La prima volta che ho ascoltato un suo pezzo è stato su internet. Poi è stato inserito nel mio lettore mp3 fisso tra i preferiti e aggiornato, consigliato, sparato a palla in macchina, 140 bpm di adrenalina. Ovvio dire che sono stata da subito una sua fan ma non penso proprio di essere stata l’unica, dato il suo enorme successo in questo ultimo anno. Ad ottobre e novembre ci saranno 2 nuove release, novità riguardo una nuova collaborazione, remix vari e registrazioni in arrivo. Adatto ad un pubblico adulto, se ne consiglia l’assunzione regolarmente.
Ciao Digi, Finalmente qualcuno che ha voglia di ironizzare…(parlando di acronimi) Digi G’alessio, Brucio Battisti, Paura Lausini sono acronimi con cui giochi a chiamarti. Juke Casella o Mike Tyson, una lamina sul viso, Motor Ola, etc. sono i nomi di alcuni pezzi. Ti hanno definito in molti (e mi ci metto anche io in mezzo) magnifico ‘copywriter’ oltre che musicista. Giocare con i nomi come fai tu, può essere un buon modo per attirare l’attenzione e far sorridere. Che ne pensi al riguardo?
Hola! Ciao! Il “gioco degli acronimi” è una cosa che facevamo tra amici anni fa! Passavamo le serate a tirarne fuori miriadi e piangere dal ridere, era un pò come raccontarsi delle barzellette! Inizialmente scambiavamo soltanto le iniziali del nome e del cognome come Limon Se Bon, Bike Muongiorno etc… poi ci “evolvemmo nelle acrobazie” tipo Raffaella Sun Ra, Woijtila Sunrise, Maria They Feel Hippie, My Real De Filippi, chiaramente Maria de FI PI LI (protettrice della superstrada) ahahah, fino ad arrivare a farlo nei discorsi ogni giorno ad ogni parola (se era possibile) doveva corrisponderci un nome tipo siam salvi come francesco, ci vuole pazienza più di andrea, sto bene più di carmelo, e via. Ovviamente era inevitabile che la cosa stroppiasse, adesso abbiam smesso! (ride) Comunque il primo se non sbaglio è stato Wevie Stonder. Di sicuro Digi G’Alessio è un nome che può attirare l’attenzione più del solito, ma non sempre positivamente!
So che il tuo approccio alla musica è iniziato tanti anni fa con il sassofono, la cosa non stupisce poiché molti producer di elettronica sono innanzitutto dei grandi batteristi, bassisti o pianisti. Qual’è stato il passaggio all’elettronica, o meglio quando hai iniziato a produrre elettronica e cosa è che ti ha spinto a farlo?
E’ stato l’overture di un’adolescenza sballottata tra diverse culture musicali! In verità il primo approccio con la musica lo ebbi quando iniziai in adolescenza ad ascoltare gruppi come Digable Planets, De La Soul, Arrested Development, Fu Shnickens, Radical Stuff, Next Diffusion, House of Pain, Cypress Hill etc… e più che altro rimando come Mc del 3ck (vecchissima crew fiorentina) dopodichè come nel 60% di tutte le adolescenze mi catapultai nel punk, punk-rock, hardcore appassionandomi a varie realtà quali Minor Threat, Bad Brains, Black Flag, the Clash, Fugazi, Satanic Surfers, Lag Wagon, Nofx, Pulley, Pennywise, Unsane, Botch, Breach, Neurosis, Cave In, Refused etc. Fu poi verso i 17 anni, quando iniziai a suonare il primo strumento acustico (il sax) che mi resi conto di tanti altri universi che ancora oggi mi illuminano e mi ispirano ogni fiorno, quali il jazz ed il progressive rock e a scoprire formazioni come gli Area, Giles Giles and Fripp, Emerson Lake and Palmer, Gong, Frank Zappa, Kahn, If, Gentle Giant, The Mothers Of Inventions, The Incredible String Band, The West Coast Pop Art Experimental Band, grandissimi jazzisti come Scott La Faro, Charlie Mingus, Sonny Rollins, Rashaan Roland Kirk, Sun Ra, Archie Shepp, Cecil Taylor, John Coltrane, Herbie Hancock, Bill Evans, Thelonious Monk, Barney Kessel etc… L’esperienza che ebbi da strumentista in una band successivamente mi fece avvicinare ad ulteriori culture, (il kraut rock, il noise, la no wave ed artisti come Faust, Can, Mars, James Chance, the Contorsions, Teenage Jesus and the Jerks, DNA, Hanatarash, Pussy Galore, Dinosaurs Jr etc… e alle origini della musica elettronica, nutrendo una gran passione verso Raymond Scott, John Baker, Delia Derbishire, Klaus Shulze, il mitico Baffo Banfi, e tanti altri “eroi”) le quali non avrei mai scoperto se fossi “restato rinchiuso” in una sola delle altre vissute (per vivere una cultura, oppure restarcene rinchiuso, intendo quei lunghi periodi della vita in cui si nutre un particolare interesse verso una di esse e praticamente ci si vive dentro, perchè avvolge tante cose nella propria vita, e non parlo della maniera di vestirsi ecco). Ed ecco l’overture! Nel 2004 col mio primo progetto di musica elettronica (A smile for Timbuctu) ho capito che la maniera migliore per potermi esprimere tramite la musica era con dei synths, delle drum machines e dei campionatori! Digi G’Alessio è un espresso di quello che ho vissuto fino ad oggi trasposto in musica.
Il tuo suono ha influenze generalmente black, beat, alcuni tratti glicht-hop e idm; è un suono di molto respiro, aperto a vari generi e mi sembra si adatti già da subito per un ascolto a livello internazionale. Qui in Italia, conosciamo bene quali sono i pregi e i difetti del mondo musicale. Tu sei riuscito anche grazie ad internet e a pubblicazioni su etichette internazionali come Phonocake, e Bedroom Reasearch a farti conoscere fuori. Come va all’estero?
L’italia è il paradiso di tantissimi artisti stranieri. Le cifre che guadagnano qua per 1 dj set sono altissime, spesso assurde. Intendo che (per quello che ho constatato io) quello che guadagnano suonando qua è molto di più di quello che guadagnano da altre parti d’Europa o in America. In ogni caso abbiamo i nostri grandi festival, come il MIT, il Jazz Re:Found, il Miami e tanti altri che danno spazio ad artisti italiani di emergere in qualche maniera.
All’estero dipende dai posti, ti posso assicurare che nell’Est procede molto bene. Ovviamente è inutile iniziare a parlare di città come Berlino, Londra, Parigi le quali continuano ad offrire il meglio! Per un producer la città migliore è comunque Berlino, oppure Londra. Ti permettono di confrontarti con tanti artisti, ed è una cosa molto importante!
Collaborazioni: quanto ti piace collaborare? Il tuo ultimissimo lavoro è KDG, una collaborazione Kappah + Digi G’Alessio pubblicata da Bedroomrearch e disponibile in ascolto free. Come scegli le collaborazioni? Qual’è stata la collaborazione che ti ha più divertito e quella che ti ha più entusiasmato a livello creativo?
Eh! Tanto! (sorride). Con Kappah era da un pò di tempo che volevamo provare a fare qualcosa insieme, alla fine ce l’abbiam fatta. Sto portando avanti molte altre collaborazioni. Ogni volta che lavoro con qualcuno apprendo qualcosa di differente, è interessante, nonchè creativo. E’ esattamente come quando facevo le jam session col sassofono, stesse emozioni; in questi giorni insieme a Phra e Stabber stiamo lavorando a “Lucky Beard All Stars”, sto collaborando anche insieme a Planet Soap ad un EP “Planet Soap & Digi” con Ckrono & Slesh abbiamo chiuso un paio di tracce per il progetto “Manatah” insieme a GodBlessComputers abbiam dato vita a “the Beatmakers Resistance” con Colossius stiamo chiudendo il nostro terzo disco, abbiamo un EP praticamente finito anche col progetto che divido con SpinOff “spinOff & Digi”. Il prossimo mese uscirà “the Napalm Jizztet” trio composto da Colossius, UXO e me. E per chiudere, con 5Y5 (UXO and me) abbiamo un album ed un nuovo EP pronti al lancio! Ogni collaborazione mi entusiasma in maniera differente dall’altra, ed è per questo che mi piace portarle avanti tutte quasi con lo stesso ritmo, senza comunque trascurare il mio progetto solista.
La tua presenza sul web è ampia, tutta la tua produzione è facilmente reperibile e ascoltabile online su bandcamp. Perchè hai scelto di diffondere la tua musica prevalentemente in modo free? Ti aiuta qualcuno a seguire tutto? Hai degli aiutanti?
Ahahaha, no sono da solo! Ho scelto di diffonderla gratuitamente perchè non credo nel mercato musicale odierno e perchè preferisco che quello che suono arrivi realmente diretto a tutti.
Come è l’esperienza live in Italia? Hai delle preferenze di luoghi o situazioni in cui suoni meglio o hai avuto un’esperienza di un liveset che maggiormente ti ha segnato in qualche modo?
Il live set che maggiormente mi ha segnato in Italia è stato quello all’Homework festival a Bologna 2 anni fa. Di solito instauro subito un ottimo feeling con la dancefloor, li fu lei a farlo con me e subito… ahaha meraviglioso! Il classico pubblico che vorresti sempre avere. Comunque la maggior parte delle esperienze live in Italia son state bellissime dal sud al nord, gente che ha voglia di divertirsi e di star bene. Sono sempre stato soddisfatto e continuo ad esserlo!
Il prossimo periodo sarà di pausa o di lavoro? Che progetti hai?
E chi si ferma? Ahahah! I pausini li fa la laura, qua si suona a diritto! (ride forte). Sto sperimentando un album melodico insieme a Kovi (KAE) nelle vesti di illustratrice (invece che di cantante come di solito ci collaboro) e presto usciranno una raccolta di 2 volumi di remixes fatti dal 2010 al 2012 su Bedroom Research. Phonocake sta pianificando le releases dei 40 remixes a disco zambra che usciranno in questi giorni ed ho 2 album pronti che dovrebbero esser pubblicati tra ottobre e novembre. Diciamo che tra collaborazioni, remixes ed album ho 3 giorni di musica! (ride) Un saluto a tutti!! LOVEEEEEEEEEE!!!
English Version:
The first time I heard one of his tracks was on the web. Then it was put straight in my mp3 player and updated, recommended, 140 bpm of adrenaline. Obviously I was immediately a fan of his, but I do not think to be the only one, given its huge success in the past year. In October and November there will be two new releases, news about a new collaboration, remixes and various recordings on the way. Suitable for adults, it should take regularly.
Hello Digi. Finally, someone who has feel like ironic (speaking about acronyms) Digi G’Alessio, Burn Baptists, Fear Lausini are some of acronyms that you chose to play with. Juke Casella o Mike Tyson, una Lamina Sul Viso, Motor Ola, etc… are the names of some tracks of yours. You have been defined by many (and I’ll put me in the middle too) as an exellent ‘copywriter’ as well as a musician one. Playing with names like you do, it can be a good way to keep attention. What do you think about it?
Hola! Hi! The “game of acronyms” is something we used to do years ago with friends! we spent evenings in pulling out myriads of them and by laughting till we cryed.. it was like telling jokes! Originally we exchanged only the initials of the first name and surname. If you like Limon se Bon, Bike Muongiorno etc. then we “evolve in acrobatics” type Raffaella Sun Ra, Woijtila Sunrise, Maria They Feel Hippie, My Real De Filippi, clearly Maria de FI PI LI (protector of the freeway) hahaha until you get to do it in the speeches every day, every word (if possible) would pay us a name for example: save as francesco, it takes patience more than andrea, I’m well over Carmel, and on. Obviously it was inevitable that it will be broked out. Now we have stopped! (smile). However, the first one, if I remember correctly, was Wevie Stonder. Certainly Digi G’Alessio is a name that can attract attention more than usual, but not always successfully!
Your sound seems as if it had always been, but came out suddenly like a bomb. I read about your first approach to music,it is about playing the saxophone. This is no surprise, because many electronic music producers are great drummers, bassists or pianists. What was the shift to electronics, or, when exactly did you start to produce electronic music?
It was an “overture of adolescence” shaked between different musical cultures! Actually, the first approach to the music started during teenage years, listening to Digable Planets, De La Soul, Arrested Development, Fu Shnickens, Radical Stuff, Next Diffusion, House of Pain, Cypress Hill etc… and more than anything else back as mc 3ck (very old Florentine crew) after that as in 60% of all teenager i loved punk, punk rock, hardcore music, being keen to various organizations such as Minor Threat, Bad Brains, Black Flag, the Clash, Fugazi, Satanic Surfers, Lag Wagon, Nofx, Pulley, Pennywise, Unsane, Botch, Breach, Neurosis, Cave in, Refused etc. It was at the age of 17, when I began to play my first acoustic instrument (sax) and many other universes still inspired me every day, such as jazz and progressive rock bands like Area, Giles, Giles and Fripp, Emerson Lake and Palmer, Gong, Frank Zappa, Kahn, If, Gentle Giant, the Mothers of Inventions, the Incredible string band, the west coast pop art experimental band and great jazz musicians too such as Scott La Faro, Charlie Mingus, Sonny Rollins, Rashaan Roland Kirk, Sun Ra, Archie Shepp, Cecil Taylor, John Coltrane, Herbie Hancock, Bill Evans, Thelonious Monk, Barney Kessel, etc. As an instrumentalist in a band late was a big experience, it brought me to further cultures (the kraut rock, noise, and the no wave artists like Faust, Can, Mars, James Chance, the Contorsions, Teenage Jesus and the Jerks, DNA, Hanatarash, Pussy Galore, Dinosaur Jr, etc. and the origins of electronic music, nurturing a passion to Raymond Scott, John Baker, Delia Derbishire, Klaus Shulze, the legendary Baffo Banfi, and many other “heroes”) which I never would have discovered if I had “remained locked up” in one of the other experienced (to live a culture or restarcene locked, I mean those long periods of life in which you have a particular interest in one of them and you almost live inside, because it wraps many things in his life and I do not speak about the way you dress up right here) and here’s the “overture”! In 2004, with my first electronic music project (A smile for Timbuktu), I realized that the synth was the best way to express myself trought music, drum machines and samplers! Digi G’Alessio is an expression of what I experienced so far, transposed into music.
Your sound it’s full of black, beat, some glicht-hop and idm, it’s open to various genres and I think it fits already for the world audience. International labels such as Phonocake, and Bedroom Reasearch introduce you out to Europe. How is going abroad?
For many foreign artists Italy is like heaven. The money they earned for a dj set are very high, often absurd. I mean that (for what I know) what they earn playing here, is much more than what they earn from other parts of Europe or America. However we have our major festivals, such as MIT, Jazz Re:Found, the Miami and many others who give space to Italian artists to emerge in some way. Abroad it depends on the people, I can assure you that the East (Europe) is going very well! Of course it is useless to start talking about cities like Berlin, London, Paris, which continue to offer the best! For a producer is still the best city in Berlin or London. They allow you to compare yourself with many artists, and is a very important thing!
Collaborations: how much you like to collaborate? Your last work is KDG, a collaboration between Kappah and Digi G’Alessio, published by Bedroom Research and available in free listening. How do you choose the co-? What was the collaboration that you most enjoyed and which the most creative?
I like it so much! (laught). It was from a while that Kappah and me have wanted to try to do something together, at the end we have done it! (smile). I am working on many other collaborations! Every time I work with someone I learn something different, it is interesting! As well as creative! It just like when I did the jam on the saxophone! Same emotions! These days, Phra Stabber and me are working on “Lucky Beard All Stars”. I’m also working with a Planet Soap EP “Planet Soap & Digi” with Ckrono & Slesh, we closed a couple of tracks for the project “Manatah”. With GodBlessComputers we have created “the Beatmakers Resistance”, with Colossius we are closing our third record, we have also an almost finished EP, with the project I share with spinoff ,”Spinoff & Digi.” Next month will be released “the Napalm Jizztet” trio Colossius, UXO and me. And to close, with 5Y5 (UXO and me) have an album and a new EP ready to launch! Each Collaboration excites me in a different way from the other, and that is why I like to carry them all almost at the same place, without interrupting my solo project.
All your production is easily available and listenable online on website like Bandcamp. Why have you chosen to spread your music mainly so free? Does somebody help ypu to follow it?
Ahahaha! No i do it all alone! I chose to spread my music for free because I do not believe in the music industry today and because I prefer that my sound goes straight to all.
How is the experience of the live-set in Italy? Have you a favourite place or situation in which sounds better or have you had an experience of a liveset that you most marked in any way?
The live-set I have been most marked in Italy was at Homework Festival in Bologna, two years ago. What you need is usually just a good feeling with the dancefloor, but that time it was the dancefloor to do it with me it was a wonderful liveset! The classic public you’d always have! However, most of the live experiences in Italy were beautiful from south to north, people who want to have fun and feel good, I have always been and continue to be satisfied about it!
Next period will be to break or to work on? What are your plans?
I don’t want to stop all this! (smile) the “pausini laura” makes the “pausa”, here i’m playing right throught! (laught). I am experiencing a melodic album with Kovi (KAE) in the role of illustrator (instead of a singer as we usually collaborate) and soon will come out a collection of 2 volumes of remixes made from 2010 to 2012 on Bedroom Research. Phonocake label is planning the releases of the 40 Remixes disc Zambra, that come out these days and I have 2 albums ready that should be published between October and November. Between collaborations, remixes and albums I have 3 days of music! (smile). Greetings to all! LOVEEEEEEEEEE.