I nomi di Johnny White e Kenny Glasgow, che fino a quattro/cinque anni fa non avrebbero fatto batter ciglio al più assiduo e informato addetto ai lavori, ora risultano in cima alla piramide gerarchica, chiacchierati e masticati dalle bocche di migliaia di clubbers, centinaia di addetti ai lavori, e da tanti ma tanti magazine del settore.
Il terzo episodio della neonata serie “Social Experiment”, rilasciata su supporti digitale e CD, è un mixato di tracce dei “pesi massimi” – lo sono sicuramente per visibilità e notorietà, vedi i vari Jamie Jones, Tale Of Us, Luca C. & Brigante e My Favorite Robot – della scena attuale della musica elettronica, con qualche variazione rispetto ai soliti volti noti che si alternano tra Crosstown Rebels e No.19 facendo venir meno una delle variabili più importanti nelle arti in generale: l’innovazione, che va di pari passo con l’ispirazione. Il sistema musicale, dopo un periodo di apertura e assorbimento totale, si sta chiudendo con altrettanta foga: chi è dentro è dentro, chi è fuori resta fuori, per la gioia dei conoscenti degli amici e dei conoscenti dei conoscenti degli amici. Questa piccola parentesi, o piccolo sfogo, chiamatela come più vi aggrada non è fine a sé stessa, ma serve a evidenziare l’appiattimento delle idee musicali che si riflette in maniera direttamente proporzionale sulla qualità di questo mixato, e sul piacere dell’ascolto.
Le poche parentesi positive si materializzano con Johnny White & Nitin con “La Cueva”, Gregorythme “Artificial Tears” e con la bella traccia di chiusura firmata White e Glasgow, “Insomniac”, che, sempre a mio parere, non sono tracce eccelse ma convincono ampiamente per accostamenti sonori, stesura e tiro. Ad esser sinceri, se può illuminarvi ancora di più la via, la mia traccia preferita è proprio “La Cueva” coi suoi arpeggi, sostenuti dalla rimbalzante, e ben costruita, sezione ritmica. A parte ciò, la valutazione complessiva non è delle migliori tenendo conto che, come dicevo, in quest’uscita ci ho trovato davvero poca roba degna di sopravvivere a lungo nel mio iTunes: in totale, diciannove minuti su settantadue. A me sembrano un po’ pochi, e a voi?