Bentornati all’ appuntamento con “Chi c’è in casa Vakant”: ospite d’onore oggi è l’argentino di Rosario Nico Purman. Numero trentasei di catalogo, “Visions” è un EP influenzato principalmente dal mood disco che pian piano si sta estendendo a macchia d’olio su tutto e tutti…niente di nuovo obbietterete voi, non è proprio così mi verrebbe da rispondere. Vakant si è fatta da sempre, infatti, promotrice di quel sound “cupo”, reso ancora più particolare da percussioni di varia natura, forma e colore, che ha reso inimitabili le sue uscite. Per questo non è così difficile compatire il mio disagio (non che sia contrario al sound disco, sia chiaro, ma la cosa mi lascia giusto un po’ interdetto) di fronte al cambio di rotta segnato da questo EP, ma lasciamo da parte questa mia personale digressione e torniamo alla release.
Come ho già detto, quinta release in solo su Vakant per Nico Purman che nel corso di questi cinque anni è maturato in maniera spaventosa, dando prova che il suo stile dinamico e in evoluzione costante è immune a quelle restrizioni di genere che si è soliti fare quando si tirano le somme su un artista.
“Visions” è un quattro tracce della più pregevole ed eclettica house disco infected, che trova la massima espressione in “It’s All About”. Lead spaziali che fanno da intro a samples di voci, il basso in continuo movimento che trasmette una dinamicità unica al brano, synth così sensuali da far arrapare (!) l’intero apparato uditivo. Di stampo simile apparte la totale assenza di voci è “Rize”, che pur essendo una buona traccia non ha elementi convincenti tali da stupirmi. Spostiamo la puntina sul secondo brano dalle sfumature marcatamente più deep e soulful: sto parlando di “Home2Home” che, a quanto pare ha già conquistato supporti importanti fra gli addetti ai lavori e, giusto per rendere l’idea citiamo, Zev (Wolf+Lamb): “Deep and groovy wins every time”. Comde dargli torto?
Se esistesse un paese dei balocchi per i componenti elettronici dagli altoparlanti sentiremmo sicuramente “Kosmik”, suoni dal timbro robotico ben amalgamati alla base elettronica che ci proietta direttamente nel futuro… E se stavolta Zev non c’è, in compenso il capitano Kirk ringrazia e supporta.