Visionquest, un anno dopo. Era l’autunno 2011 e Ryan Crosson, Shaun Reeves, Seth Troxler e Lee Curtiss si stavano apprestando a dare libero sfogo a quello che sarebbe poi diventato a oggi una delle realtà più vive e coinvolgenti dell’intero clubbing europeo e non solo. Visionquest, questo è il nome del progetto, i quattro ragazzi lo definiscono come un viaggio, un’illuminazione, un qualcosa che gli ha cambiato la vita, tanto che ce l’hanno tutti tatuato sulla pelle. Concetti strani, forse non del tutto comprensibili se non si è nella mente di Ryan, Shaun, Seth e Lee. Ciò che però è molto più comprensibile è quello che rappresenta oggi questo quartetto. Visionquest oggi è una label che ha lanciato artisti importanti quali i Tale Of Us e Benoit & Sergio, che ha saputo mischiare grandi nomi come Francesco Tristano e Mirko Loko, che ha dato un’impronta ad un nuovo concetto di house e techno underground, Visionquest oggi è una realtà da prendere seriamente in considerazione nel panorama dance mondiale. Un anno fa si erano presentati con grandi ambizioni e direi che sono state tutte ripagate da un enorme successo. Oggi li ritroviamo qui su Soundwall per tirare le somme del loro primo anno di attività e per parlarci del loro imminentissimo evento al DC10. A detta loro sarà un qualcosa da ricordare, a questo punto chi può vada assolutamente ad unirsi a loro nella follia del DC10.
È passato più di un anno dalla nostra ultima chiacchierata, al tempo Visionquest era un solo un progetto in rampa di lancio, mentre oggi si ritrova ad essere una delle realtà più importanti nella scena. Vi aspettavate tutto questo successo?
Ryan: Penso che quando ci si imbarca in un progetto come Visionquest sia importante essere ambiziosi e concentrati sulle proprie intenzioni principali, indipendentemente dal successo che si potrebbe o meno ottenere.
Shaun: Le nostre intenzioni erano quelle di lanciare una label che fosse la miglior piattaforma possibile per la musica a cui eravam dentro, fatta da produttori con cui eravamo in stretto rapporto reciproco.
Seth: Penso che il successo sia una conseguenza naturale del fare ciò che ami e farlo bene. È accaduto, tutto qua.
Al tempo sosteneste che Visionquest fu per voi una sorta di “illuminazione spirituale” sia per le vostre vite, sia per le vostre carriere. Siete ancora illuminati dalla stessa luce? Cosa è cambiato in questo periodo di tempo?
Lee: Un bel pò è cambiato, i nostri profili sono cresciuti (come le nostre pance), personalmente mi sono trasferito da Detroit a Chicago, il che ha funzionato alla grande.
Seth: Ci siamo tutti innamorati e disinnamorati (e re-innamorati di nuovo, nel mio caso), mi sono trasferito da Berlino a Londra, anche se sto trascorrendo la mia estate ad Ibiza.
In un anno di attività avete rilasciato un bel numero di EP sotto Visionquest nei quali sono inclusi sia grandi nomi sia nuovi talenti, qual è il marchio di fabbrica della vostra etichetta? Secondo voi cosa hanno in comune tutte queste release?
Ryan: Il tema comune che viaggia attraverso tutte le nostre release è il fatto di essere produzioni esclusive di gente che consideriamo nostri amici.
Seth: E’ così che funziona, sembra una cosa un pò restrittiva, ma per noi funziona bene. Credo si vedano i risultati nel prodotto finale.
Parlando di nuovi talenti, un anno fa mi avevate parlato di un duo chiamato Tale Of Us, stavano per rilasciare il loro primo lavoro sulla vostra etichetta e dopo averlo fatto hanno avuto un successo incredibile. Cosa ne pensate di loro?
Shaun: I Tale Of Us sono state una delle storie con più successo dell’ultimo anno. Siamo tutti molto orgogliosi di quello che hanno ottenuto in così poco tempo.
Lee: Fin dall’inizio del 2011, momento nel quale abbiamo messo il loro EP su Visionquest, avevano lavorato duramente per affermare la loro figura coma una delle più eccitanti nella scena house e techno underground, principalmente pubblicando lavori su lavori su varie etichette (inclusa la loro magnifica Life & Death) e esibendosi praticamente in tutti i migliori club.
Seth: La cosa che mette Karm e Matteo testa e spalle sopra tutti è il fatto che, come dice Laura Jones, prima di tutto loro sono musicisti con una formazione classica e quindi hanno una conoscenza della melodia e del sound design che non potrà mai essere eguagliata da tutto ciò che puoi imparare a fare con Logic.
Parlando di collaborazioni e di figure che vi ruotano attorno possiamo vedere che avete un gran rapporto con Guy Gerber e la sua Supplement Facts oltre a Manfredi Romano e alla sua Life & Death. Cos’hanno in comune queste tre etichette? Secondo voi come mai riuscite ad amalgamare così bene la vostra musica?
Ryan: Siamo molto amici…
Seth: …e collegati reciprocamente, semplice ma vero!
Voi siete collegati sia a Detroit sia a Berlino, ma nell’ultima nostra intervista avete detto che Berlino sta perdendo il suo fascino in favore di città come Barcellona e Londra. È ancora vero per voi? Perché? Cosa c’è di speciale in queste città musicalmente parlando?
Shaun: Io amo ancora Berlino, ma credo di essere in minoranza…
Seth: Vivere a berlino stava diventando un pò costrittivo per me, vivere in una città dove l’industria principale è la techno e il clubbing stava diventando un pò limitante. Amo vivere a Londra perché è una capitale fatta e finita, in aggiunta a tutti i vantaggi che si hanno a vivere in una città di tali dimensioni e storia.
Ryan: Mi piace ancora Berlino, ma ora mi vedo con una che sta a Londra e oltre a quello ho moltissimi amici là, quindi ha senso che io mi ci sia trasferito e ci stia.
Vi esibite molto in giro per il mondo, ma specialmente in Europa. Quali sono i posti in cui siete stati meglio? Dove credete che la gente apprezzi maggiormente la vostra musica?
Seth: Londra o Amsterdam.
Shaun: Per me Ibiza di sicuro.
Ryan: Abbiamo avuto un gran seguito anche a Zurigo, sin dall’inizio.
Un’altra domanda riguardo ai luoghi. Avete suonato molto in Italia, come è suonare qua e cosa ne pensate della scena? Qui siamo molto legati alla classica club night e spesso escludiamo la possibilità di essere più fantasiosi e organizzare eventi come beach party o festival, cose del genere insomma, cosa ne pensate?
Seth: Negli anni l’Italia è stata molto gentile con noi, siamo ovviamente resident nella migliore esportazione italiana in fatto di club, il Circo Loco ad Ibiza, il che è un continuo onore, ma amo molto suonare anche nel territorio italiano in se.
Ryan: Credo non sarebbe giusto scegliere una città in particolare, ci sono molti posti lungo tutto il paese con delle scene molto interessanti, posti verso i quali abbiamo sempre un’attenzione particolare.
Parlando di shows e showcases, siamo molto vicini al vostro terzo party al DC10 e voci dicono che sarà un party “di un altro livello”. Di cosa si tratta? Cosa avete in mente per la gente del DC10?
Seth: il DC10 è un posto davvero speciale per tutti noi e negli ultimi due anni abbiamo sempre messo un nostro label party all’incirca a metà estate. Quest’anno abbiamo voluto mantenere questa formula ma abbiamo voluto usare questa opportunità per fare un qualcosa che nessuno avesse mai fatto prima in questo posto, abbiamo voluto creare un qualcosa che mettesse a dura prova la percezione dello spazio delle persone.
Ryan: E’ stata un’impresa. Abbiamo avuto un team di circa 10 persone che hanno lavorato su ogni singolo aspetto della cosa per più di un mese. Non rivelerò molto di quello che sarà perché dovrete venire a vedere di cosa si tratta, mi limito solo a dire che abbiamo drasticamente rimodellato alcuni aspetti tipici del club.
Shaun: Per far questo abbiamo utilizzato l’aiuto del nostro amico Jonny O per lo sviluppo del concetto generale, ma anche Jo Vidler e il team di Secret Productions i quali sono le figure che stanno alle spalle di Glade e del Secret Garden Party festival in Inghilterra. Loro sono tra i migliori al mondo nel creare ambienti su misura per i party, per questo siamo davvero entusiasti nel vedere cosa sono riusciti a creare in un posto così familiare e così conosciuto a molte persone.
Ho letto appunto della vostra collaborazione con Jon Ozias, persona che ha avuto un ruolo molto importante per eventi Minus e Ghostly International, oltre ad essere la mente di Untitled, famoso party detroitiano. Come mai questa scelta?
Seth: Quando parliamo di Jonny O ci riferiamo a lui chiamandolo “conceptual genius”. Nel panorama dance ci sono davvero poche persone che riescono a creare concetti di party così ben concepiti come lo fa Jonny.
Ryan: L’abbiamo incontrato per la prima volta a Detroit quando stavamo crescendo e lui stava facendo dei party con Rich e Matt Dear, da lì ci siam sempre mantenuti in contatto.
Lee: Jonny si era preso un paio di anni di pausa dalla scena, così abbiamo colto questa opportunità per farlo tornare.
Abbiamo parlato di un evento che nelle vostre menti sarà sicuramente una “notte da ricordare”, speriamo lo sia anche per la gente che deciderà di unirsi a voi al DC10, ma dopo l’estate cosa avete in programma? Potete rivelarci qualcosa riguardo alle nuove release e ai nuovi progetti Visionquest?
Shaun: Il prossimo EP Visionquest sarà del nostro personalissimo Lee Curtiss, questo EP includerà due grandiose tracce: ‘Body Twtich’ and ‘Freaks’, composte da Lee circa un anno fa, ma pensandoci abbiamo deciso che è questo il miglior momento per farle uscire.
Seth: ‘Freaks’ sarà per noi una delle tracce dell’estate, ha già ricevuto una grande attenzione da parte di dj come Richie Hawtin, il quale ne ha voluta subito una copia quando l’ha sentita. Ha un vocal che ti afferra, vocal inconfodibile (di fatto è Lee che parla al microfono), quando l’hai sentito vai avanti a cantarlo per mesi e mesi sotto la doccia.
Ryan: Abbiamo molti piani, tutti atti a mandare avanti l’intero concetto Visionquest e per portare questo tipo di party verso nuovi eccitantissimi posti. Non faremo più molti party nel 2012 il che ci darà modo di tornare alla carica nel 2013 con delle indimenticabili esperienze targate Visionquest nei migliori posti al mondo.
I Visionquest suoneranno al DC10, mercoledì 1 Agosto.
English Version:
Visionquest, an year later. It was fall 2011 and Ryan Crosson, Shaun Reeves, Seth Troxler and Lee Curtiss were going to give free rein to something that would become today one of the biggest and engaging things in the clubbing world. Visionquest, that’s the name of the project. The four guys define that like a quest, a spiritual enligthenment that changed their life so much that all decided to tatoo that on their skin. Stange concepts, so strange that maybe you might be in the mind of Ryan, Shaun, Seth and Lee to really get them. What’s more easy to get is what rapresent Visionquest nowadays. Visionquest is a label that laounched such great talents like Tale Of Us and Benoit & Sergio, mixed big names like Francesco Tristano and Mirko Loko and gave a treadmark to a new concept of underground house and techno. Today Visionquest is a reality to really keep in mind in the worldwide dance scene. An year ago they were very ambitious and now we can say that all these ambitions were been repaid with an enormous success. Today we have the plasoure to have them back on Soundwall telling us about their first year of activity and their upcoming DC10 party. They say that it would be a night to remember, so if you can join them in the madness of DC10.
It has been passed over a year since we had a chat with all you guys, at that time Visionquest was a project on the launching pad and now It’s a big thing in the scene. Did you expect all this success?
Ryan: I think when you embark on a project like Visionquest it’s important to be ambitious and keep focused on your central intention rather than any success that might come from it.
Shaun: For us our intention was to launch the best label we possibly could as a platform for music that we were into, made by producers close who are close to us.
Seth:I think success is a natural by-product of doing what you love and doing it well. I guess this kinda just happened!
At the time you said that Visionquest was like a “spiritual enlightenment” in your lifes and in your careers, are you still enlightened by the same light? What it’s changed in this period of time?
Lee:A whole lot has changed, our profiles have grown (as have our bellies), I’ve moved from Detroit to Chicago which has worked out great in the end!
Seth:We’ve all fallen in and out of love (and back in, in my case) and I’ve made the move from Berlin to London though I’m now spending the summer in Ibiza.
In an year of activity as Visionquest you released a good number of EP under your label, including big names and also new talents, so what we can consider like a trademark of the label? In your opinion what have in common all the releases of your label?
Ryan: The common theme that runs throughout all the releases on our label is that we are almost exclusively working with people whom we consider friends.
Seth: That’s just how it works, it might seem a little narrow minded but it works well for us and I think it shows in the label’s output.
Talking about new talents, an year ago you talked about a duo called Tale Of Us, they were going to release their first work as a duo on your label and after that release they had a massive success. What do you think about them?
Shaun: Tale of Us have been one of the last years real success stories. We are all so proud of what they’ve achieved in such a short space of time.
Lee: Since the start of 2011, when we put out their first EP on Visionquest, they have worked so hard to establish themselves as one of the most exciting new acts in underground house and techno, mainly by putting out jam after jam on various different labels (including their amazing ‘Life & Death’ imprint) and gigging at pretty much every major club around the world.
Seth: The thing about Karm and Matteo that puts them head and shoulders above all the competition, is that, just like say Laura Jones, they are classically trained musicians first and foremost and so they have a grasp of melody, key and sound design that no amount of tinkering around on Logic will ever teach you.
Talking about collaborations and other figures that rotate around you we can see that you have a great relationswith Guy Gerber and his Supplement Facts and also with Manfredi Romano’s Life And Death, so what has in common these three labels? Why do you think these three groups of artist can match so well their music?
Ryan: We’re all close friends…
Seth: …and as weird as each other, simple as that really!
You are linked both to Detroit and Berlin but in our last interview you said that Berlin is losing his charm an favor of cities like Barcelona and London. It’s still true for you? Why? What’s so special in these cities musically speaking?
Shaun: I still love Berlin, but I seem to be in the minority…
Seth: For me Berlin was starting to get a bit constricting, living in a city where the main industry is techno and hanging around in nightclubs becomes a bit limiting after a while. I love living in London because it’s a fully formed capital city with all the additional perks that living in a city of such size and history brings.
Ryan: I still like Berlin, but I’m seeing a girl who is based in London and I have so many friends there that it just makes sense to base myself there for the time being.
You performed a lot around the world, but especially in Europe where do you have your great time and where do you think the people is more reactive to your music?
Seth: London or Amsterdam.
Shaun: For me it’s Ibiza for sure.
Ryan: We’ve also had a great following in Zurich right since the start…
Another question about places, you performed quite a lot in Italy, so what do you think about playing here and about our scene? In my opinion here we are still linked to the classic club nights and we don’t consider the opportunity to be more creative about the organizations of events like beach party or festivals or stuff like these, what do you think about?
Seth: Over the years Italy has been very kind to us. We’re obviously resident at Italy’s favourite expatriate club Circo Loco in Ibiza which is a continuous honour, but I love playing mainland Italy too.
Ryan: I think it would be unfair to choose a favorite city as there are so many really cool scenes around the country but it’s one of those place that we all always really look forward to playing.
Talking about shows and showcases, we are close to your third DC10 party, and rumors say that will be a “next level party”. So what’s about? Why have you in mind for the crowd of the DC10?
Seth: DC10 is a very special place for all of us and for the past two summers we have thrown a label party at the club around the middle of the summer. This year we wanted to stick with this formula but use this opportunity to do something really special that no one has tried before at the venue to create and event which really challenges people’s perceptions of the space.
Ryan: It’s quite an undertaking, we’ve had a team of about ten people working on various aspects of it for over a month. I’m not going to reveal too much about what we are actually doing because you’ll need to come and see if for yourself but lets just say we are drasticallyremodelling certain very familiar aspects of the club.
Shaun: In order to do this we’ve not only brought in our good friend Jonny O to help with the overall concept, but also Jo Vidler and the Secret Productions team who are behind the Glade and The Secret Garden Party festivals in the UK to help execute these ideas. They are some of the best in the world at creating bespoke party environments so we are really excited to see what they manage to come up with in a space that is so familiar to so many people.
I read that you chose to collaborate with Jon Ozias, a person that took an important part into the production of many Minus and Ghsotly International events, and he is also the creator of the Untitled party in Detroit. Why this choice?
Seth: We always refer to Jonny O as we call him as a ‘conceptual genius’. There are few people in the whole of dance music who are as sharp at coming up with really well conceieved party concepts as Jonny.
Ryan: We first met him in Detroit when we were growing up and he was doing parties with Rich and Matt Dear and we’ve kept in touch ever since.
Lee: Jonny has just taken a couple of years off from the scene so we thought that our party at DC10 would be the perfect opportunity to take him back.
We talked about an event that in your mind will be for sure a night to remember, of course we hope that would be the same for the people that would decide to join you at the DC10, but after the summer what do you have in program? Can you reveal us some news about the releases or the new Visionquest’sprojects?
Shaun: The next EP on Visionquest is from our very own Lee Curtiss and it includes two huge tracks called ‘Body Twtich’ and ‘Freaks’ that Lee actually originally made about a year ago but we’ve been sitting on them waiting for the perfect time to unleash them to the public.
Seth: ‘Freaks’ is going to be a really big summer track for us, it’s already been getting loads of attention from DJs like Richie Hawtin who begged us for a copy when he first hear it. It’s got one of those unmistakable vocal hooks (actually Lee himself talking into a mic) that once you’ve heard it once you’ll be singing in the shower for months to come.
Ryan: We’ve got so many plans in the pipeline to move the Visionquest immersive environment concept forwards and to take this sort of parties to new and exciting spaces over the coming months. We won’t be doing many more Visionquest events in 2012, which will give us the chance to really hone the concept and come back all guns blazing in 2013 with a series of unforgettable Visionquest experiences at key venues worldwide.
Visionquest at DC10 is on Wednesday 1st August