C’è chi li ama sfegatatamente e chi inizia ad averceli sullo stomaco, come è ovvio che sia una volta raggiunto tanto successo. Le critiche e i commenti riguardo il fatto che si stia un po’ monopolizzando il mercato musicale si sprecano già, ma c’è da dire che mi sembra prematuro (e immaturo) parlare di saturazione come avvenne con l’ondata housy un po’ di tempo fa. E’ innegabile, tuttavia, che è questa ondata disco-pop anni ottanta mista all’elettronica a farla da padrona in un mercato che sentiva, evidentemente, il bisogno di qualcosa di diverso come le piacevoli melodie che imperversano nei nostri club.
Per chi non l’avesse capito, l’argomento del giorno non può che essere il progetto composto da Charles Levine e Gadi Mizrahi aka Lonely C & Baby Prince. Il primo è voce di “Lonely C” che mi ha fatto (e mi fa tuttora) letteralmente impazzire, mentre il secondo non ha bisogno di troppe presentazioni trattandosi della metà di Wolf+Lamb (nonchè ottimo produttore in solo) e rappresentando uno di quei nomi che nasce in sordina ma che in mente già ha le idee ben chiare su come farsi strada. Per Mizrahi il passo verso il successo è stato veramente breve, e l’incontro con Zev ha rappresentato semplicemete la scintilla che ha acceso la miccia…ed ecco Wolf+Lamb a dettare il trend del mercato.
Lo stesso non si può dire dei Soul Clap (di cui Charles Levine fa parte) che dopo un periodo minimale un po’ anonimo, vedi le prime due uscite su Airdrop, sono esplosi da un giorno all’altro un po’ come quando si fà detonare un palazzo di dieci piani: trenta secondi prima c’era e dopo il vuoto. In questo caso è stata questione di pochi minuti, per meglio dire una traccia uscita sulla black series di Wolf+Lamb dal titolo “Extravaganza”. Era il periodo che io definirei degli “edit”, da “Dreams” di Fleetwod Mac a “Wicked Game” di Chris Isaak, ed ancora “Baker Man” dei Laid Back, fatto sta che da quella release in poi il successo è stato tanto repentino quanto folgorante. Dopo “Extravaganza” la storia dei Soul Clap la conosciamo tutti.
Visti i presupposti, questo nuovo progetto, ancora tutto da testare e che nasce da una delle sessioni in studio per la compilation “Wolf+Lamb vs. Soul Clap – Dj Kicks”, non può che essere un orgia di disco, funk ed elettronica. Prima delle quattro tracce di “Not So Lonely” è “Remember Those Days”, pezzo che per suoni e struttura è paragonabile alla precedente hit “Lonely C”: basso pieno, synth che ci fanno apprezzare quella che è stata la dance degli anni novanta e l’insostituibile voce di Levine che è sulla buona strada per quanto concerne il diventare una popstar. Scherzi a parte l’altro side “Just Be yourself” è tutt’altro che scontato, grazie ad una ritmica più vicina all’hip hop che alla dance e stab di riempiento che funzionano alla perfezione. Il risultato finale è una traccia che ricorda molto lo stile della premiata ditta Hot Natured.
“Herpulese & Love Disease”, con i suoi lamenti robotici e i bpm bassissimi, è forse la traccia più sperimentale e particolare dell’EP, se non fosse per “Your mom’s house”, ultima chicca di questa superba release che ci mette di fronte all’immenso talento di questa grande famiglia che riesce ad andare aldilà delle combinazioni dei membri…
Wolf+Lamb strikes again!