Correva l’anno 1999 quando il giovane Giacomotto creava i suoi primi demo fondati su melodie breakbeat: suoni a tratti acerbi data l’età del Dj e un sound che non caratterizzava a pieno l’ideale di un artista che, con il passare degli anni, sarebbe diventato un pilastro del panorama musicale internazionale. Ora, ripensandoci, Olivier si mette a ridere mentre riascolta quei vecchi pezzi che rievocano la sua inesperienza: la sensibilità, l’abilità e le esperienze della vita hanno reso il compositore/musicista padrone indiscusso dell’intero scenario techno musicale. Lascio a voi scoprire la curiosità sui gusti musicali prediletti dall’artista, il suo modo di trasmettere emozioni quando è al lavoro e il suo rapporto con il pubblico. Le sorprese, però, non finiscono qua: verranno svelati, in esclusiva per Soundwall, alcuni segreti riguardo il suo ultimo EP.
Bordeaux la tua città natale; quanto è stata determinante la realtà musicale francese per la tua crescita professionale?
La musica elettronica francese fa parte senz’altro parte delle mie influenze. Mi ricordo il primo album dei Daft Punk nel ’97 e la loro prima apparizione a Bordeaux (non indossavano ancora le famose maschere). Riconosco anche di essere stato influenzato da Richie Hawtin e dal suo album “DE9-Closer To The Edit” e la sua prima apparizione con Finalscratch nel 2001. Penso quindi che non solo la musica francese, ma la musica “globale” degli ultimi 40 anni mi ha reso quello che sono ora, un artista, musicista e produttore…
Nel 2008 sei stato nominato miglior produttore del genere electro dalla Beatport Music Awards. Quale è stata la tua reazione? Te lo aspettavi?
Mi ricordo che avevo alcuni dischi di successo come ” Gail in The O” o “Guacamoli”, ma continuo ad essere umile e a cercare di non aspettarmi troppo da parte dell’industria musicale, come premi, grandi successi, fama, ecc… Faccio sempre del mio meglio tutti i giorni in studio, lavorando duramente, sempre alla ricerca dei nuovi suoni e delle nuove tecnologie, girando il mondo ecc… i successi nelle varie top ten e i vari premi li considero come bonus. Certamente mi rende felice avere un certo livello di riconoscimento, ma ciò non cambia il mio modo di fare musica di tutti i giorni.
Tu sei prevalentemente un artista di musica techno; però è risaputo che lavori su stili differenti, come dub o anche hip hop. Da questa premessa, ti ritieni un compositore a 360°?
Mi piace la musica, tutti i generi musical e posso dire che suono vari strumenti da molto tempo, se guardi nel mio iPod, vedi che ho di tutto, da Mozart a Pantera. Quindi una volta che sono in studio, faccio tutti i tipi di musica. La techno è uno di questi, e sono riconosciuto per questo perché lo faccio usando il mio vero nome, ma realizzo anche ciò che la gente chiama “produzione fantasma”, con altri artisti, per cantanti, scrittori, amici. Il risultato è molto diverso, ma anche molto emozionante, come hai detto, hip hop, dub, o pop, ecc… tu mangeresti la stessa cosa tutti i giorni? Non si può… lo stesso vale per la musica!
Tra le prossime tappe, mi incuriosisce in particolar modo quella del 19 Novembre a San Francisco, al nightclub Mighty. Che effetto provi quando esponi la tua musica oltreoceano?
Andremo a fare un tour con la Definitive Recording assieme a John Acquaviva a Novembre, partendo dal Venezuela, Messico, Stati Uniti, poi Cile, Brasile e Argentina. San Francisco fa parte di una delle serate che faremo in Usa. Non sono mai stato in California, quindi sono molto eccitato. Viaggiare è un modo straordinario per incontrare persone e condividere passione, emozione, sentimenti… Siamo sempre orgogliosi di suonare la nostra musica di fronte a un pubblico nuovo, non vedo l’ora di essere lì!
Anni fa, in un’intervista, tu hai affermato che in Francia la musica techno non sarebbe mai arrivata ad un livello alto, cosa che invece poteva accadere, secondo una tua previsione, in Paesi come Belgio e Olanda. La tua opinione, oggi, rimane la stessa? È successo proprio come avevi previsto?
Globalmente e rispetto ad altri paesi, la Francia è ancora abbastanza in crisi per quanto riguarda la musica elettronica, soprattutto perché la Francia ha perso la sua cultura del club negli anni 90. Questa non era una previsione ma una realtà. Grazie alla mia esperienza, posso fare paragoni sui diversi luoghi dove si suona e sui modi in cui la gente ascolta musica. C’è un solo posto in Francia, dove la musica e la folla è incredibile ed è il Rex Club di Parigi. Lì facciamo un party Definitive Recordings ogni anno ed è davvero pazzesco; il soundsystem, le luci, la gente, ogni cosa è semplicemente incredibile. Se tutte le grandi città in Francia avessero un club come il Rex, l’intera scena francese cambierebbe sicuramente.
A cavallo dell’estate 2011, l’uscita dell’EP Clear Sailing, nato dall’ormai consolidata collaborazione con J. Acquaviva e con la partecipazione di B. Berlusconi. Balza subito all’occhio (soprattutto per gli italiani) il curioso titolo che tu hai dato all’appariscente traccia Bunga Bunga: cosa si cela dietro a questa denominazione?
Il titolo deriva dalla storia scandalo del vostro presidente con quella ragazza giovane, quando lui aveva l’abitudine di organizzare festini chiamati Bunga Bunga. Abbiamo pensato che sarebbe stato divertente collaborare con qualcuno che noi abbiamo chiamato B. Berlusconi per cantare “bunga bunga” sopra la nostra musica. Se il cavaliere volesse noi come dj nei suoi parties sarebbe molto divertente …LOL… io e John amiamo trovare buoni nomi per le nostre tracce, giochiamo con le parole, facciamo scherzi, siamo anche consapevoli di ciò che accade nel nostro mondo… niente di più.
L’estate appena passata sarà ricordata, inoltre, per la fortunatissima uscita dell’EP Rubicube, frutto di un eccellente lavoro riuscito con l’artista e amico di sempre Dj Tonio. Cos’ha di particolare questa traccia per renderla così celebre?
Tonio è il dj resident del Rex Club, ma anche un amico di lunga data. Era da un po’ che non producevamo insieme, così pochi mesi fa abbiamo deciso di organizzare una nuova sessione di studio e vedere cosa sarebbe successo. Tonio venne nel mio studio con l’idea di un grande “basso rombante” e abbiamo sviluppato la struttura della canzone intorno a questa linea di basso… ma continuo a non capire ciò che ha reso famosa questa traccia… Cerchiamo sempre di fare buona musica, ma solo le persone decidono se si tratta di un successo oppure no.
Parliamo dell’etichetta Definitive Recordings: nata attorno agli anni 90’, col tempo si evolve e si adegua allo sviluppo musicale e al progresso della nuova generazioni di produttori. È sempre stata così rosea la vita di questa label? Il futuro come sarà?
La Definitive Recordings fu creata da Richie Hawtin, John Acquaviva, e Karl Kowalski nel 1991, ha rappresentato il lato più house dell’impero che John e Richie avevano dato vita con Plus 8 nel 1990. Io sono stato coinvolto in questo progetto solo a partire dal 2005, 14 anni dopo la sua creazione, il che significa che dovreste intervistare John stesso per farvi raccontare l’inizio dell’etichetta. Quello che posso dire ora, è che il futuro della Definitive sembra luminoso, l’etichetta è più forte che mai, abbiamo ancora lo stesso obiettivo di scoprire nuovi artisti e nuove sonorità, sempre freschi, sempre un passo avanti per la musica… a fine ottobre verranno rilasciati il mio prossimo EP chiamato “Fingerstache”, poi altri lavori provenienti dalla Francia con un duo chiamato “Mono Dos” e anche un artista di grande talento nell’est Europa, chiamato “Reblok”, e poi ancora qualcosa di mio con John Acquaviva e anche dei nostri artisti preferiti, Tonio, Damon Jee, Superskank, ecc…
Che effetto fa scorazzare su una Lamborghini Gallardo per le lussuosissime ville di Beverly Hills, mentre di sottofondo risuona la tua musica? (Per chi non avesse capito, mi sto riferendo al 2008, anno in cui Olivier concesse a Rockstar Games quattro tracce per la colonna sonora del videogioco Midnight Club Los Angeles).
Beh, la Lamborghini Gallardo è ancora un sogno per me, ma Midnight Club Los Angeles è una realtà molto felice. Come dicevo prima, ci si sente gratificati quando si raggiunge un certo livello di riconoscimento. Le tracce su Rockstar Games ne sono un esempio, esattamente come una nomination ai Beatport Music Award… stavo guardando un film in aereo tra Parigi e Atlanta quando ho sentito una delle mie produzioni nel box office di successo a Hollywood chiamato “Date Night”, ero così sorpreso, non ne sapeva nulla, ho pensato che potessero avermi rubato la traccia …LOL… ma quel tipo di cose ti fanno sentire bene, veramente bene… e trasmettono la voglia di continuare a lavorare duro.
19 Settembre 2011: data d’uscita dell’EP THREE COUNTS. Il remix di Superskank presenta particolari varianti rispetto alla dualità Giacomotto – Kleph?
Naturalmente, io e Stu (Basso Kleph) abbiamo deciso di lavorare insieme perché ci piacciono le produzioni dell’uno e dell’altro, quindi questa è stata una buona occasione per unire finalmente la nostra forza su un nuovo progetto. La scelta di Superskank come remixer era ovvia, visto che Superskank precedentemente aveva prodotto un gigantesco numero di hits su Beatport nei primi mesi del 2011 remixando la traccia “I’ll be ok” contenuta nell’ultimo ep di Kleph su Definitive. Superskank è un progetto molto speciale, il suo sound combina la buona atmosfera del reggae con la sensualità della musica house portando una sorta di aria fresca nel panorama elettronico. Al momento quasi nessuno sa chi c’è dietro il nome Superskank, solo poche persone ne sono a conoscenza, ma da quando c’è stata la sua prima apparizione in pubblico la scorsa settimana durante il Soultech Festival in Messico, cerchiamo di annunciarlo ufficialmente a voi ora, io sono Superskank!!!
Grazie Olivier per il tempo concesso. In bocca al lupo per il tuo futuro!
Grazie a voi, se posso aggiungere poche parole, andate su Beatport, controllate le uscite su Definitive Recordings, John Acquaviva, Olivier Giacomotto, Superskank, Tonio, Damon Jee… avrete molte news su di noi in un futuro molto prossimo. Spero di vedervi in qualche club qui vicino! Ciao!
English Version:
It was 1999 when Olivier Giacomotto produced his first demos based on breakbeat influences: sounds that did not characterize fully the ideal of an artist who, over the years. Now, thinking about it, Olivier laughs and hears again those old tracks that evoke his inexperience: his feelings, skills and life experiences have made him an undisputed star of the whole techno music. I leave to you to know his favourite musical tastes, his way of conveying emotions, his feelings when he is playing and his relationship with the crowd. The surprises, however, does not end there: some secrets will be revealed, exclusively for Soundwall.it, about his latest EP.
Bordeaux is your hometown. Was French music scene crucial for your professional growth?
French electronic music is part of my influences of course, I remember the first album of daft punk in 97 and their first appearance in Bordeaux (they didn’t wear masks yet), but I recon I’ve been also influenced by richie hawtin and his “DE9-Closer to the Edit” album and his first appearance using Finalscratch in 2001. So I think not only french, but “global” music from the last 40 years made me who I am now as an artist, musician, and producer…
In 2008 we found your name as Best Electro Producer on Beatport Music Awards. What was your reaction? Did you expect it?
I remember i had few hit records like “Gail In The O” or “Guacamoli”, but I keep being humble and try not to expect too much from the industry, like awards, big hits, fame, etc… I always do my best everyday in the studio, working hard, being aware of new sounds and technologies, moving along with the world, etc… so TOP10 hits and awards are considered as bonus, of course I feel always good to reach a certain level of recognition, but that doesn’t change me in my way of making music everyday.
First, you are a techno producer, but we know you work on different styles such as dub or hip hop. Did you consider yourself a well-rounded artist?
I like music, all kinds of music, and i play various instruments for long time now, if you look into my iPod, you’ll se I have almost everything from Mozart to Pantera. So once I’m in the studio, I do also all kinds of music too. Techno is one of them and I’m well known for that because I make it under my real name, but I also do what people call “ghost production”, with other artists, for singers, writers, friends, the result is very different, but also very exciting, as you said, hiphop, dub, or pop, etc… would you eat the same thing everyday? I can’t… same for music!
Watching your next gigs, I’m very curious thinking about 19th November in San Francisco, at Mighty. What are your feelings when you expose your own music overseas?
We are going to do a big Definitive Recording tour with John Acquaviva in november, starting with venezuela, mexico, united states, then chile, brasil, and argentina. San Francisco is one of the US gig we will do, and I never been to california before so i’m very excited about that too. Touring is an extraordinay way to meet people and share passion, emotion, feelings… We are always proud to play our sound in front of a new crowd, can’t wait to be there!
Years ago, in an interview, you stated that techno music in France would never reached an high level, something that could happen, according to your prediction, in countries like Belgium and Holland. Now, is changed anything or it is all as you predicted?
Globaly, and compared to other countries, France is still a little bit depressed concerning electronic music, mainly because France lost its club culture in the 90’s. This was not a prediction but a reality. Thanks to my experience, I can compare where I play and how people enjoy music, but I recon there is only one place in France where music and crowd is amazing, it’s a venue in Paris called Rex Club. We do a Definitive Recordings party every year and it’s insane, the soundsystem, the lights, the crowd, it’s simply amazing, If every big city in France had a club like Rex, it would definitely change the whole french scene.
Summer 2011, the release of Clear Sailing EP, with the prestigious collaboration of John Acquaviva and with the unusual help of B. Berlusconi. What is curious for Italian people is the title of track, Bunga Bunga: why did you decide to use it?
The title comes from the scandal story of your president with this young girl, when he used to organise after parties called Bunga Bunga. We thought it would be fun to feature someone we called B.Berlusconi singing “bunga bunga” on the top of our music. Now if the cavaliere wants us as dj in his after parties that can be good fun too… LOL… me and john love to find good names for our tracks, we play with words, we do jokes, we are also aware of what’s happening in our world… nothing more.
This summer will be also remembered for the highly successful release of Rubicube EP, an excellent result of successful work with the artist and childhood friend Dj Tonio. What is special for you in this EP to make it so famous?
Tonio is the resident dj of Rex Club but also a long time friend. It’s been a while we didn’t produce together so few month ago we decided to organize a new studio session and see what happen. So Tonio came to my studio with the idea of a big rumbling sub bass and we developped the structure of the song around this bassline… but I still don’t identify what made this track famous… We always try to make good music, but only people decide if it’s a success or not.
Let’s focus on Definitive Recordings. Born around the year 90 ‘, over time it evolves and adapts to the musical development and the advancement of new generations of producers. Was it so easy the birth and development of the label during these years? What do we expect in the next months by you and your label?
Back in 1991, Definitive Recordings have been created by Richie Hawtin, John Acquaviva, and Karl Kowalski, it represented the housier side of the empire that john and richie started with Plus 8 in 1990. I’ve been involved in this project only since 2005, something like 14 years after it’s creation, which means that you’ll have to interview john himself and ask him to tell you about the beginning of the label. What I can say now, is that the future of Definitive is looking bright, the label is stronger than ever, we still have the same goal of discovering new artists and new sounds, always fresh, always a step forward to the music… end of October we will release my next EP called “Fingerstache”, then the highlights come from france with a duo called “Mono Dos”, also a very talented eastern europe artist called “Reblok”, and then more from John Acquaviva and myself, also from our favourite artists, Tonio, Damon Jee, Superskank, etc…
How is driving a Lamborghini Gallardo along the highly exclusive Beverly Hills residences, with your music in the background sounds? (For those who did not understand, I am referring to 2008, when Olivier granted four tracks to Rockstar Games for Midnight Club Los Angeles soundtrack).
Well, the Lamborghini Gallardo is still a dream for me, but Midnight Club Los Angeles is a very happy reality. As I said, it always feels good to reach a certain level of recognition, having tracks on Rockstar Games is one of them, exactly like a Beatport Music Award nomination… I was watching movies in a plane between Paris and Atlanta when I heard one of my productions in the Hollywood box office hit called “Date Night”… I was so surprised, I didn’t know about it, I thought they might have stolen the track… lol… but that kind of bonus feels good, really good… and it gives you the need to keep working harder.
19/09/2011: release date of the Three Counts EP. Does Superskank remix present particular variations respect the duality Giacomotto – Kleph?
Of course, me and Stu (Bass Kleph) decided to work together mainly because we like each other productions, so it was a good opportunity to finaly combine our strengh on a new project. The choice of Superskank as remixer was obvious, as superskank previously made a giant number one hit on Beatport in early 2011 by remixing last bass kleph’s EP on Definitive called “I’ll be ok”. Superskank is a very special project, his sound combine the good vibe of reggae with the sexyness of house music, which bring some kind of fresh air on the electronic scene. At the moment almost nobody know who is behind the name superskank, only few people know about that, but since he had his first public appearance last week during Soultech Festival in Mexico, let’s anounce that to you officialy now, I am Superskank.
Thanks Olivier for your time! All the best for your future!
Thank you, if I can add few words, go on Beatport, check the Definitive Recordings sound, John Acquaviva, Olivier Giacomotto, Superskank, Tonio, Damon Jee… you’ll hear more from us in a very near future. Hope to see you in a club nearby… Peace!!!