Quando un dj ama così tanto un genere da non cambiarlo mai, allora sembra che ne vada proprio la pena ascoltarlo. Dave “mai un sorriso” Clarke non è il solito artista famoso che si vende a tutti come un pupazzo, ma invece fa parte dello zoccolo duro dei personaggi che continuano a coltivare il frutto della tecnho. E anche se ormai si trova nel circuito da molti anni continua a stupire ad ogni esibizione con i suoi set e i clubbers, per lui, sono disposti a fare grandi trasferte. E’ una persona di poche parole e di pochi sorrisi, massima serietà. Probabilmente è per questo che è riuscito a scalare la vetta del successo. L’8 e il 9 di Settembre in una piccola frazione di Babano, Cavour, Mauro Picotto presenterà l’Alchemy Music Festival In The Country. In questo secondo step del Festival della provincia di Torino gli stages verranno “cavalcati” da Len Faki, Karotte, Toby Neumann, Alicante, Capriati, Alfieri, Fasano e chiaramente Dave Clarke insieme a tanti altri artisti. Con questa lineup ci sarà sicuramente da divertirsi. Se siete degli amanti delle casse profonde e dei bassi tonanti allora il Barone Rosso fa al caso vostro!
Hai iniziato a produrre circa nel ’92 per la Stress Records. E’ l’alias con il quale rilasciavi che mi suscita curiosità: Pig City.
In verità ho cominciato a registrare intorno al 1987 sulla XL Records sotto il nome “Hardcore” e sulla R&S Records nel 1989. Pig City era il nome dato dagli skaters a Brighton visto che la polizia non era così felice che si facesse skate sulle strade.
Quali sono stati gli artisti che hanno formato il tuo background musicale?
Sono molti ad essere onesti.
Sei ancora fresco di Tomorrowland: far parte di uno stage così importante riesce ancora a dare stimoli anche se non tutti sono lì per la techno?
Molti festival hanno diversi stage con musica differente, non è un problema per me.
L’8 settembre sarai presente all’Old River Park insieme a Joseph Capriati per il closing summer. A Caserta ci sono sempre ottime vibrazioni, una location da far invidia e un pubblico tra i più calorosi.
Sì, penso di aver suonato alla chiusura del party 8 o 10 volte… Si tratta di un evento straordinario formato da gente veramente calda e accogliente.
C’è un luogo in particolare dove suoneresti sempre ed esibirti in uno dove non sei mai stato?
Mi piacerebbe suonare al Fuji Rock.
Descrivi il tuo studio.
Per questo dovrai andare a leggere un articolo sul Future Music Magazine di pochi mesi fa in cui parlo del mio studio.
Nel 2008 fondi White Noise, etichetta che ha pubblicato tracce di artisti come Afrojack, Benny Rodrigues, The Hacker, Terence Fixmer… Dal 2010, dopo una decina di numeri, non è più uscito niente. Come mai?
Lanciare e seguire una label richiede troppo tempo, lo voglio fare bene, ma ora come ora non ho abbastanza tempo.
La scena musicale mondiale è molto cambiata. A volte penso che non ne vada neanche più la pena ascoltare musica se non fosse per alcuni giovani (“sconosciuti”) o gente come te che portano ancora avanti la bandiera techno, FKY per la tribe/hardtek, Dj Sneak per l’house, Aphrodite per la D’n’B/Jungle, ecc. Non sopporto l’idea di vedere djs che non fanno più ciò che gli piace, ma ciò che gli conviene. E’ un peccato perché che non ci capisce o non gli importa della musica continua a rimanere ignorante e noto che il tasso di ignoranza cresce…
Dò la colpa al denaro. Sapevo che molti artisti avrebbero abbandonato la musica molto prima che loro lo facessero, non mi sono mai sbagliato: hanno sempre preferito la fama all’integrità.
Hai un pupillo a cui dai indicazioni e consigli e vedi in lui delle potenzialità?
Certo che ce l’ho: Mr. Jones.
Insieme a Mr. Jones avete iniziato un progetto molto interessante sotto il nome di Unsubscribe pubblicando già vari remix per i Detroit Grand Pubahs, Boys Noize, Erol Alkan, Phil Kieran e altri. Raccontaci tutti i particolari della storia di questa collaborazione.
Suonavo una sua nuova uscita ogni settimana sul mio show radiofonico, poi l’ho incontrato a una serata a Utrecht e abbiamo iniziato a lavorare insieme.
English Version:
When a dj loves so much a genre to not change it ever, then it seems that its worth it to listen to him. Dave “never a smile” Clarke isn’t the usual well-known artist who sell himself like a puppet, but instead is a part of the hard core of people who continue to cultivate the fruit of techno. And even he’s in the circuit for many years he continues to impress at every performance with his sets and the clubbers, for him, are willing to make large transfers. He’s a person of few words and few smiles, very seriously. Probably that’s why he was able to reach the summit of success. On the 8 and 9 of September, in a small fraction of Babano, Cavour, Mauro Picotto will present the Alchemy Music Festival In The Country. In this second step of the Festival of Turin internship stages will be “ridden” by Len Faki, Karotte, Toby Neumann, Alicante, Capriati, Alfieri, Fasano and Dave Clarke of course; there are many other artists. With this lineup we will definitely be fun. If you’re deep kick and thunderous bass lovers then the Red Baron is right for you!
You started to produce around ’92 for Stress Records. Is the alias with wich you released that arouses my curiosity: Pig City.
I actually started recording around 1987 on XL Records as “Hardcore” and R&S Records in 1989. Pig City was the name Skaters gave to Brighton as the police were not very happy if you skateboarded on the streets.
What were the artists who did form your musical background?
Far Far too many to mention to be honest, just one big melting pot.
Are you fresh out of Tomorrowland: be part of an important stage like that can still give motivations although not all are there for techno?
A lot of festivals have different stages for different music, that is not a problem for me.
On September 8 you’ll be present at Old River Park with Joseph Capriati for the clossing summer. At Caserta there are always good vibes, a location to make all envious and an audience among the warmest.
Yep, I think I have done the closing party 8 or 10 times… it is an amazing event with very warm and friendly people.
There’s a particular location where do you always would to play and perform in one where did you never been?
I would love to play Fuji Rock.
Describe your studio.
For this you’ll have to check Future Music Magazine in a few months in which I talk about my studio.
In 2008 you founded White Noise, a label that released tracks by artists like Afrojack, Benny Rodrigues, The Hacker, Terence Fixmer… Since 2010, after about ten numbers, there hasnt been any release. Why?
Running a label demands too much time, I want to do it properly but I do not have the time anymore at the moment.
The world music scene is very changed. Sometimes I think to stop hear music if it hadn’t been for young people (“unknown”) or people like you who carry on the techno flag, FKY for tribe/hardtek, Dj Sneak for house, Aphrodite for D’n’B/Jungle, ecc. I hate the idea of seeing djs that don’t do what they like, but do what is convenient to them. It’s a shame because who doesnt understand it or doesnt care about the music continues to remain ignorant and I note that the rate of ignorance grows…
I blame money. I knew which artists would abandon the music before they did, I wasn’t proved wrong, they always wanted fame more than integrity.
Do you have a protégé which you give him guidance and advice and do you see the potential in him?
Yes I do: Mr. Jones.
Along with Mr. Jones you started a very interesting project under the name Unsubscribe already publishing several remixes for Detroit Grand Pubahs, Boys Noize, Erol Alkan, Phil Kieran and many other. Tell us all the details of the history of this collaboration.
I was playing a new release of him almost every week on my radio show, I then met him at a gig in Utrecht and then we started to work together.