Chi nel corso degli ultimi anni ha seguito con attenzione lo sviluppo della scena inglese non può essersi di certo fatto sfuggire quanto successo a Bristol, vera e propria fucina di talenti e crogiolo dell’innovazione stilistica in tema d’elettronica UK. In città non mancano infatti gli esempi d’etichette locali che han dettato i tempi della rivoluzione musicale degli ultimi anni, da Tectonic a Skull Disco passando per Punch Drunk ed Applepips e la lista potrebbe proseguire. Joe Cowton è senza ombra di dubbio uno dei nomi guida della nuova generazione di produttori locali e grazie anche al suo rapporto d’amicizia e collaborazione con Chris Farrell e Peverelist è presto divenuto uno dei punti di riferimento per identificare il suono contemporaneo di Bristol.
Come e quando sei entrato in contatto con la musica elettronica?
E’ dura dire esattamente quando, credo che l’influenza primaria l’abbian esercitata mio padre che quando ero piccolo suonava praticamente ogni tipo della più assurda New Wave e al contempo lo stereo dell’auto attraverso cui ascoltavamo molta musica anni ’80, quindi molti synth sostanzialmente. Poi è arrivata la transizione verso la jungle e l’hip hop e da li il passo verso la techno è stato breve. Ricordo che per il mio 19esimo compleanno sono stato a sentir gli Slam ed al tempo ho pensato fosse la miglior cosa di sempre. Ho cambiato e spaziato tra molti generi nel corso degli anni ma alcuni suoni son sempre rimasti al centro della mia ricerca: techno, house, jungle, dub. Credo molta gente abbia una simile prospettiva al riguardo!
Sin dai tuoi debutti come produttore il tuo nome è legato ad Idle Hands, potresti parlarcene un pò per favore?
Idle Hands inizialmente era un’etichetta che Chris Farrell aveva lanciato quando lavorava con Peverelist al negozio di dischi Rooted Records di Bristol. Pev fece la prima uscita, poi altri 12″ di Atki2 e Dub Boy poi il mio “Basic Music Knowledge” (un must have per tutti gli amanti di Kowton, ndr). Conosco Chris da quando andavo al negozio, ha sempre supportato qualsiasi cosa facessi… Quando Pev ha lasciato Rooted Chris m’ha trovato un lavoro in negozio per alcuni mesi, prima che questo chiudesse. In quel periodo abbiam parlato spesso d’aprire un altro negozio e nel Febbraio 2011 Chris ha aperto Idle Hands, a Stokes Croft, dove ara lavoro con Sean Kelly (dei brillanti Kelly Twins) e Shanti Celeste che è una dj house emergente molto promettente! Chris ora s’occupa anche di distribuzione ed ha un bel roster d’etichette tra cui Bandalu, BRSTL, Pale Fire e Peng Sound. Idle Hands è poi diventata anche un’agenzia che è gestita da Kim Oakley e che sta facendo un ottimo lavoro nel promuovere gli artisti ad essa legati. Kim è riuscita ad introdurre Idle Hands all’interno del Fabric di Londra e generalmente parlando credo che senza il suo apporto non avremmo fatto metà della strada che abbiam percorso finora.
Narcossist, Kowton, Livity Sound… Ritieni di poter individuare un picco nel tuo attuale percorso artistico? O generalmente parlando, negli ultimi 4 anni passati a fare musica hai mai avuto la sensazione di “viver il momento della svolta”?
Credo d’esser ancora nel mezzo del processo! Ed è un qualcosa che ognitanto odio dannatamente, mi riferisco a quelle situazioni in cui mi trovo quando non stampo musica da mesi e son senza soldi, in quel momento mi sembra di far qualcosa senza senso ma poi all’improvviso la situazione si rovescia e torna nuovamente a piacermi. Da quando ho iniziato a produrre non credo d’esser mai stato tanto felice quanto lo son ora, non puoi battere la sensazione che ti da il vedere la gente impazzire per un disco che hai composto e la musica che sto facendo di questi tempi credo che sortisca quest’effetto molto più di quella da me fatta precedentemente.
Essendo un tuo grande fan, di Peverelist e Asusu ed essendo allo stesso tempo una persona alquanto curiosa ti chiederei di parlarci un pò di come funziona il dietro le quinte di Livity Sound (progetto ed etichetta che unisce Peverelist, Kowton e Asusu ndr), dalla sua origine al modo in cui il lavoro in studio si sviluppa tra di voi…
Si beve molto thè e si conclude molto poco! L’idea originale era pressochè esclusivamente di Pev, fu lui ad aver la visione di far qualcosa tutti assieme ed è sempre lui che ha diretto lo svolgimento della cosa. Io ed Asusu giriamo e premiamo bottoni! Seriamente… Ma nonostante questo credo che funzioni comunque come una combinazione, io sono più istintivo di Tom (Peverelist) e Craig (Asusu) che son più riflessivi e considerano maggiormente le cose, io son più per spingere il progetto costantemente in avanti. Ma ribadisco, funziona sempre tutto in un ottica di mutuo bilanciamento. Abbiam un sacco d’idee nuove per il gruppo ed altrettante già in lavorazione e son sicuro i risultati saranno alquanto emozionanti.
Mettiamo ora per un attimo da parte la musica, che t’inspira principalmente al di fuori della musica?
Un pò di tutto! Buoni film, buoni libri, buone conversazioni. Mi sento maggiormente ispirato quando son circondato da persone interessanti e dedite ad altri interessi ma di regola son guidato da un forte desiderio di fare seppur quasi sempre mi ritrovi a rischiare di non riuscirci per mancanza di tempo e credo che alla fin fine ciò sia quanto maggiormente m’ispira.
Non son mai stato a Bristol ma da quanto m’è dato sapere è una città che fornisce l’ambiente perfetto per musicisti di talento interessati a produrre musica elettronica. E’ pieno di lungimiranti etichette e produttori che danno grande importanza allo scouting locale ed all’idea di fornire agli artisti emergenti una piattaforma dove stampare i loro lavori. Dal mio punto di vista una tale combinazione di fattori è l’elisir di lunga vita per la scena locale…
Si, credo che l’ambiente di Bristol sia particolarmente idoneo a permettere ai giovani d’emergere. C’è un decente livello di competizione seppur questa non sia poi cosi dura come a Londra o Berlino. Un approccio volto all’estremo supporto pervade il tutto, non c’è tutto quel criticismo che puoi invece riscontrare nelle grandi città, qui ognuno è pressochè sullo stesso livello. Credo che Bristol sia una delle città più importanti per la musica da molto tempo e che il testimone di questa virtù si sia trasmesso a varie generazione di produttori…
Parliamo ora della tecnologia e della sua interazione con i più classici valori del djing/producing, dal fenomeno dell’autosync all’impressionante crescita di produttori e musica mediocre. Tendi a veder questa cosa positivamente, perchè ad esempio permette a molta più gente d’aver una chance in questo business o sei preoccupato che nel lungo termine questa cosa possa portare ad un erosione dei valori basici della materia?
Credo che le opportunità concesse dalla tecnologia più economica sian decisamente una cosa positiva. Dal mio punto di vista non c’è alcun buon equipaggiamento da studio che sia disponibile solo per chi ha soldi. Il pericolo è che i softwares conducono verso un suono generico, tutti usano lo stesso accordo di swing e tutti mixano il suono in maniera identica. Forse in questo senso il problema è che più il software migliora più la gente diventa più pigra… Ma personalmente m’interessa poco il modo finchè il risultato suona interessante.
Hai appena lanciato la tua etichetta Pale Fire. Sarà la piattoforma dove produrre solo le tue cose o hai altri piani in mente?
Inizialmente sarà dedicata esclusivamente al mio materiale, è importante affermare una solida estetica nello stesso modo in cui Skudge o Hessle Audio han fatto. Pubblico le cose quando ritengo sian pronte, non ho alcuna fretta considerata la quantità d’altro materiale che è in procinto d’uscire su Livity Sound ed altre etichette. Sostanzialmente sarà uno sbocco per le mie produzioni più raw, cose che si presume suoneranno pesantemente in pista.
Oltre a Pale Fire, a che altro stai lavorando per il futuro?
Ho un pò di cose prossime all’uscita. Ho un pezzo in uscita su All Caps, c’è una nuova collaborazione con Peverelist, un singolo per Boomkat con un mix di Andy Stott e un altro singolo su SGNLF. Ci son inoltre remixes di Untold e Maya Jane Coles entrambi in procinto d’uscire nell’arco dei prossimi mesi.
Dulcis in fundo, c’è a tuo giudizio qualche artista o etichetta in particolare che meriti menzione di questi tempi?
Adoro le cose che Sex Tags e LIES stan facendo, c’è qualcosa di molto interessante nei loro approcci. Kassem Mosse e la crew di Workshop non ne sbagliano una! Asusu è bravissimo, quando porta a termine le cose. Jay L, che s’appresta ad esser prodotto da BRSTL, Idle Hands, All Caps, MeAndYou, Hessle Audio, Livity Sound e probabilmente molti altri.
English Version:
Those who have followed with attention the latest development of the UK scene should have noticed what happened in Bristol, prolly the hottest spot for new talents and electronic music innovation in the UK. Indeed, there’s no lack of examples in town talking about local labels which influenced the musical revolution of the last years, from Tectonic to Skull Disco passing through Punch Drunk and Apple Pips and the list could goes on and on. Joe Cowton a.k.a. Kowton is undoubtly one of the names leading the new generation of Bristolean producers and thanks also to his fellowship with Chris Farrell and Peverelist he has quickly become one of the main references of the these days Bristol sound.
How and when did you in got in touch with electronic music?
Its hard to say exactly, originally it would have been through my dad playing all sorts of weird New Wave and 80’s synth stuff in the car when we were children; later on I spent a lot of time sat in cars as a youth listening to jungle and hip-hop. From there I got more and more into techno: I remember seeing Slam on my 19th birthday and thinking it was the best thing ever. What I’ve listened to has changed a lot over the years but certain sounds have always been at the core of it: techno, house, jungle, dub. I think a lot of people have a similar perspective on this!
Since your producer debut your name is linked to Idle Hands, could you please talk us about it?
Idle Hands was initially a label set up by Chris Farrell when he worked with Peverelist at Rooted Records in Bristol. Pev had the first release, then there was a twelve by Atki2 and Dub Boy, then my ‘Basic Music Knowledge’ 12″. I’d known Chris for a while just from going in the shop and he was always very supportive of what I was doing. When Pev left Rooted Chris got me a job there for the few months before it closed. During that time we talked a lot about doing a new store and in February 2011 Chris opened Idle Hands as a physical record store in Stokes Croft. Now I work there with Sean Kelly (of the brilliant Kelly Twins) and Shanti Celeste who’s a great up and coming house DJ. Chris is doing distribution too now and representing a decent roster of labels: Bandalu, BRSTL, Pale Fire, Peng Sound and more. There’s also the Idle Hands Agency which is run by Kim Oakley that has been brilliant in terms of pushing the artists it represents and has lead to things like the Idle Hands night at Fabric last month. I think without Kim’s direction we wouldn’t be in half as good a situation right now.
Narcossist, Kowton, Livity Sound… Is there a main highlight in your producer journey? Or generally talking, along the last 4 yrs making music, did you ever felt like “Yes, this is the turning point?”
I think it’s just ongoing! Sometimes I fucking hate it – when I haven’t written a track for months and I’m low on cash it seems like a pointless endeavor but them somehow it always turns around and I love it again. I think I’m as happy now as I ever have been doing it do, you can’t beat the feeling of having written something then seeing people go mad in the dance to it. I think my latest stuff does this more than anything I’ve done previously.
Being a big fan of you, Peverelist and Asusu and being at the same time also a pretty curios guy, i would ask you to talk us a bit about how does the behind the curtain of Livity Sound works, from its inception to they way the work in the studio works between you guys…
Its a lot of drinking tea and not getting much done! The original idea was very much down to Pev, he’s the one who had the vision of doing something as a unit and has driven the direction of things. Asusu and myself just turn up and press buttons! Seriously though I think works as a combination, I’m more rash than Tom and Craig who consider things a lot more, I just generally like to be pushing on with stuff all the time. It works though as a balance. We’ve got a bunch of ideas for new stuff as a group, we’ve all got plenty of other writing stuff again I think it should be quite exciting.
Let’s now put aside the music issue for a bit, what inspires you mainly out of music?
All sorts! Good films, good books, good conversations. I think i feel most inspired when I’m surrounded by interesting and dedicated people. I think as a rule I’m driven by a strong desire to do things, almost as though we’re constantly running out of time, thats what inspires me the most.
I’v never been to Bristol but from what i know myself and from what i was told, that town provides the perfect environment for talented musician interested in making waves in the electronic music field. There’re plenty of fast forward thinking producers and labels giving great importance to the local scouting and to idea of providing to the new comers a platform where to release. To me, such a combination of factors it’s the long life elixir of its scene…
Yeah I think the Bristol environment is particularly suited to bringing people through – there’s a decent level of competition but its nowhere near as hard to get noticed as it would be in say London or Berlin. A very supportive attitude pervades too, you don’t see much of the sniping that you’d get in bigger cities – here everyones on a bit more of a level. I think that Bristol has been a prominent musical city for so long is testament to an outlook thats been passed down through generations of producers.
Let’s now talk about technology and its interaction with the most classical values of the djing/producing, from the whole “laptop / autosync ” phenomenon to the impressive growth of producers and average electronic music. Do you tend to see this as something positive, as for instance, it allows to much more people to get their try with music? Or are you worried that in the long term this may bring to an erosion of the basic values of the subject?
I think the opportunities afforded by cheaper technology are definately a positive thing – I can’t see anything good about studio equipment being available only to those with money. If there’s a danger I think its that a lot of modern software leads to a very generic sound – everyones using the same swing patterns or everyones mixdowns sound identical. Perhaps in this sense the problem is that as the software gets better and better everyone gets a little lazier, I don’t really care what people are using to get stuff done so long as it sounds interesting.
You’v just launched your own label Pale Fire. Is it assumed to be the platform where to release just your own music or what?
Inititally its just going to be for my own music, I think its important to establish a solid aesthetic in the same way Skudge or Hessle Audio did. I’m just putting stuff as its ready, It doesn’t feel like there’s any particular rush here given all the bits I’ve got coming out on Livity Sound and other labels. Basically though its just an outlet for my rawest bits, things that are meant to sound heavy on the dancefloor.
A part from Pale Fire, on what are you working on for the future?
There’s a few bits in the pipeline: I’ve got a thing coming on All Caps, there’s a new collaberation with Peverelist, a single for Boomkat with an Andy Stott mix and another thing on SGNLF. There’s remixes I’ve done of Untold and Maya Jane Coles both due in the next few months as well.
Last but not least, up to you is there any particular artist/label who worths a mention these days?
I’ve been loving what the Sex Tags and LIES crews have been doing, there’s something very refreshing about their approaches. Kassem Mosse and the Workshop crew kill it everytime. Asusu is brilliant when he gets stuff finished, Jay L who’s got his first release on BRSTL soon is gonna be ace too. Idle Hands, All Caps, MeAndYou, Hessle, Livity Sound… there’s probably more.