Una selezione davvero particolare quella scelta da Tom Findley (Groove Armada) per LateNightTales. Diciotto tracce che portano l’ascoltatore, con un salto temporale, direttamente negli anni ’70, quando il pop-rock – per utilizzare una categoria – era una cosa seria. Stavolta non ci sono bassi gommosi o finti cantanti che s’improvvisano tali con l’ausilio di vari marchingegni, ma una carrellata di singoli dalla gloriosa fama, che il non averli mai sentiti rappresenta un crimine per la musica.
Basta premere play per andare su di giri, artisti come Robert Palmer, Toto, Steve Miller Band, ELO, Doobie Brothers, Hall & Oates, per citarne alcuni. Immaginarsi stesi in spiaggia a farsi baciare dal sole cocente con tipe da sballo che si fiondano giù per la strada coi roller, semi-coperte da costumi bizzarri, non è una follia, non del tutto. No, se avete un po’ d’immaginazione è davvero impossibile resistere al fascino di quegli anni, e non porsi la fatidica domanda: se fossi nato in quel periodo?
Fantasticherie che fluttuano sulle note di “Fly Like An Eagle” o “I’m Just A Kid”, o ancora “Georgy Porgy”.
Botte d’adrenalina si alternano a pacati momenti di brevi e intensi viaggi mentali oltreoceano; non c’è un brano che non abbia da dire qualcosa su quel periodo, e una risposta emotiva viene più che spontanea.
Non resta altro da fare che complimentarsi con Tom Findley per la bella trovata di aver rispolverato, con coerenza stilistica, brani che non capita tutti i giorni di ascoltare, nemmeno in radio.