Quest’anno roBOt festival, a Bologna, è davvero imperdibile. Se siete anche solo lontanamente con la città emiliana a tiro e avete un minimo di tempo e un minimo di soldi, sarebbe veramente il caso di trasferirsi armi e bagagli lì. Lo potete fare solo nel weekend (Wolf+Lamb al gran completo, ma anche Julio Bashmore, Scuba, Dettmann&Klock, e poi ancora Tristano, Gold Panda, Vessel, i maestri Plaid…), ma se riuscite ad allungare ad oggi avrete di che essere ricompensati (Tiger&Woods, Nathan Fake, James Holden…).
Se sabato ci siete, prima di tuffarvi nel fantastico programma musicale potreste venire a scambiare un po’ di opinioni con noi e con altra gente che di cose da dire ne ha, eccome. Infatti a roBOt oltre al programma musicale di cui sopra (e vi abbiamo dato solo un assaggio, anche fra i nomi “minori” ci sono perle mica male), a una sezione screenings che regala tra le altre cose il documentario che racconta la fine dell’attività live di LCD Soundsystem, all’abbondante razione di progetti di arte performativa, ci sono anche workshop e tavole rotonde.
Una di queste ci vedrà protagonisti: chi scrive queste righe, lo stato maggiore di Soundwall (Marco Ricci ed Antonio Fatini), la gente che porta avanti Resident Advisor (un sito che un paio di voi forse conosceranno?), Edoardo Bridda il capitano del validissimo sentireascoltare.com (punto di riferimento per il giornalismo musicale web italiano), l’Emiliano Colasanti ottimo giornalista e discografico della più grande storia di successo dell’ultimo paio d’anni (la 42 Records, la vera novità nel mondo indie italiano, ma “indie” è riduttivo), infine l’Alberto Campo che è uno dei maestri del giornalismo musicale italiano fin dagli anni ’80 (uno dei primi a capirci di elettronica e a parlarne sui giornali di taglio rock, tra l’altro) nonché condirettore artistico di Traffic Festival, uno dei più grandi festival italiani (sì, quello che ha portato i Daft Punk a Torino, per giunta a gratis).
Ci troveremo tutti insieme appassionatamente per capire prima di tutto come va comunicata la musica nel nuovo millennio. Con l’avvento di Internet molte cose sono cambiate, non tutte però: cercheremo di mettere un po’ di ordine. Visto poi il background sfaccettato dei partecipanti e anche il loro curriculum, facile che il discorso si sposterà ad un’analisi a trecentosessanta gradi su cosa significa occuparsi di musica oggi e quali sono i mezzi per renderlo un’attività sensata, oltre che appassionante. Passateci a trovare, perché anche le domande e gli spunti dal pubblico saranno i protagonisti. L’appuntamento è a Palazzo Re Enzo, cuore del festival in prima serata, sabato 13 ottobre nella Sala degli Atti, alle 18.