Laura Jones, la ragazza biondo platino nata e cresciuta a Leeds. Cresciuta con la musica nel sangue, da ragazza studia pianoforte, violoncello e clarinetto, acquisendo così le basi che oggi contraddistinguono le sue produzioni. Nel 2003 rimane folgorata sulla pista del DC10 guardando suonare Tania Vulcano e da quel momento decide che quella sarà la sua strada. Il successo arriva a maggio 2011 quando la sua prima produzione ‘Love In Me’ uscita su Leftroom scala la classifica delle 100 tracce Deep House di Beatport, rimanendo al primo posto per circa 3 settimane. Successo che continua, arricchendo il curriculum di Laura, con l’EP ‘Live A Little’ rilasciato su Visionquest ad inizio estate. A poche settimane dall’uscita del remix del suo primo successo ‘Love In Me Remixes’ di cui vi abbiamo già parlato, abbiamo avuto la possibilità di parlare con lei.
Ciao Laura, benvenuta su Soundwall.
Sappiamo pochissimo di te quindi partiamo dall’inizio; la musica ha sempre fatto parte della tua vita (piano, clarinetto, cello, cantante), cos’eri solita ascoltare e cantare prima di avvicinarti al mondo dei club? Cosa cantavi? E quanto dei tuoi studi da musicista influenzano ciò che produci e suoni ora?
Ho sempre, più o meno, avuto la predilezione per ogni genere possibile prima di trovare il mio sound attorno al 2003/04, quando ho scoperto per la prima volta Ibiza. Di solito suonavo un misto di cose, dalla musica classica a quella contemporanea. Credo inconsciamente che, in un certo senso, il mio approccio iniziale a differenti stili musicali abbia sicuramente influenzato la mia produzione. Penso che, grazie allo studio del pianoforte da giovane, abbia un buon orecchio e il fatto che sia abituata a scrivere molta musica dance-melodica deve essere attribuito al contesto in cui son cresciuta. I miei genitori avevano una collezione musicale molto varia sparsa per casa dove sono cresciuta, nella quale ho ricercato, da Simon & Garfankel fino ad Eric Clapton ed agli Abba.
Di solito suonavo molta musica al pianoforte e, nonostante avessi un’affinità per l’aspetto classico, a volte mi piaceva molto anche suonare jazz.
Di conseguenza, come è avvenuto il passaggio alla musica house?
Il passaggio avvenne all’incirca verso il 2003/2004 quando andai per la prima volta ad Ibiza. Mi ricordo di esser rimasta bloccata sulla pista del DC10 a guardando artisti come Clive Henry, Loco Dice e Tania Vulcano esibirsi fui così ispirata che mi venne voglia, per la prima volta, di fare lo stesso. Un anno dopo, dopo essermi laureata, mi sono iscritta ad una scuola di musica per imparare ad essere una dj, ebbi inoltre un prestito per comprare un equipaggiamento del valore di 5000 sterline ed in tale modo ho avuto l’attrezzatura per riuscire nel mio scopo.
Non per essere scortese, ma sei giovanissima, quanti anni hai?
Ho 28 anni, tra poco 29.
Quando hai iniziato a lavorare come dj ed a produrre musica? Come hai fatto ad entrare nel mondo dei club?
Ho fatto la mia prima gig in un bar a Leeds nel 2006 dove suonai con Damian Lazarus & Matt Styles. Poco dopo divenni resident in una serata chiamata Louche in uno dei più famosi club di Leeds, il Mint Club, dove ho suonato per circa un anno. Ho suonato in altri club di rado per un paio di anni e ho dovuto prendermi una pausa per un pò, dopo che mi fu diagnosticata una rara ed incurabile patologia agli occhi. Questo è il motivo per il quale mi vedrete sempre indossare uno speciale paio di occhiali da sole quando suono per proteggere i miei occhi dalle luci della discoteca. In un certo senso, la fine del periodo da resident fu una buona cosa perché mi diede il tempo di concentrarmi sulla mia produzione, la quale iniziò all’incirca nel 2008 dopo aver investito nel mio primo Macbook e Logic Pro.
Parliamo ora della tua musica: come hai sviluppato il tuo suono e da dove trai l’ispirazione? E quando sei dietro la console hai in mente un percorso preciso o segui l’istinto?
Ad essere sincera, tutto ciò che ho fatto finora riguardava soprattutto prove, errori ed istinto naturale. Ho ancora così tanto da imparare riguardo alla mia produzione e sto ancora imparando man mano che vado avanti. Le tracce che ho pubblicato finora sono state 3 delle prime 4 che ho finito quindi sono stata piuttosto fortunata poiché sono andate tutte a buon fine. Ho la tendenza a scrivere agganci abbastanza melodiosi e penso che questo sia dovuto alla formazione classica. Ho voglia di continuare sulla strada dove mi trovo ora poiché penso che quando si pensa troppo a quello che si fa è perchè il succo della creatività smette di sgorgare.
Il tuo successo ‘Live A Little‘ è uscito su Visionquest quest’estate, ti aspettavi un tale successo? Com’è stato lavorare con Seth, Ryan, Lee e Shaun? Per altri artisti la pubblicazione su Visionquest è stata la consacrazione, possiamo dire che vale lo stesso anche per te?
Non ne ho idea! Penso che quando tu abbia la tua produzione, quando hai ascoltato lo stesso loop andare ed andare, perdi completamente la prospettiva, la capacità di valutare se qualcosa sia buono o meno.
Seth, Ryan, Lee e Shaun son tutti fantastici e voglio bene a tutti. Sono un tale gruppo di ragazzi talentuosi, con un futuro davanti talmente luminoso e positivo che sono al settimo cielo di far parte di un etichetta come questa, perché inoltre l’intero sound e la natura di essa mi rispecchia molto.
Direi che la pubblicazione su Visionquest ha senza dubbio aiutato ad elevare considerevolmente il mio profilo ed è la traccia per cui molte persone mi hanno notato inizialmente, in particolare in Europa, comunque penso che è stato anche per la mia traccia ‘Love In Me’ pubblicata su Leftroom, nello stesso periodo. Questa è arrivata al numero uno della classifica delle 100 tracce Deep House di Beatport e ci è rimasta per circa 3 settimane.
Sei coinvolta nel tour “Girls Gone Wild”, puoi dirci meglio di cosa si tratta? Onestamente, credi sia un mondo troppo maschile quello dei dj? E se è così, cosa deve fare una ragazza per emergere come dj?
‘Girls Gone Vinyl’ è un documentario prodotto da due donne a Detroit, una delle quali è anch’essa una dj e l’altra è una promoter che organizza e promuove party nella città di Detroit da molti anni. L’obiettivo è di essere ispirazione per quelle ragazze o donne che sperano di entrare nell’industria musicale. Credo che il problema sia che storicamente l’industria è stata dominata dagli uomini e la mia teoria riguardo a questo è che ci sono state meno donne che ispiravano altre donne a far lo stesso. Una delle mie più grandi ispirazioni fu vedere Tania Vulcano al DC10 per la prima volta. Ritengo che fu proprio vedere un’altra dj donna ad avermi ispirato a volere fare lo stesso. Penso che oggi l’industria stia incominciando ad essere sempre meno dominata dalla popolazione maschile e effettivamente credo che essere donna possa volgere a tuo vantaggio poiché non ve ne sono molte altre a fare lo stesso. Penso che ci sia ancora una componente di sorpresa quando le persone vedono una donna fare la dj, non penso che sia qualcosa che le persone si aspettano. Non credo comunque che le donne debbano fare nulla in più rispetto agli uomini per spiccare, penso solo che si debba suonare e produrre buona musica che attragga un ampio pubblico. È questo che porta al successo, che tu sia maschio o femmina.
Com’è viaggiare per il mondo per suonare nei club? Best club? Hai ancora tempo per andare in discoteca con gli amici solo per divertirti?
Viaggiare è magnifico, mi piace molto. È fantastico avere un lavoro che ti consenta di vedere il mondo e di essere al contempo pagata per farlo. I migliori club dove finora ho suonato sono probabilmente il Watergate e il Fabric, dove ho suonato a settembre.
Riguardo al divertirmi con gli amici, di solito ero in giro ogni fine settimana a prendere ispirazione dalla musica che ascoltavo ed a divertirmi con tutti gli incredibili amici che ho incontrato in questi anni. Certamente questa è ancora una delle mie più grandi passioni, ma purtroppo non succede così spesso in questi giorni perché sono spesso via. Sono stata impegnatissima da quando ho iniziato a suonare “a tempo pieno” ad agosto per cui ho dovuto sacrificare alcune cose, ma so che non sarà sempre così. E, inoltre, questo lavoro mi permette più flessibilità per fare ciò che voglio ed incontrare persone quando ho meno impegni.
Con 3 release su Leftroom ed una grande hit su Visionquest, tutte uscite in quest’estate, potremmo dire che il 2011 è stato un ottimo anno, cosa dobbiamo aspettarci in futuro, a cosa stai lavorando?
Si, è stato un anno che mi ha abbastanza cambiato la vita ad essere onesti. Tutto è successo così velocemente che non l’ho ancora capito bene. Son stata così impegnata che ho dovuto solamente andare avanti col lavoro e non ho avuto veramente il tempo di fermarmi e ragionarci su.
Il prossimo anno (2012) ho in uscita un paio di remix, uno sull’etichetta Noir Music ed uno sulla relativamente nuova Torquoise Blue Recordings, sono entusiasta di entrambi. Il remix su Noir è una classica traccia da club ed è una delle mie preferite, ‘I’m lonely’ di Hollis P Monroe che sta per essere ristampata. Questo uscirà all’inizio di febbraio. Sta per uscire anche una traccia su Crosstown Rebels per metà febbraio: farà parte di un mezzo EP con il mio ragazzo, Gavin Herlihy. Sta per uscire anche un EP su Visionquest ed una compilation per Leftroom, la prima di una serie chiamata ‘Leftroom Presents…’ . Oltre a questo, ho l’agenda piuttosto piena e che sembra si stia continuando a riempire molto velocemente, quindi il 2012 per me riguarderà solamente produrre più musica possibile e sviluppare ulteriormente le mie capacità di produzione mentre viaggio per il mondo ogni weekend. È un periodo eccitante!
Grazie per il tempo dedicatoci. Buona fortuna!
English Version:
Laura Jones, the platinum blonde girl born and raised in Leeds. Grown up with music in her blood, when she was a young girl she studied piano, cello and clarinet, gaining the groundwork that today characterizes her productions. In 2003, she stood on the dancefloor of DC10 watching Tania Vulcano playing and from that moment she decided that this would be her way. Success came in May 2011 when her first production ‘Love In Me’ released on Leftroom scale the ranking of the 100 Deep House tracks on Beatport, remaining in first place for about 3 weeks. Success continues, enriching the curriculum of Laura, with the EP ‘Live A Little’ released on Visionquest in early summer. A few weeks after the release of the remix of her first hit ‘Love In Me Remixes’ about whom we have already spoken we have the opportunity to talk with her.
Hi Laura, welcome on Soundwall.it
We know almost nothing about you, so let’s start from the beginning; music has always been a part of your life (piano, clarinet, cello, singer), what did you listen and sing before approaching to the world of clubs? And how much of your music studies affect what you produce and play now?
I much went through a liking of every genre possible before I found my sound around 2003/04 when I discovered Ibiza for the first time. I used to sing a real mixture of stuff, classical to contemporary. I think subconsciously my early introduction in to many different styles of music definitely influence my productions in some way. I think due to starting the piano at such an early age, I have a good ear for key and have a habit of writing lots of melodious dance music which has to be attributable to my younger years growing up around it. My parents had a real diverse collection of music around the house when I was growing up which I used to delve deep in to, anything from Simon & Garfunkel through to Eric Clapton & Abba. I also used to play a real array of music on the piano but had an affinity to the classical side of things although I also really liked playing jazz on occasions.
So I wonder how the transition to house music took place?
The transition took place around 2003/04 when I went to Ibiza for the first time. I remember being stood on the dancefloor of DC10 watching the likes of Clive Henry, Locodice & Tania Vulcano do their thing and I was so inspired that it made me have my first urge to want to do the same. A year later when graduating from University. I took myself straight off to music college to learn to DJ and got a bank load to buy about £5k’s worth of equipment so that I had the equipment to make it happen.
Not to be rude, you’re so young, how old are you?
I’m 28 soon to be 29.
When did you start working as a dj and produce music? How did you get into the clubs?
I did my first gig at a bar in Leeds in 2006 and played with Damian Lazarus & Matt Styles. Shortly after that, I got a residency playing at a night called Louche at one of Leed’s most famous clubs, Mint Club which I did for around a year or so. I was only playing out very infrequently for a couple of years and had a break for a good while after being diagnosed with a rare, incurable eye disease. This is why you’ll always see my wearing a special pair of sunglasses when I play to protect my eyes from club lighting. In a way, the residency coming to an end was good as it gave me time to focus on my production which started around 2008 after investing in my first Macbook and Logic Pro.
Now let’s talking about your music: how did you develop your sound and where do you find your inspiration? And when you’re behind the console have you in mind a specific path or are you follow the instinct?
To be honest, everything I’ve made so far has been very much about trial & error & natural instinct. I still have so much to learn with regards to my production and am still learning as I go along. The tracks that I have released so far have been 3 of the first four tracks I finished so I have been pretty lucky to have them all signed. I have a tendency to write quite melodious hooks and I suspect this is due to being classically trained from an early age. I’m keen to carry on the way I’m going at the moment as I think once you start thinking too hard about it that’s when the creative juices stop flowing.
Your hit ‘Live A Little’ came out this summer on Visionquest, did you expect such a success? How was working with Seth, Ryan, Lee and Shaun? For other artists the publication on Visionquest was the consecration, can we say that the same is true for you too?
I had no idea! I think when it’s your own production, by the time you’ve listened to the same loop going round and round, you lose total perspective as to whether something’s even any good. Seth, Ryan, Lee & Shaun are all amazing & I love them all. They’re such a talented group of guys with a really bright & positive future ahead of them and I’m over the moon to be a part of the label as the whole musical sound and nature of it is very much my angle. I would say the release on Visionquest definitely helped raise my profile considerably and was the track that many people initially noticed me for particularly throughout Europe; however I think it was also my track ‘Love In Me’ that got released on Leftroom around the same time. This got to number one in the Beatport deep house top 100 chart and stayed there for around 3 weeks.
You’re involved into the tour “Girls Gone Wild”, can you explain us better of what it is? Honestly, do you think is too masculine the world of dj? And if so, how have to do a girl for stand out as a dj?
‘Girls Gone Vinyl’ is a documentary that is being produced by a couple of women over in Detroit, one of whom is a dj herself and the other a promoter who has been running & promoting parties in Detroit for many years. Its purpose is to function as inspiration for those girls or women hoping to get in to the music industry. I think the issue is that historically the industry has been very dominated by men, my theory on this is that there have been less women out there inspiring other women to do the same. One of my biggest inspirations was watching Tania Vulcano at DC10 for the first time. I’m a firm believer that it was watching another female DJ that inspired me to want to do the same. Today, I think the industry is becoming decreasingly dominated by the male population and actually I think being a woman can work to your advantage as there aren’t so many out there doing the same. I still think there’s an element of surprise when people see women DJing, I still don’t think it’s something that people expect. I don’t think women have to do anything more than a guy has to do to stand out necessarily though, I just think you need to play and make good music that appeals to a wide audience. That’s what creates success whether you’re male or female.
How is travel around the world for your gigs in the clubs? Best club for you? Do you still have time to go to disco with friends just for fun?
The travel is great; I love it. It’s great having a job that enables you to see the world and get paid for it at the same time. The best club I’ve played at so far would most probably have to be Watergate or Fabric where I played in September.
With regards to partying with friends, I used to be out and about every weekend getting inspired by the music I heard and having fun with all the amazing friends I’ve met along the way. Of course this is still one of my biggest passions but sadly it doesn’t happen so often these days as I’m away so much. I’ve been super busy since going full time in August so I’ve had to sacrifice certain things but I know it won’t always be that way. And on the plus side, this job gives me more flexibility to do what I want and see people when things quieten down a little.
With 3 releases on Leftroom and one smashing hit on Visionquest all released during this summer, we can clearly say that 2011 was a great year, what’s coming next and about what are you working on right now?
Yeah it has been a pretty life-changing year to be honest. Everything has happened so quickly that it hasn’t really sunk in yet. I’ve been so busy that I’ve just had to get on with it and there hasn’t really been the time to sit back and take it all in.
Next year, I have a couple of remixes on labels Noir Music and a relatively new label Turquoise Blue Recordings; both of which I am really excited about. The remix on Noir is of the club classic track and one of my favourites ‘I’m Lonely’ by Hollis P Monroe as it’s getting a re-release. That will be coming out early Feb. I also have a release on Crosstown Rebels coming out mid-February. This will be part of a split EP with my boyfriend, Gavin Herlihy. I also have an EP coming out on Visionquest and a mix compilation for Leftroom, the first in a series called Leftroom Presents… Other than that, I have quite a busy gig schedule that seems to be filling up pretty quickly so 2012 for me is all about making as much new music as possible and developing my production skills further in between travelling round the world every weekend. Exciting times!
Thanks for your time and Good Luck!