“Use your power and influence to help other people.
Never try to gain power for your own pleasure or supremacy.
Decepticons are everywhere but togheter we can defeat them. We still try!”
Queste tre righe bastano per riassumere il messaggio che Zooloft si propone di portare avanti. Recita così infatti il centrino della loro ultima produzione. Si può dire che Giorgio Gigli e Obtane abbiano trovato nel tempo la loro dimensione nel produrre musica per la musica, colorando a strati di suoni le emozioni.
Questa volta Zooloft ci regala un EP a dir poco succoso. In linea con le produzioni precedenti, lo stile ci lascia quella sensazione di galleggiamento, come se vi foste appena svegliati in un mondo in cui il cielo è blu acceso anche se il sole sta tramontando e l’aria è pulita anche se intorno il paesaggio sembra quello di una scena di Blade Runner. Come dicevo si tratta di qualcosa di molto interessante e il titolo, anzi il sottotitolo, dovrebbe incuriosirvi: “Hidden Archive Remixes”. Claro Intelecto, Svreca e Brando Lupi, infatti, mettono le mani su un archivio di pezzi nascosti che hanno un futuro imprecisato. Purtroppo non possiamo renderci conto di quale sia stato il lavoro svolto sulle tracce originali perchè, essendo parte di un archivio privato, non sono disponibili all’ascolto. Tutto ciò mi mette in leggera difficoltà: non riesco a pensari come dei remix, non riesco a smettere di cercare la nascita dell’interpretazione quando invece dovrei lasciarmi andare e farmi trasportare dal groove dark techno, senza parlare troppo.
Sul lato A troviamo “Underlying Destruction Of The Environmental Ties”, lavorata da Claro Intelecto. Il pezzo è facile ma efficace: poche note sul basso che però accompagnano in modo deciso un synth drone che più drone non si può. Vorrei che questo sogno elettronico non finisse mai e infatti il tappeto di suoni a cui mi sono affezionato non mi abbandona cambiando lato. Svreca, con “The Revolt Of The Objects” risponde a tono aggiungendo velocità e sapore techno a quanto già ascoltato nel remix firmato da Claro Intelecto, regalandoci quella sensazione di galleggiamento di cui parlavo prima, e che – almeno per quanto mi riguarda – ha un effetto decisamente ipnotico. L’ultimo remix è curato da Brando Lupi. Nonostante la poliedricità di questo artista non finisca mai di stupirmi (vedi le collaborazioni con Donato Dozzy, progetti solista e le collaborazioni con artisti come gli Hydro) l’ascolto di “Complementary System” mi lascia abbastanza a bocca asciutta. Anche se è chiaramente un lavoro ben fatto non riesco a lasciarmi convincere. Rispetto al resto dell’EP emerge molto, forse troppo, una sonorità dark che non riesco bene a collocare nei paesaggi descritti dai remix di Svreca e Claro Intelecto.
Probabilmente questa incertezza è dovuta solo al fatto che non riesco proprio a smettere di cercare una base da cui partire per interpretare questi pezzi come remix. Ma forse è proprio questo che mi incuriosisce, forse il messaggio è proprio questo…we still try!