In quest’atmosfera da città deserta con 30° e l’umidità alle stelle risulta difficile anche il semplice e piacevole gesto di stendersi sul letto mentre la colonna sonora, scelta apposta per alleviare la sofferenza provocata da questo clima torrenziale, scivola invano sulla pelle colorita, nel tentativo di donare un refrigerio che non c’è.
L’estate nel campo musicale và a braccetto con le parole: hit, tormentone e…musica commerciale. Quest’anno è stato il turno di quella “danza” di cui non riesco a pronunciare più il nome, quasi ci fosse un rigetto da parte del mio organismo. Sono poche le radio e i canali televisivi dedicati alla musica che hanno concesso la grazia, a noi ascoltatori e ai nostri poveri apparati uditivi, di non bombardarci ulteriormente. Sempre per “grazia divina” c’è sempre qualcuno che mantenedosi in ambienti più ristretti e meno appariscenti, per non dire underground visto che questa parola in sè sta acquisendo (mia personalissima opinione) un connotato negativo, vuole evadere da questo luogo comune della traccia suonata su tutti i lidi della Terra (e oltre) . Ed è proprio di quel “piano inferiore”, che ci sta tanto a cuore, che voglio parlare.
Al mio ritorno dalle vacanze ho avuto la fortuna e il piacere di poter descrivere una realtà nascente che sento più che mai familiare e vicina a me, sto parlando del progetto di Artistika partorito recentemente dalla testa del mio caro amico, fratello direi, Fabio Frasca. Per essere precisi il “recentemente” nasconde dietro di sè un periodo di pianificazione non indifferente che ha inizio più di un anno e mezzo fa, quando l’etichetta debutta con la prima release del duo partenopeo Restart&Stone. “Crazy Afternoons” ottiene ottimi consensi, pur trattandosi di una label neonata, ma ciò che dà ancora più soddisfazione è vedere il piacere che mostrano nel collaborare al progetto artisti navigati come The Glitz e Tom Ellis. La seconda release vede proprio all’opera Tom Ellis, il quale sforna un EP che probabilmente (anzi sicuramente) sarebbe dovuto uscire solo in digitale. “Lullaby” vede il featuring della cantante Suz, ormai una sicurezza per Tom: l’EP è composto da due original più due remix a cura del talento olandese Tom Ruijg e del già noto Markus Schatz. Come detto l’EP sarebbe dovuto uscire solo in digitale, ma il mercato ha dato ragione alla scelta di scommettere su questa release visto che il disco ha raggiunto un numero davvero inaspettato di vendite e a quanto pare oscilla ancora nelle chart delle piattaforme di vendita.
La terza uscita, neanche a farlo apposta è di Schatz, un nome a cui basta associare Moon Harbour e Cargo Edition e tutti i dubbi si tramutano in una sola certezza: “Crazy Luv EP” è una release deep elegantissima. Proprio la prima traccia, dal titolo “Crazy Luv”, stupisce per il synth portante che si trasforma in un vero tormento visto che una volta ascoltata non si riesce più a toglierselo dalla testa. Il remix è affidato ai colleghi di Moon Harbour: i Luna City Express confezionano un bel rework, forse un po’ troppo statico, ma che comunque riesce a farsi piacere e far ballare. A proposito di eleganza e suoni deep.. è il turno di “Deep Down”, questa traccia è stata una vera e propria sorpresa per me; dapprima giudicata, in modo immaturo, poco piena e incisiva, ha poi preso il possesso del mio cervello ribaltando quest’idea superficiale che m’ero fatto. La stesura non riserva cambi ritmici funambolici e grosse sorprese ma l’efficacia è impressionante come lo sono i suoni utilizzat. Top. Il groove è coinvolgente e il duetto piano/pad ci mette il resto. La traccia di chiusura è “Can’t Sleep”: qui sono le atmosfere baleariche a rubare la scena per quello che è un viaggione a cavallo tra la deep più raffinata e la musica passata nei lounge bar più in voga.
Tutto quello che c’era da dire riguardo quest’ uscita s’è detto e siccome non voglio togliervi il “divertimento” di cercare informazioni riguardo i prossimi lavori, rincaro la dose aggiungendo che se ne vedranno davvero delle belle e che le prossime uscite sono lì lì per essere confermate.