Inspirato dai movimenti della dancehall, dalla musica dub, dal rock psichedelico e sopratutto da un disco Underground Resistance rubato al fratello maggiore quando aveva 16 anni, Adam Port ha attraversato come tutti i dj vari periodi musicali: il periodo Usa hardcore, il momento hip-hop (nel quale ha affinato la tecnina nel dj set e nel giocare con i vinili) e infine il periodo techno. Ora Adam rilascia i suoi lavori su importanti label come Rocket & Ponies (di proprietà di Timo Maas), Moon Harbour (di Matthias Tanzmann) e Snatch! (di Riva Starr). Tutto questo è Adam Port, tutto questo è il podcast numero 64.
Carlo Biagioli
Studio economia, cucino, mi godo Roma. Poi scrivo su Soundwall, ormai da anni, e coltivo la mia passione per la musica elettronica sognando di intervistare Ricardo Villalobos. Anzi, di passarci un weekend…probabilmente l’unico modo per capire il personaggio.
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