Questo nuovo, interessantissimo, EP di casa Children Of Tomorrow è una release con la “R” maiuscola. Si tratta di un disco massiccio ed intenso che i due autori, il francese Arnaud Le Texier ed il nostro connazionale Antonio De Angelis, hanno definito come un “ibrido”, neanche si trattasse di un composto nato dall’unione di chissà quali componenti. Due idee di fondo diverse? Tecniche apparentemente incociliabili? Strumentazioni accostate per stravaganti sperimentazioni? No, onestamente non ci sembra affatto così, tanto che il risultato di questo lavoro suona come un’uscita caratterizzata da un’identità salda e decisa, dove gli “elementi” costituenti generano un 12″ che può tranquillamente essere definito come un blocco di granito. Gelido e durissimo, “Hybrid EP” è costituito da tre versioni originali ed un remix – Ryan Elliott mette le mani sulla title track “Hybrid” – che suonano e risuonano come quattro ceffoni ricevuti uno dietro l’altro. Tuoni che preannunciano l’arrivo di un temporale estivo, suoni che si mescolano sprigionando l’energia di una tempesta: bassi rotolanti e synth-line che si aggrovigliano legandosi alla ritmica in modo indissolubile, nonostante ogni suono riesca a mantenere la propria identità distinguendosi da gli altri.
Scelte azzeccate (a monte) e missaggio ottimale valorizzano un EP che si attesta in modo inequivocabile tra le uscite più incisive e determinate delle ultime settimane. Se da un lato l’accoppiata Arnaud-Antonio ci regala tre dei migliori lavori che entrambi abbiano mai prodotto – “Hybrid” e “Bandit” hanno decisamente cosiddetta “stoffa del campione”- è il remix confezionato da Ryan Elliott a guadagnarsi le luci dei riflettori meritandosi l’approvazione di colossi quali Perc, Brendon Moeller, Ben Klock e DVS1. Spietato ed inarrestabile, il remix dell’americano morde letteralmente le caviglie riuscendo ad impossessarsi, nel contempo, dei pensieri di chi è all’ascolto: ipnosi techno? Forse e, anche se non amo questa forzatissima definizione, è esattamente cosa si prova quando si chiudono gli occhi e ci si affida a questa sontuosa progressione di suoni. Buon viaggio ma attenti, potrebbe essere più faticoso del previsto.