Conosciuto ai più come uno dei più famosi cultori della musica house, il piccolo Louie di strada ne ha fatta davvero tanta negli anni, sebbene quel “Little” rimanga sempre cucito a filo doppio al suo nome. L’acronimo nulla ha a che vedere sulla sua bravura ed esperienza: posto davanti al suo nome, infatti, lo ha reso famoso prima nel suo quartiere e poi ai giovani frequentatori dei clubs di mezzo mondo. Figlio d’arte, ha trascorso un’intera infanzia tra le melodie del raffinato jazz di John Coltrane e Miles Davis, di cui il padre ne era innamorato, e dai ritmi salsa dello zio (Hector Lavoe, mica uno a caso). In occasione del suo tour mondiale, siamo riusciti a rubargli di sfuggita qualche domanda per conoscerlo un pò meglio e per capire bene come abbia fatto un bambino del Bronx, innamorato della musica, a trasformarsi in uno dei dj più famosi al mondo.
Ciao Luis, benvenuto su Soundwall. Iniziamo un po dalla tua giovinezza. Quando avevi 14 anni, ti saresti mai immaginato di diventare un dj così famoso come sei tu ora?
Quando avevo 14 anni, non avrei mai immaginato di andare oltre il fare il DJ ad una festa nel quartiere o magari l’ospite occasionale di qualche piccolo club. E’ davvero surreale quello che è accaduto all’interno la mia carriera di DJ.
La passione per la musica probabilmente ti è stata trasmessa da tuo padre, sassofonista jazz, nonchè tuo mentore. Possiamo dire che il suo stile abbia influenzato moltissimo le tonalità delle tue produzioni?
La musica suonata dal sax di mio padre era molto influenzata da generi quali il Jazz e la Salsa/Fania. Era un grande fan di John Coltrane, Miles Davis, e molti altri, ed ha suonato molte delle loro canzoni quando ero ragazzo. La musica salsa, inoltre, ha sempre avuto un’enorme importanza duante la mia infanzia: mio zio, Hector Lavoe, divenne uno dei più grandi cantanti di salsa di tutti i tempi. Un giorno venne a casa di mia madre con la stampa di prova di quel 45 giri che presto sarebbe diventato una hit: sapevamo sarebbe stata la cosa che avremmo ascoltato in ogni radio nei mesi a seguire. Come un bambino, Willie Colon (il compagno e produttore di Hector in quel periodo) si sedeva al piano (io avevo un pianoforte quand’ero ragazzo, compratomi da mio padre) e con Hector voleva lavorare a qualche nuovo arrangiamento o suonare qualche nuova canzone su cui avrebbero lavorato in futuro. Vedere mio zio suonare al Medison Square Garden quand’avevo 6 anni e successivamente durante la mia vita, fu un’ispirazione continua per me. Posso dire che mio padre, mio zio e altri membri della mia famiglia erano costantemente influenzati dalla musica salsa a quel tempo.
Come è nato il tuo nome Louie Vega, e come mai hai deciso di inserire anche l’acronimo “Little”?
Little Louie Vega deriva da un soprannome d’infanzia, che mi sono portato avanti per molto tempo, e questo perchè in classe non ero il ragazzo più alto. Quel nome mi si è cucito addosso, così molti mi chiamavano Little Lou. Poi nel 1984 ebbi la grossa opportunità di suonare ad una street jam promossa dalla 98.7 Kiss (la più seguita stazione radio all’epoca): il produttore dello show Eddie Rivera mi chiese se fosse ok usare il nome Little Louie Vega alla radio, io dissi che andava bene. Da lì in avanti usai sempre quel nome.
Nel 1991 fondi con Kenny “Dope” Gonzalez, tuo grandissimo amico, uno dei progetti musicali meglio riusciti nella storia: Masters At Work. Come e da cosa è nata questa collaborazione?
Conobbi Kenny Dope grazie ad un amico in comune, Todd Terry. Tra gli anni 1985-1990 suonai in tutti i più grandi club di NYC e fui resident presso alcuni dei più famosi (il Devil’s Nest nel Bronx 1985-1986, Hearthrob 1986-1988 che era il vecchio funhouse dove Jellybean Played, Madonna, Arthur Baker e moltri altri suonavano in prova le loro prossime uscite musicali, Studio 45 1989-1990, Roseland 1990). All’epoca ero uno dei più grandi Dj se non il più grande per i più giovani Newyorkesi, suonando ogni venerdì e sabato per 2500-4500 persone. Todd Terry e Kenny Dope erano miei fan, un giorno Todd Terry volle chiedermi di suonare qualche sua prima hit. Finii per suonare “Party People”, “Bango”, “A Day In A Life” molto prima che uscissero (9 mesi prima della loro pubblicazione) e divennero dei tormentoni nella nightlife newyorkese. Il suo genere infine cambiò trasformandosi in house fino al 1990. Incontrai Kenny Dope perchè mi piacque una canzone che fece all’epoca “Salsa House”. Campionò “I Need You” di Sylvester con “Quimbara” di Celia Cruz, e volli remixarla. Todd ed io uscivamo spesso assieme, così gli chiesi di farmi conoscere Kenny. Kenny lavorava in un negozio di dischi a Brooklin chiamato Record Center. Una volta incontrati, fu molto semplice andar d’accordo, e ci complimentammo a vicenda per il bel lavoro svolto, finimmo per non fare il remix ma iniziare una partnership chimata Called Masters At Work, e produrre insieme. Io all’epoca avevo già prodotto ed avevo molte buone hit chiamate Freestyle, venduto 100-500 mila dischi ed ero già uscito in radio. Ma io volevo produrre musica house, sentivo che potevo dare un mio contributo per un nuovo sound, dandone una nuova sfumatura. Nel 1989 avevo già mixato molte canzoni per Todd Terry cosiccome per i sui alias “Black Riot”, “Sax”, e “DMS”, così avevo già messo le mani nella musica house, ma con Kenny il mio intento era fare nuove produzioni non remixate, coltivare un nuovo suono. Da lì in poi fu storia.
Il successo avuto con i MAW, vi convince ad aprire un’etichetta tutta vostra, la “MAW Records”. Rispetto alle etichette house dell’epoca, a che tipo di tonalità davate più spazio?
Maw Records è un’etichetta speciale, che creammo per pubblicare la nostra musica, il nostro sound e per aver una maggior presa sui fan. Per molti anni eravamo stati pubblicati da etichette indipendenti e major, così decidemmo che era tempo di pubblicare le nostre produzioni su di una nostra etichetta, di rilasciare quel che volevamo, quando volevamo noi. Questi erano i presupposti. Scegliere la musica era semplice, se ci faceva muovere la producevamo, semplicemente così.
“Elements Of Life” dimostra come un Dj possa anche far parte di un vero e proprio gruppo musicale. Se non ti fossi innamorato del mixer, che strumento avresti suonato?
Quand’ero bambino, ho suonato il pianoforte e ho studiato musica classica fino all’età di 11 anni. Probabilmente è in questo periodo che mi venne l’orecchio per la musica rispetto a qualunque altra esperienza. Ma se non avessi fatto il DJ, avrei comunque suonato il piano o le tastiere. Nei primi sei anni dei Masters At Work, ho suonato io la tastiera in tutte le canzoni ed in tutti i Masters At Work Dubs.
Vega Records, un progetto tutto nuovo fatto non solo di musica, ma anche moda (vegastore) ed eventi. Come è nato e da cosa ti è scaturita quest’idea?
Ho deciso di concepire il sito Vegarecords.net per essere lifestyle tanto quanto la musica, e questo perchè molti fan cercano sia il lato merchandise che esser parte della famiglia Vega. Ho una azienda che si occupa di questo, la LV &Co. che ho fondato con Kenny Hwang (il mio compagno in Vega Merchandise): abbiamo t-shirt, cappelli, giacche, collane ed altro. In Vegarecords.net è presente anche una sezione che permette di acquistare tutte le produzioni Vega Records. Ora stiamo rifacendo tutto il sito: avrà un nuovo look ed un nuovo sistema, sarà pronto per marzo 2012. E’ tutto fatto dai fans, lo hanno chiesto loro, così quando suono fuori, in giro per il mondo, mi fa sentire molto felice vedere un fan che veste una maglietta Vega, o un cappello, ecc. Ringrazio molto tutti i fans per il loro amore ed il supporto che mi danno.
Come ultima domanda, cosa dobbiamo aspettarci per il futuro? Qualche novità già in programma?
I nuovi progetti in Vega Records: Elements Of Life “This Is Us” feat. Josh Milan, Lisa Fischer, Anane, Cindy Mizelle, Ursula Rucker, Ovious Maximus ed altri. 24 canzoni in un doppio album, in uscita da Aprile 2012. Boddhi Satva “Invocation”, 25 canzoni, doppio album con licenza della Soulistic Music (Black Coffee’s Music label & licensed to BBE per il Sud Africa e K7! per il resto del mondo. Anane “Peace, Love And Music”, il nuovo album uscirà per Giugno prossimo. Masters at work, ci stiamo ritrovando e ritoccando l’etichetta con nuovi remix e rielaboriamo i vecchi classici. E’ previsto un nuovo album per il 2012. Vega Records rilascia un nuovo singolo al mese a tutti in punti vendita digitali. Facciamo ancora produzioni in vinile, ma solo su canzoni selezionate. Abbiamo appena rilasciato in vinile “Into My Life” Elements Of Life feat. Lisa Fischer & Cindy Mizelle, Sunset Ritual con Anane e Louie Vega al Blue Marlin Ibiza, abbiamo appena completato il nostro secondo anno ad ibiza ed ora ne inizieremo un’altro. La Vega family si sta preparando per il Miami WMC 2012: preparatevi per qualcosa di meraviglioso.
English Version:
Starting from your youth. When you was 14, have you ever imagined to become so famous as a Dj as you are?
When i was 14, i never imagined getting any further than djing at a party in neighborhood or maybe a guest spot at a small club. its really surreal whats happened within my career as a dj.
The passion for the music was probably trasmitted to you by your father, a jazz saxophonist and your mentor. Could we say that his style has influenced a lot the shades of your productions?
My father’s sax playing was influential with jazz music and salsa/fania music. He was a big fan of john coltrane, miles davis, and many more, he played many of those records while i was a child and salsa music has always been a huge part of my childhood with my uncle being one of the greatest salsa singers of all time, Hector Lavoe. He would come to my mom’s home with test pressings on 45s and play his new soon to be hit, next thing you know we’d hear it all over the radio in the upcoming months. As a child willie colon (Hector’s partner and producer at that time) would sit by my piano (i had a piano when i was a child that my father bought me) and they would work out arrangements or play new songs they would start working on in future. seeing my uncle perform in madison square garden when i was 6 years old and on in life, was an inspiration as well. so my dad, my uncle, and other family members were influential at that time.
Louie Vega: how did your name and why did you decide to also include the acronym “Little”?
Little Louie came from a childhood nickname, always been called that, because i was not the tallest guy in class. But it stuck and many called me little lou. Then in 1984 i had a big opportunity to play at a street jam with 98.7 Kiss (the hot station at that time), and the producer of the show Eddie Rivera asked me if it was ok to use Little Louie Vega on the radio announcement, i said ok, and it stuck.
In 1991, funds with Kenny “Dope” Gonzalez, your great friend, one of the most successful musical projects in the history: the “Masters At Work”. How and what did this collaboration come about?
I met Kenny dope through a mutual friend Todd Terry. Back in 1985-1990 i played at all the big clubs in NYC and had my residencies at some of the most famous clubs (Devil’s Nest in the bronx 1985-1986, Hearthrob 1986-1988 which was the old funhouse where Jellybean played, Madonna, Arthur Baker and more hung out to test their music, Studio 54 1989-1990, Roseland 1990). By that time i was one of the biggest djs if not the biggest dj for the youth in NYC playing every friday and saturday for 2500-4500 of NYC’s youth. Todd Terry and Kenny Dope were fans of my djing and music, so i eventually met Todd Terry who wanted me to play some of his early hits. I ended up playind “Party People”, “Bango”, “A Day In A Life” all very early, 9 months before release and made it smash hits in NYC nightlife. His sound eventually changed all of house music at that time and into 1990. I met Kenny Dope because i liked a song he did that i played at the time “Salsa House”. He sampled Sylvester’s “I Need You” with Celia Cruz’s “Quimbara” and i wanted to remix it. Todd and i were hanging out a lot and i asked him to introduce me to Kenny, at that time Kenny worked in a record store in Brooklyn called Record Center. Once we met, it just gelled very easily, and we complimented each other so well in the studio, i ended up not doing that remix for him at all but started a new partnership called Masters At Work, made to produce music together. At that time i had already recorded and had many big hits with a music called freestyle, selling from 100,000-500,000 records, songs all over the radio. But i wanted to produce house music, i felt i could contribute to a new sound there and give it another color in the painting. By 1989 i had already mixed many songs for Todd Terry as well for his aliases “Black Riot”, “Sax”, and “DMS”, so i had my hands already in house music. But with Kenny we got together and created new productions from scratch, not remixing, and we were cultivating a new sound without knowing this was all going to happen. From there it was history.
The success with the MAW, convince you to open a label of your own, the “MAW Records.” Compared to house labels of the time, what kind of tone were you looking for?
MAW Records is a special label, we created it to put out our own music, our own sound, and have this outlet to reach our fans. For many years we had been remixing for major and independent labels, so it was time to do our thing on our label and release what we wanted, when we wanted. That was the purpose. Choosing music was very simple, if it moved us when we made it then we put it out. Simple as that.
Elements of Life shows us how a DJ can also be a part of a real band. If you had not a dj, what instrument would you have played?
When i was a child, i played piano and studied classical from 6 years til 11 years old. That’s probably where my ear for music comes from amongst other experiences in my life. But if i did not dj i would play the piano/keyboard. In the first six years of masters at work, i played keyboards on all those songs, especially all the masters at work dubs.
Vega Records, a new project that is not only music, but also a fashion brand (vegastore.net) and events. How did you and what has suggested you this idea?
I decided for Vegarecords.net to be more lifestyle as well as music because so many fans wanted merchandise and to be a part of the vega family. I have a merchandise company LV & Co. which i started with Kenny Hwang (my partner in Vega merchandise) and now we have tee shirts, hats, jackets, chains, and more. Vegarecords.net also has a digital store which lets you purchase all vega records music if you’d like. We are now redoing the entire Vegarecords.net site and it will have its new look and system march 2012, look out for it. Its all about the fans, and they were asking for this, so when i’m out djing around the world it feels really nice when i see a fan wearing a vega tee or hat, etc. Thank you to all the fans for this love and support!
As last question, what should we expect for the future? Something new already in the program?
New projects on Vega Records: Elements Of Life “This Is Us” feat. Josh Milan, Lisa Fischer, Anane, Cindy Mizelle, Ursula Rucker, Ovious Maximus, and more… 24 songs, double album april 2012 release. Boddhi Satva “Invocation” 25 songs, double album in South Africa licensed to Soulistic Music (Black Coffee’s music label & licensed to BBE/K7! for rest of world). Anane “Peace, Love and Music” new album june 2012 release. Masters At Work – we are getting together and retouching the maw label with new remixes and reworks of our classics on maw records. And we will get together in 2012 to create a new album. Vega Records releases one new single a month at all digital outlets. We still do vinyl but only on select songs. We just did vinyl on “Into My Life” Elements Of Life feat. Lisa Fischer & Cindy Mizelle. Sunset Ritual with Anane and Louie Vega at Blue Marlin Ibiza, we’ve just completed our second season/year and will now do our third year in summer ibiza 2012. Anane is touring worldwide, Louie Vega is touring worldwide, and the Vega family is now preparing for Miami WMC 2012. Get ready for some wonderful events produced by the Vega family.