Come si potrebbe descrivere un uomo che rappresenta lui stesso la musica elettronica? Come si potrebbe valutare il lavoro di un producer che parte dalla dub, sosta un po’ sulla techno e arriva fino all’hip hop? Semplicemente Brendon Moeller! Un vero artista coi fiocchi! Non ho molto da dire perché sinceramente tramite i suoi pezzi Moeller riesce a trasmettere le vibrazione giuste all’ascoltatore! Mi basta nominare “Connect” o il suo remix di RZA “Built For This”. Leggete la sua interessante storia.
Johannesburg, 1993: vendi la tua macchina e con il ricavato compri un biglietto per New York. Beh, raccontarci tutta la tua storia dall’inizio mi sembra il minimo!
Verso la fine degli anni ’80 il mio desiderio di produrre musica era veramente arrivato al culmine. Dopo aver suonato la batteria in un paio di band, che purtroppo non sono andate da nessuna parte, ho iniziato lentamente a capire che quello che volevo fare lo dovevo fare da solo. Il problema che sorse allora fu che semplicemente non potevo permettermi l’acquisto di drum machine e sintetizzatori con il mio stipendio da maestro. Fu allora che ebbi una conversazione con un mio amico che partì per New York 6 mesi prima per intraprendere la carriera da ingegnere del suono. Mi ha offerto la possibilità di stare da lui finché non avrei potuto cavarmela da solo. Questo era tutto ciò che avevo bisogno di sentire. Mi preparai mentalmente per lasciare il Sud Africa. La decisione coincise anche con il fatto che al tempo c’era il servizio di leva obbligatoria per tutti i bianchi del Sud Africa. Sono riuscito ad evitare l’esercito per sette anni – quattro anni spesi all’università per ottenere la laurea e altri 3 insegnando in scuole statali per pagare il prestito-studenti. Tuttavia, dopo il terzo anno stavo diventando sempre più ricercato, da loro, ricevendo lettere minatorie e telefonate ai miei genitori, così decisi che era il caso di allontanarsi da quel Paese. E’ stato un periodo particolarmente teso; le cose andavano di male in peggio. La violenza si esprimeva ogni giorno in una o più parti della nazione, così decisi di vendere tutto quello che avevo e di andare a New York. Avevo quell’amico che mi disse che potevo stabilirmi da lui fino a che non avessi trovato un posto. Avevo pensieri ottimisti verso l’America – Bill Clinton era il presidente e le cose sembravano prendere una buona piega – e ovviamente New York sembrava una location perfetta per me che sono un grande fan della musica, di tutti i tipi di musica.
Quant’è importante l’appoggio dei genitori all’inizio? E’ normale a volte ricevere un “vai a lavorare!”
Credo che tutto dipenda dal rapporto e la situazione che si crea con i propri genitori. I miei rimasero parecchio scioccati quando gli spiegai i miei piani, ma questo non fu un vero problema perché capii che quello era un viaggio che dovevo intraprendere da solo. Fino ad oggi, infatti, i miei genitori hanno sempre messo in discussione la sicurezza e i benefici a lungo termine della carriera nel mondo della musica. In effetti, faccio così!
La sperimentazione è il tuo pane quotidiano. Sono rimasti in pochi tra i djs noti che continuano ancora a collaudare nuovi sound, sempre alla ricerca di nuove evoluzioni. E’ più diventato uno sport per gli “sconosciuti” che cercano di farsi spazio attraverso esperimenti musicali.
La cosa più bella di essere un musicista è di avere l’opportunità di sperimentare costantemente e avere sempre nuove opportunità. C’è molto da imparare, è come un’avventura. Ora più che mai è importante per i musicisti che hanno la vera vocazione di intensificare e, senza compromessi, continuare il loro cammino. Mi rendo conto che a volte cedo alla tentazione e mi attengo alle regole. Solitamente queste tracce le concludo per antipatia o per pena.
Come convinceresti una persona ad ascoltare dub? Come spiegheresti questa concezione?
Mi siederei con quella persona in una camera accogliente, con una bottiglia di vino rosso e procederei facendogli ascoltare 5 album: 1. Lee Perry – Blackboard Jungle Dub 2. Rhythm & Sound w/ the Artists 3. LKJ – In Dub 4. The Orb – UFOrb 5. African Head Charge – My Life in a Hole in the Ground. Non penso che le parole siano il giusto modo per spiegare la dub.
Echologist, Beat Pharmacy e Mono Blanco fanno parte dei tuoi pseudonimi e noto con piacere che tratti molti generi musicale, tra cui techno, electronic, psychedelic, hip hop, house, dub techno, jazz, rock, afro, dub…devo continuare? Come artista non ti manca veramente niente; riesci a mescolare tutta questa macedonia in una sola traccia a volte.
Ho iniziato ad amare differenti stili di musica dall’età di 16 anni. Sono rimasto allo stesso modo. Consapevolmente e sub-coscientemente questo filtra attraverso le mie composizioni.
Hai rilasciato almeno 9 album! Ho ascoltato Works (Electric Deluxe 2012) e sono rimasto senza parole: ascoltando fino a “In Pursuit” mi è sembrato tutto molto lineare… Quando sono arrivato a Far Out mi sono galvanizzato al massimo e ho iniziato a ballare da solo! Ecco, ho trovato molte differenze con “Jazz Junk Safari” rilasciato nel 2009 e Subterranean (2011) con queste sonorità un po’ ambient e dub techno.. Ogni lavoro che tiri fuori è un emerito capolavoro! La bellezza di questi album sta nel fatto che non sono tutti uguali ed equivalgono a delle opere d’arte moderna della musica elettronica.
Grazie mille per le tua gentili parole. Ho una lunga strada da percorrere in questo viaggio ed è mia responsabilità cercare di non prendere sempre la stessa tutte le volte. Se non sfidate voi stessi, qualcuno lo farà per voi. Se non pensate a voi stessi qualcuno penserà per voi.
Come e dove trovi l’ispirazione per creare le tue tracce e di cosa disponi per la produzione?
L’ispirazione viene da tutta la musica che ho ascoltato nel corso degli anni, ma anche dal desiderio di essere nel mio studio e creare magia. Affinché la magia accada, bisogna essere dei disturbati. Il mio studio consiste in: Ableton Live 8, Reason 6.5, DSI Tempest, Analogue Solutions Leipzig S, Elektron Octatrack, Elektron Monomachine, Roland Juno 106, Roland JP8080, Novation Nova, Boss re-20 space echo, Electro Harmonix Holy Stain, Oxygen 8 keyboard.
Progetti per il futuro?
Un Echologist’s EP sulla Prologue, un Beat Pharmacy’s EP sulla Fred P’s Soulpeoplemusic, una collaborazione con Speedy J chiamata The Watchers, dove rilasceremo sulla mia label Steadfast, un progetto con Giorgio Gigli, un sacco di remix e alla fine del 2013 un nuovo album.
English Version:
How could you describe a man who represents himself the electronic music? How could you evaluate the work of a producer who start from dub, stop a bit’on techno and arrive to hip hop? Simply Brendon Moeller! A true artist slap! I don’t have much to say because honestly, through his vibe, you can know the true Moeller! I just mention “Connect” or his remix of RZA “Built For This”. Read his intersting story.
Johannesburg, 1993: you sell your car and with the proceeds you buy a ticket to New York. Well, tell us your story from the beginning it seems to me the least!
My desire to produce music really went into overdrive toward the end of the eighties. After playing drums in a couple of bands that sadly went nowhere, I slowly began to realize that I would have to do what I want to do on my own. The problem that arose then was that I simply could not afford to purchase drum machines and synthesizers on my teacher’s salary. It was then that I had a conversation with a friend who had moved to NY 6 months earlier to pursue a career as a sound engineer. He offered me the option to come and stay with him until I get myself on my feet. That was all I needed to hear. I made up my mind then and there to leave South Africa. This decision also coincided with the fact that at that time there was a forced conscription service for all whites in South Africa. I managed to dodge the army for seven years – four years spent at university getting my teaching degree and then three years paying back my student loan by teaching at government schools. However, after the third year I was becoming increasingly sought-after by them – threatening letters, and contacting my parents – so it became an issue of getting away from the country as well. It was a particularly tense time; things had escalated quite badly there. Violence was erupting every day in one or more parts of the country, so I decided to sell off everything I had and head to New York. I had a friend who said I could base myself there until I get my feet on the ground and get my own place. I had quite an optimistic sense of America at that point – Bill Clinton was the president and things seemed to be heading in a much better direction – and obviously New York seemed like a great place for me being a massive fan of music, all sorts of music.
How important is the support of the parents at the beginning? It’s normal sometimes get a “go to work!”
I guess it all depends on one’s relationship and situation with parents. My parents were quite shocked when I told them my plans, but it didnt really matter to me because I understood that this was a journey I would have to make on my own. To this day in fact my parents still question the security and long term benefits of a career in the music business. In fact, so do I!
Experimentation is your daily bread. There are few well-known djs who still continue to test new sounds, always looking for new developments. It’s more become a sport for the “strangers” try to get space through musical experiments.
What I enjoy most about being a musician is the opportunity to constantly experiment and explore new possibilities. There is so much to learn, so much adventure. Now, more than ever it’s important for musicians who feel the true calling to step up and uncompromisingly and against the odds continue on the journey. I recognise that sometimes I give into the temptation and stick to formulas. It’s usually these tracks that I end up disliking or regretting.
How do you think to persuade a person to listen dub? How would you explain this concept?
I would sit down with that person in a cozy room with a bottle of red wine and proceed to play them 5 albums: 1. Lee Perry – Blackboard Jungle Dub 2. Rhythm & Sound w/ the Artists 3. LKJ – In Dub 4. The Orb – UFOrb 5. African Head Charge – My Life in a Hole in the Ground. I dont think words are a good way to explain dub.
Echologist, Beat Pharmacy and Mono Blanco are part of your pseudonyms and I note with pleasure that you deal many genres of music including techno, electroni, psychedelic, hip hop, house, dub techno, jass, rock, afro, dub… Should I continue? As artist you don’t need anything more: sometimes you succeded to mix all this cocktail in a single track…
From about the age of 16 I began to realize that I love many styles of music. I’m still the same way. Consciously and sub-consciously this comes through in my compositions.
You’ve release at least 9 albums! I listened Works (Electric Deluxe, 2012) and I was speechless: listening to “In Pursuit” I thought it was all very straightforward.. When I arrived to “Far Out” I galvanized too much and I started to dance alone! Here, I found many differences between “Jazz Junk Safari” released in 2009 and Subterranean (2011) with these sounds a bit ambient and a bit dub techno.. Every work you do is a distinguished work of art! The beauty of these album is that they aren’t all equal and they are the equivalent of the modern art of electronic music.
Thanks for the kind words. I have a long way to go on this musical journey and it’s my responsibility to try and not go down the same easy road all the time. If you don’t challenge yourself, somebody will. If you don’t think for yourself, somebody will do the thinking for you.
How and where do you find the inspiration to create your own tracks and what do you have for production?
The inspiration comes from all the music I have heard over the years, but also from the desire to be in my studio and make magic. In order for magic to happen, one must be jamming. My studio currently consists of: Ableton Live 8, Reason 6.5, DSI Tempest, Analogue Solutions Leipzig S, Elektron Octatrack, Elektron Monomachine, Roland Juno 106, Roland JP8080, Novation Nova, Boss re-20 space echo, Electro Harmonix Holy Stain, Oxygen 8 keyboard.
Plans for the future?
An Echologist EP on Prologue, a Beat Pharmacy EP on Fred P’s Soulpeoplemusic, A collaborative project with Speedy J called The Watchers to be released on my label Steadfast, a collaborative project with Giorgio Gigli, lots of remixes and in late 2013 a new album.