Chi di voi non ama, o non ha amato, i Chicken Lips farebbe bene a cancellare Soundwall dalla sua barra dei preferiti. Sia chiaro: oggi si parla di Dean Meredith, di Rekids – sì, ancora una volta – e di un EP pazzesco. “Celestial Vibrations EP” (badate bene che sto mettendo le mani avanti, tenendole ben in vista) è bello, talmente bello che prese le quattro tracce che lo compongono viene quasi voglia di suonarle tutte, una dietro l’altra.
“Chicken Lips e Rekids? Ma va?”
È proprio vero, l’occasione fa l’uomo ladro e quel vecchio lupo di mare di Radio Slave non si è lasciato sfuggire l’opportunità di arricchire la sua label con il talento ormai ventennale di Dean (oltre a fondare i mitologici Chicken Lips ha il merito di aver dato vita ai progetti Bizarre Inc e Mind Fair). Il risultato è uno degli EP più interessanti, incisivi e ben fatti di questa prima metà di 2012.
“Celestial Vibrations EP” suona ruvido e incazzato, perciò se non amate essere strapazzati lasciate proprio perdere. Ascoltandolo si ha l’impressione quasi che le casse non tengano botta e siano sul punto di abbandonarci: le quattro tracce della release suonano, ovviamente, analogiche e i suoni che le contraddistinguono sembrano fuoriuscire da macchine speciali, qualcosa che abbia a che fare con vere e proprie macchine per il fumo, come quelle che si usano negli spettacoli di magia. “Smoky-techno”, ecco cosa sembra questo “Celestial Vibrations EP”. Qui le bassline si intrecciano con synth acidi (“Ride On This”), con campioni vocali vecchia maniera (“I Need It”), con pad atmosferici avvolgenti (“Corner Of My Mind”) oppure con melodie che rimandano alla techno anni ’90 (“Raw Nerve”). Il tutto per un piacere che dura fin troppo poco come se, in un contesto musicale fatto di dischi diluiti più che mai, queste quattro perle fossero state pensate e composte per dar luce, improvvisamente, alle nostre notti. Lampi, ecco di cosa si tratta.