C’è chi ha la fortuna di poter lavorare quotidianamente con Dennis Ferrer e Jerome Sydenham e catturare ogni tip & trick in studio, farne tesoro e poi comporre. Parlo ad esempio dei The Martinez Brothers e dei vari lor adepti. C’è chi invece dall’altra parte dell’oceano, i due signori sopra citati ha avuto modo solo di ascoltarli in qualche cd per prenderne ugualmente spunto. Sto parlando di Nicholas, ragazzo perugino che come tanti, rimasto folgorato dal microcosmo elettronico, è cresciuto negli anni dimostrando un notevole attaccamento alla scena house di New York e Detroit. Anni in cui ha dimostrato di saperci fare più di tanti suoi giovani coetanei, così dopo un’infinità di releases e ottimi successi soprattutto su Needwant, ecco l’ennesima riprova su 4Lux, label olandese con la quale ha già avuto modo di stampare diverso materiale negli anni.
“Things Of The Past”, prima traccia dell’omonimo EP, gira liscia con grande regolarità ritmica alla quale si incastra perfettamente il vocale di Stee Downes focalizzando l’attenzione dell’ascoltatore. L’atmosfera rimane comunque molto distesa per l’intera durata della traccia grazie ad un pad piuttosto deep. Sarà proprio per questo motivo che all’interno dell’EP trova spazio anche il “NYC Club Mix”, con un beat e bassline molto più decisi ai quali si aggiungono via via i tipici synth e l’immancabile fraseggio vocale. Ottima variante, qualora si scelga un incremento di ritmo mantenendo una linea melodica. La traccia seguente (“Feel It”) è molto meno elaborata, ma di incredibile efficacia. Un gioco di strings e di semplici hits fanno la differenza sotto un giro lento e profondo di basso. La ripetizione del vocale questa volta è solo un surplus ad un sali e scendi di emozioni. Anche qui, come in precedenza, c’è sempre la possibilità di testare una versione alternativa (“Feel It Remix”), molto più veloce per la quale vale lo stesso discorso fatto al club mix di “Things Of Past”. L’EP chiude con “Now Is The Time”, la calma iniziale dei chords lascia pian piano spazio a partenze più aggressive tra vocal e ad un perfetto abbinamento soul e funk.
Non me ne vogliano i The Martinez Brothers e soci e non voglio scadere in facili e scontate conclusioni, ma questo EP ribadisce per l’ennesima volta che ascolto, impegno e sacrificio possono portare a risultati straordinariamente soddisfacenti. Bravo Nicholas!