Quando sono venuto a conoscenza del ritorno dei Bloody Beetroots a Roma non mi sono stupito che la location non sarebbe stato un club, questi due ragazzi in maschera sono famosissimi e acclamatissimi!!!
La cosa che mi incuriosiva era quel “Death Crew 77” che non capivo a cosa fosse riferito o cosa volesse dire; dopo l’ultimo progetto di Bob Rifo e Steve Aoki (Rifoki) ho subito pensato a qualche contaminazione rockeggiante o cose simili.
Non mi sbagliavo! Vagando sulla rete ho finalmente scoperto cosa fosse questo progetto. The Bloody Beetroots Death Crew 77 è formata da Bob Rifo con l’aggiunta di altri artisti come Edward Gringh alla batteria, il fidato Thomas Tea agli effetti e Livio Magnini dei Bluvertigo sarà il sound engineer che controllerà il tutto. La mia domanda è: quanto la parte strumentale influirà sulla performance di Sir Bob Rifo? Di recente i loro set mi sono sembrati un pò troppo esasperati e martellanti, insistendo su un electro molto “hardcore”. Anche il progetto Rifoki poneva le radici nella cultura punk hardcore, che ha influenzato moltissimo Bob Rifo nella sua crescita musicale.
Apparte una naturale diffidenza per ciò di troppo sperimentale, penso che giudicare in anticipo sia esagerato. Non ci resta che vedere e ascoltare cosa combinerà questa Death Crew:
19 Febbraio @ VOX Nonantola (Modena)
25 Febbraio @ MAGAZZINI GENERALI (Milano)
26 Febbraio @ ATLANTICO (Roma)
27 Febbraio @ FIERA (Padova)