Nuova label, artista sconosciuto. Quando ti arriva un disco del genere lo ascolti a prescindere da chi te lo consiglia o dal modo in cui ne vieni in possesso, e questo è un dato di fatto oltre che una strategia. Aggiungiamo a tutto questo il piccolo ma fondamentale dettaglio: io, di questo “Puas Puas 001”, qualcosa so. Allora scrivere una review diventa interessante; potrei scrivere qualunque cosa sugli artisti che sto recensendo, potrei cercare di farvi intuire la “matrice” del disco, ma se non siete mai stati al civico sedici di una delle vie buie di Roma è inutile che facciate sforzi.
Mi viene da pensare a notti infinite dal suono stridente e mura sudate, davvero. Cavalli a piedi scalzi che nitriscono al sapor di vodka-lemon e riverberi di jager in plastica, capitani di ventura con tanto di cappello che farebbero un baffo, o la barba, al grandfather di tutti i barbuti Capitan Findus. Diciamoci le cose come stanno, sudare in determinate atmosfere fa bene, anzi benissimo. Al morale. Guardarsi, abbracciarsi e sapere che quello che si sta compiendo marcia di pari passo a ciò che nel nostro profondo è voluto nel vero senso della parola. Tutto ciò quindi ci fa capire come quei momenti creano amicizie indimenticabili, situazioni, feeling ed emozioni che si avvertono a livelli tali da far venire la pelle d’oca anche ora che ci riaffiorano in mente. Io quei momenti me li sono vissuti come voi, da ambo le parti come alcuni, e me li ricordo tutti. Mi piace sapere che il frutto di quei momenti sono anche dischi del genere – e che dischi!! – oltre ai figli illegittimi di Max Power ed alle emicranie epiche a cadenza settimanale.
Se su questo oneside, esclusivamente vinilico, ci fosse la semplice dicitura RV, RH, L’NL, o SV per restare in tema acronimi, si farebbero carte false per cercar di capire da dove arriva e dove reperirne un’ultima copia. Ascolto quindi Puas Puas, label appena nata ma con i primi tre out già pronti e impacchettati ed una label night all’orizzonte per festeggiare l’inizio della sua carriera. La prima release è un edit di Little Dragon, prodotto in “vinyl limited – 200 copie” distribuito da Decks. Forse già in pre-order, sarà disponibile nel mese di novembre.
Non c’è dato sapere altro in merito. Quello che un buon ascoltatore vi può dire è che è bello e funzionale ai momenti di vero club sopra citati.