale richiesto dai tre fondatori. Tutto questo fino a che una nuova ondata sperimentale si è presentata, stiamo parlando di Madato, nostro connazionale che si appresta ad uscire su Items&Things con il suo nuovo EP “Speak of the She Devil”. Abbiamo voluto cogliere l’occasione per andare a far due parole con Magda, Marc e Troy, sperando di riuscire a fare un po’ di luce all’interno del mondo oscuro di Items&Things.
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Item&Things è un progetto che nasce nel 2006, cosa vi ha spinto a dare vita a questa label?
L’etichetta fu creata dopo che ricevemmo delle bellissime demo da parte di amici e fans. Quella musica era davvero figa e necessitava di esser pubblicata, ma non si adattava bene al suono Minus. Così decidemmo di lanciare un’etichetta e pubblicarla. Questa è più o meno la ragione per cui rimane in vita, c’è moltissima musica in giro che senza Items&Things non potrebbe essere ascoltata.
Siete tre esponenti dell’ambiente e della filosofia Minus, cosa ha Items&Things in comune con Minus e cosa invece ha di diverso?
Penso che la differenza principale sia che Minus ha un roster definito. Con Items&Things non sappiamo neanche noi da chi verrà la prossima release. E tra noi 3 non so cosa ci sia in comune.
Al progetto Items&Things hanno partecipato artisti quali Click Box, Alexi Delano, Seth Troxler, Kornad Black e molti altri. Cosa cercate in un artista? Quali sono le caratteristiche per far parte di Items&Things?
Come dicevo. L’etichetta è basata sulla musica. Non ci preoccupiamo molto di chi sia l’artista, se è una stella o altro.
Dal 2006 al 2009 quattro release e poi un buco fino ad oggi. Come mai?
L’etichetta per noi non è un business, è un lavoro che facciamo per passione. Se ci perviene qualcosa che necessita di esser pubblicato allora lo buttiamo dentro, ma non siamo così disperati, non ci pensiamo e aspettiamo la giusta occasione. Abbiamo ricevuto molte bellissime tracce, ma mai un EP completo che meritasse di esser pubblicato, fino a che è arrivato Madato e ci ha regalato delle perle.
Prossimamente farete uscire un EP di Madato sulla vostra label. Potete parlarci un po’ di lui e su come è iniziata la vostra collaborazione?
Troy ha ricevuto delle demo da lui, gli son piaciute e le ha passate al resto del gruppo per farcele apprezzare. Ci siamo incontrati un po’ di tempo dopo a Londra, in occasione del Contakt e dopo questo fu abbastanza ovvio che avremmo fatto un EP.
L’Ep si intitolerà “Speak of the She Devil”, potrete svelarci qualcosa sul contenuto dell’album?
Con questo Ep ha cercato di fare un qualcosa che è possibile ascoltare in qualsiasi momento e non in specifiche situazioni, come in un club…lui dice che è qualcosa di spettrale, senza senso, misterioso. (Parla Madato) “Il fatto è che ho sempre sognato di essere uno scrittore, la musica in sostanza è un modo per raccontare storie e sensazioni”.
La nostra curiosità è molta, ci svelereste qualcosa anche sul futuro di Items&Things e sul vostro?
Sta per arrivare un nuovo duro e tenebroso EP di Danny Benedettini. Siamo molto eccitati anche della release di Madato. E dopo questo non sappiamo ancora bene. Il 29 aprile ci sarà un grande party Items&Things al Watergate!
Grazie per il tempo concessoci. Buona fortuna.
English Version:
Experimentation, a word you can hear a lot of times when you talk about electronic music. A word that belongs to an indefinite numbers of genres and subgenres, styles and currents, ideas and beliefs. A deeply countless situation that sometimes can not be explored until the end from everyone, except for some courageous who try to go further, following their own thought,their inspiration, but without knowing exactly where are they going. My idea of experimentation may not be the same idea that push Magda, Marc Houle and Troy Pierce to create Items & Things, but it gives an image of the need to have a project to give outlet to the vein of experimentation that was inherent in them. The trio, also known as RunStopRestore, gave the life to Items&things in 2006, using their great Minus experience. Items&things was a label with a short sparkling, four release in three years aren’t huge numbers, but certainly the numbers were not what they were looking for. The things that was most in their heart was experimenting, searching for something never seen before, sometimes extreme. Perhaps the philosophy of the project was also the cause of the fact that from 2009 no more released were published on this label. The strange thing is the fact that there were so many stuff and demos that were putted into the label dropbox, but none embodied the experimental spirit requested by the founders. All this until a new experimental wave occurred, we are talking about Madato, an Italian guy like us that is going to release on Item&things his new EP called “Speak of the She Devil”. For this reason we thought that would be a good moment to have a chat with Magda,Marc and Troy, and try to put some light in the dark world of Items&Things.
Welcome on Soundwall
Items&Things is a project started in 2006,why did you create this label?
The label was created after we received some really good demos from friends and fans. The music was really cool and needed to be released but didn’t really fit with the minus sound. So we decided to start a label and release it. That’s pretty much still the reason to keep it going – because there is some great music out there that might otherwise never get heard.
You are three members of the Minus’s ambient and philosophy, what is there in common between Minus and Item&Things and what is different?
I guess the biggest difference is the fact that Minus has a set roster. With Items and things you or us don’t really know who the next release may come from. Not sure what’s in common besides us 3 being involved.
In the Items&Things project participated artists like Click Box, Alexi Delano, Seth Troxler, Kornad Black and many others. What are you looking for into an artist? What are the characteristics to be part of Items&Things?
Again, the label is more music based. The music is the most important aspect and we don’t worry too much about who an artist is or star power or anything.
From the 2006 to the 2009 four releases and then nothing more. Why?
The label isn’t a business to us but a labor of love. If something happens to come by us that needs releasing we will jump to it but we aren’t in any way desperate and don’t mind waiting for the right release. We’ve received lots of great tracks but not a full EP’s worth from anyone until Madato came along and gave us some gold.
Soon on your label is going to be published the new Madato’s EP, can you tell us something about him and how started to collaborate?
Troy received some demos from him originally and really liked them and passed them on to the rest of us to our delight. We all met up in London a bit later for the minus contakt event. After that it was pretty obvious that an EP was in order.
The Ep is called Speak of the She Devil, can you reveal us something about the content fo the album?
He tried to make it more like something you can always listen to and not just in specific situation such as the club…he says that it’s all about spookiness, nonsense and..weirdness. “The thing is i’ve always wanted to be a writer so music it’s kind of way i can use to tell stories and feelings.”
We have a great curiosity, so can you tell us something about your and Items&things future?
Upcoming we have another really tough dark and cool EP from Danny Benedettini. We are as excited to release this one as Madato’s. After that we are not too sure. There is a cool Items & Things Watergate party coming up April 29th!