Ed, Jack ed Edd si conoscono da molto tempo ormai, dai tempi della scuola… e da allora, mentre altri membri andavano e venivano, loro tre non si sono mai divisi. Il fattore che hanno in comune è la musica, sin da quando hanno formato la loro prima band. Con Friendly Fires sono arrivati a firmare un contratto con l’importante etichetta XL Recordings, hanno alle spalle due album (2008 e 2011) e una nomination al Mercury Music Prize e ai Brit Awards. Quest’estate potremo vedere il loro spettacolare live al Sonar by Night.
Come vi siete incontrati e come è nato il vostro progetto? Potete dirci qualcosa sugli inizi della vostra carriera e sul nome ‘Friendly Fires’?
Ci siamo conosciuti a scuola quando avevamo tredici anni, e abbiamo messo su una band dopo circa una settimana. I primi concerti prevedevano delle performance matineé senza pubblico nel mezzo della settimana nella BLR (la sala da lettura grande) della scuola, e occasionalmente nelle feste di compleanno. Il nome ‘Friendly Fires’ viene da una canzone dei Section 25, una band della Factory Records.
Qual è il vostro background musicale? Avete ancora fatto parte di qualche altra band?
In realtà no. Come ho già detto siamo stati abbastanza uniti per quattordici anni. Altri membri andavano e venivano, ma noi tre siamo sempre rimasti insieme.
Come siete finiti sulla XL Records? Vi aspettavate tanto successo?
La XL ha mostrato qualche interesse al nostro primissimo show come ‘Friendly Fires’, saggiamente ci ha lasciato due anni per scrivere altre canzoni e per perfezionare il nostro live, prima di ritornare da noi e finalmente farci firmare il contratto. Eravamo corteggiati da qualche altra label, ma per noi la decisione non è stata affatto difficile. La XL è stata ed è tutt’ora una grande label.
Siete del Regno Unito, come questo paese ha influenzato la vostra musica, il vostro stile e il vostro approccio musicale?
Non sono sicuro di quanto l’Inghilterra ci abbia influenzati. Siamo di St. Albans, una piccola città perennemente all’ombra di Londra. Vivere, scrivere e provare qui ci ha aiutati dal perderci nelle altre tentazioni della capitale, come essere risucchiati dalla scena per poi scomparire con essa.
Siete influenzati dalla scena dance?
Credo che da quando abbiamo iniziato ad andare nei club e a ballare tutta la notte, la scena dance abbia avuto una notevole importanza per quello che siamo adesso.
Ho visto che a marzo avete fatto delle date in Australia e in Indonesia, suona molto esotico. Come vi siete sentiti?
Siamo già stati molte volte in Australia, sembra che ci dimentichino facilmente lì. In Indonesia invece è stata la prima volta per noi. E’ fantastico andare da qualche parte senza aspettative e fare poi uno show strabiliante.
E cosa ci dite del vostro talk su BBC Masterclasses? E’ stata un’esperienza interattiva, con la webchat, quindi una specie di contatto diretto con le persone…
Gli ascoltatori erano band e cantanti che desideravano informazioni. E’ un’ottima idea questa, perchè quando noi abbiamo iniziato non avevamo nient’altro che un buon libro su come destreggiarsi nel business musicale. Non so quanto possiamo essere stati utili, l’abbiamo presa come un modo per ricordare gli eventi in un ordine casuale.
Avete anche suonato alla Boiler Room, con Carl Craig e Paul Woolford, cosa ne pensate di questo progetto, intendo di questa fruizione dello show?
Io stavo da cani quella sera, così ho guardato il dj set di Jack dal mio comodo lettino. E’ stato bello per noi condividere questa opportunità con Carl Craig ed entrare in contatto con lui, ma devo ammettere che riprendere in diretta un dj set per guardarlo da casa è come guardare una sfilata alla radio.
Girate il mondo grazie al vostro lavoro, qual è lo show migliore che avete fatto? C’è qualche episodio interessante che volete raccontarci?
Ci siamo sempre trovati al meglio nei posti vicino all’equatore. La prima volta che abbiamo suonato a Messico City è stata fantastica. Il pubblico più entusiasta che io abbia mai visto, hanno ballato e urlato per tutta la notte. Di episodi divertenti non saprei… Ad un after in Giappone abbiamo avuto il brivido di vedere la neve su Disneyland Tokyo, mentre eravamo impegnati a rifiutare le avance di Dj Lethal degli House Of Pain, che poi se la prese con il marinaio dei Village People. Un bel triangolo amoroso da vedere.
Quali sono le personalità e gli artisti che ammirate maggiormente?
Credo che Wayne Coyne si un uomo brillante e creativo. Non ammiro molto Mark E. Smith, anche se lo trovo affascinante.
Quali sono le ispirazioni quotidiane per i vostri lavori?
Tutta la musica di cui godiamo e il viaggiare, per noi è come scrivere guardando indietro.
Se doveste paragonare la vostra musica ad un dipinto famoso, quale sarebbe?
Se ci riuscissimo, forse sarebbe ‘Sun on the pool’ di Hockney. Qualcosa di molto brillante e colorato.
Quali sono gli artisti emergenti che seguite con interesse in questo periodo?
Il nuovo album di Lone, e non vedo l’ora di sentire altro da lui.
C’è qualche artista in particolare con cui vi piacerebbe collaborare in futuro?
Mi ha sempre attirato l’idea di lavorare con Kevin Shields, ma capisco che lui è un gentleman notturno, è difficile trascinarlo fuori dal suo ambiente.
Quali sono i vostri prossimi progetti?
Siamo decisamente impegnati con i festival quest’estate. Sono alcune delle nostre prime importanti esibizioni, quindi stiamo programmando grandi show, spettacoli ed extravaganzas.
English Version:
Ed, Jack and Edd know each other since a long time, they met at school… And since then, while other members have come and gone, the three of them never divided. The common factor is music, since they formed their first band. With Friendly Fires they signed a contract with the well-known label XL Recordings, they released two albums (2008 and 2011) and they were nominated for a Mercury Music Prize and for the Brit Awards. And this summer we will see their spectacular live show at Sonar by Night.
How did you guys meet and how did your project start, can you tell us something about the begins of your career? Where does the name ‘Friendly Fires’ come from?
We met at school when we were thirteen and we started a band about a week later. Early gigs involved midweek matinee performances to no-one in the school’s BLR (big lecture room) and the occasional birthday party. The name ‘Friendly Fires’ comes from a song by Section 25, a band from the Factory Records scene.
What is you musical and artistic background? Have you been part of any other bands before Friendly Fires?
Not really. As I mentioned above, we have been a pretty tight unit for over fourteen years. Members have come and gone, but we three have always stuck it out.
How did you end up on the big XL? Did you expect such a great success?
XL had shown some interest at our first ever ‘Friendly Fires’ show, but wisely left us for two years to write some decent songs and perfect our live show before finally returning and signing us up. We were courted by a few other labels, but it was never a difficult decision for us. XL were and are such a great label.
You are from the United Kingdom, how did you country influence your music, your style and your approach to music?
I am not sure how much influence the UK has had on us. We come from St. Albans, a small town forever in London’s shadow. Living, writing and rehearsing there helped keep us from losing ourselves to the temptations of the capital, from falling into scenes and disappearing with them.
Are you and your sound influenced by the dance scene?
I think since we began going to clubs and dancing through the night it has been a very important part of who we are.
I saw that in March you did some dates in Australia and Indonesia, that sounds exotic. How did you feel about it?
We have been to Australia a lot, they seem to get it over there. Indonesia was a first time for us. It is great to go somewhere with no expectations and have an amazing show.
What about your talk on BBC Masterclasses? It was also an interactive experience, with the webchat, so it was a kind of direct contact with people…
There was an audience of bands and singers wanting information. It is a great idea, because when we were starting out we had nothing but a well thumbed book about making it in the music ‘biz’. I am not sure how helpful we were, just took it in turns to misremember events in no particular order.
You played at Boiler Room with Carl Craig and Paul Woolford. What do you think about the Boiler Room project? Do you think that this is an evolution of mass media?
I was sick as a dog on the evening, so I watched Jack’s dj set from the comfort of my bed. It was great for us to be able to share a bill with Carl Craig and make contact, but I have to say, I think streaming a dj set to enjoy at home is like having a fashion show on the radio.
You travel a lot around the world, which was your greatest show? Is there any funny episode that you would like to share with us?
We always have our best shows close to the Equator. The first time we played Mexico City was great, the most overexcited crowd I have known, dancing and shouting for the whole night. Not sure about funny episodes… At an after party in Japan we had the pleasure of watching Tokyo Disneyland’s snow while refuse the advances of Dj Lethal from House Of Pain, then copping off with the sailor from the Village People. Great love triangle viewing.
What are the artist or the personalities that you admire the most?
I think Wayne Coyne is a very clever and creative man. I don’t so much admire Mark E. Smith as find him fascinating.
What are the influences of your everyday life that reflect on your works?
All the music we see and all the travelling we do finds it’s way back into our writing somehow.
If you have to compare your music to a famous artwork, what would it be?
If knows, maybe ‘Sun on the pool’ by Hockney. Something big bright and colourful.
What are the emerging artists that you follow with great interest now?
Lone’s new album is about to come out. I am looking forward to hearing more from him.
Is there any artist in particular you would like to collaborate with in the future?
I have always liked the idea of working with Kevin Shields, but I understand he is a nocturnal gentleman who’s hard to coax out of his lifestyle.
What s coming for you in the next months?
We have got a pretty full on summer of festivals. Some of our first headlining slots, so planning big shows, spectaculars and extravaganzas.