Quando si parla e si discute a proposito dei big della musica elettronica, a quei famosi e strapagati dj internazionali, quelli che quando vedi un flyer con scritto il loro nome accanto alla scritta a caratteri cubitali “special guest” pensi subito al “sold out” e pista piena-impraticabile, il più delle volte ci si ferma a pensare a come questi straordinari personaggi siano arrivati a destinazione, la cui vita lavorativa continui per inerzia, senza fatica, all’apice insomma, ben lontana dalle peripezie affrontate dalle nuove leve che, in questo mondo, cercano di farsi spazio. Bè, scordatevelo. Jesse Rose, non uno a caso e sicuramente uno dei top in assoluto, ci ha raccontato un po’ come sono le cose in realtà e com’è la vita tipo di un musicista di successo, quali sono gli impegni e, soprattutto, perché per lui andare in tour, ovvero aereo-scalo-serata e via così, sia “andare in vacanza”.
Ciao Jesse, benvenuto su Soundwall.
Come descriveresti jesse rose e come descriveresti la tua musica, con poche parole?
Come sempre, lascio al mio pubblico descrivere come produco e come suono. Dal mio punto di vista, cerco sempre di mettere un sacco di energia nei miei set quando suono e quando lavoro.
Come è iniziato il tuo percorso professionale nella musica elettronica e come è nata la passione per questo genere di musica?
Ho sempre ascoltato qualunque genere di musica già da bambino, drum&bass e hip-hop erano i miei preferiti. A 14 anni ho ascoltato “Can You Feel It”: da quel momento la mia via è cambiata.
Come pensi sia cambiato il modo di fare musica, dai tuoi primi anni in Inghilterra sino ad oggi? Pensi sia più semplice cimentarsi in questo lavoro rispetto ad un tempo?
All’epoca usavamo quelle fantastiche drum machines (909/808/727), le usavamo in ogni traccia. Sì, penso sia più semplice oggi fare musica, nel senso che basta accendere il computer ed iniziare a fare dei beats. Ma ci vuole sicuramente più tempo per cercare di trovare un suono almeno simile a quello di una drum machines.
Secondo te, quali sono state le strumentazioni che hanno innovato maggiormente questo mestiere (tipi di mixer, giradischi, programmi per mixare…)?
Logic!
Il tuo stile di vita deve essere veramente stancante, ma di fatto, fare il dj è uno tra i più bei lavori. Se non avessi intrapreso questa strada, cosa avresti fatto?
Amo così tante cose, ma sicuramente avrei fatto qualcosa sempre connessa al mondo della musica…oltre al dj, ho una società di management, 4 etichette, un touring event “Made For The Night” che promuoviamo in tutto il mondo e stiamo per avviare una piccola griffe. Poi mi piacerebbe creare una rivista, un boutique hotel…la lista è senza fine. Credo che se si è creativi, non è possibile fissarsi in una cosa sola.
Da poco ti sei trasferito a Los Angeles. Come mai questa scelta? E’ unicamente spinta da una motivazione lavorativa? Se sì, cosa può dare in più L.A. rispetto a Berlino?
Los Angeles è uno dei posti che amo di più: il sole, l’ottimismo che si sente, la gente che ti sostiene nelle cose che fai. In questo clima si finisce per fare cose che nemmeno ti aspettavi di fare, come produrre una band indie o dirigere un video musicale. Il mio vecchio amico Dave Taylor si è trasferito qui un paio di anni fa, ed ora è uno dei produttori più rispettati in America, è ricercato per produrre alcuni dei più grandi progetti musicali del mondo ma sempre nel suo stile. E’ una bella sensazione esserci.
Come concili le varie tournee con la produzione di nuovi brani? Ti prendi un periodo di pausa dedicandoti unicamente alle produzioni?
Sto sempre lavorando su un milione di cose, adesso sto finendo il mio prossimo album da solista, abbiamo appena rilasciato un mixtape (con Oliver $) chiamato “Sample Pleasures”, sto lavorando su un nuovo alias Jonez Single, producendo un rapper chiamato Ed Weathers e scegliendo artisti per suonare nelle nostre feste “Made For The Night”, inoltre cerco musica per le etichette e curo il look della mia compagnia di management. Andare in tour è come una vacanza per me…
Tutto’oggi collabori con ben 5 etichette diverse (Play It Down, Made To Play, Made For The Night, Front Room Recordings e Dubsided). Come riesci a gestire al meglio tutti i vari impegni di produzione e di tour?
Per iniziare, ho un’incredibile manager (Meesh): non sarei in grado di star dietro a tutte senza di lei! Poi ho degli incredibili artisti come Zombie Disco Squad, Oliver $, Adam Port, Round Table Knights che forniscono musica incredibile. Lavorare in questo contesto diventa semplice.
Che generi di musica ti piace ascoltare oltre all’elettronica nel tuo tempo libero?
Cerco di ascoltare tutto! Questa settimana ho ascoltato: The Kindness, Asap Rocky, Drake, Mansions On The Moon, Kendrick Lamar, Stevie Wonder, si tratta di farsi ispirare!!!
English Version:
Hi Jesse, welcome on Soundwall.
With a few words, how would you describe Jesse Rose and how would you describe your music?
I always feel it’s up to my audience to decide how to classify the music i make & play. From my perspective i feel like, I really put a lot of energy into my sets when i play & thats outside of the music.
How is it began your career in electronic music and how did your passion for this genre of music?
I listened to everything as a kid, drum & bass & hiphop were my favs, at 14 i heard “Can You Feel It” and my life was changed.
How do you think has changed the way we make music, from your early years in England? Do you think it’s easier to engage in this work than it used to?
Those great drum machines (909/808/727) we used to use on every track. Yeah loads easier in terms of being able to just jump on the computer & start making beats but it also takes a lot longer to try & get the same sound you got from.
In your opinion, what were the instruments that have more innovated this job (types of mixers, turntables, mixing programs…)?
Logic!
Your lifestyle must be really tiring, but djing is one of the most beautiful works ever. If you had not gone down this road, what would you do?
I love so many things but for sure something connected with music… outside of djing i have a management company, four record labels, a touring event ‘made for the night’ we now do all over the world & we’re about to start a small fashion label. i’d also love to do a magazine, create a boutique hotel, the list is endless. I guess if you are creative it doesn’t stick to one thing.
Recently you moved to Los Angeles. Why this choice? Is it only a work motivation? If so, what can give more L.A. than in Berlin?
Los Angeles has one of the things i love the most; ‘sun’, its also a really optimistic place, people help out a lot to push what you do and you end up working on things you’d never expect. To be doing like producing an indie band or directing a music video. My old pal switch (Dave Taylor) moved here a couple of years ago & is now one of the most respected producers in america, being asked to produce some of the biggest music projects in the world but in his own style. it’s a great feeling to be around.
How do you reconcile the tours with the production of new songs? You take a break only to dedicate to the productions?
I’m always working on a million things, right now i’m finishing my next solo album, we just released a mixtape (with Oliver $) called ‘sample pleasures’, i’m working on a new alias Jonez Single, producing a rapper called Ed Weathers & choosing artists to play at our made for the night parties, then finding music for the labels and looking at the people my management company looks. going on tour is like a holiday for me.
You collaborate with 5 different labels (Play It Down, Made To Play, Made For The Night, Front Room Recordings and Dubsided). How can you better manage productions of each one with the tour?
To start i have an amazing label manager (Meesh), i wouldn’t be able to do this without her! then i have amazing artists like Zombie Disco Squad, Oliver $, Adam Port, Round Table Knights that provide amazing music. So it makes it easy to have a labels.
What kinds of music do you listen to over the electronics in your spare time?
Man i try to listen to everything! This week i’ve listened to; The Kindness, Asap Rocky, Drake, Mansions On The Moon, Kendrick Lamar, (he’s a dope ass rapper), Stevie Wonder, it’s all about getting inspired!!!