Quante volte ci è capitato di dover ricorrere ai principali canali multimediali della rete per poter rivivere anche solo virtualmente un evento o concerto al quale avremmo voluto partecipare a tutti i costi, ma per via di motivi logistici o geografici abbiamo dovuto a malincuore rinunciare? Molte. Troppe, a dire il vero. Ecco perchè ormai la strategia di marketing più diffusa dagli artisti e i loro manager è quella di ricorrere alla vendita di album “live”, nei quali viene catturato ogni singolo secondo e vibrazione del loro evento più atteso.
E alla fine pure SBTRKT ha ceduto, nonostante più volte fosse intervenuto sull’argomento dichiarando la sua avversione verso qualsiasi mezzo di autopromozione. Proprio in questi giorni vediamo alla luce il suo primo live album registrato in occasione della serata al London Shepherds Bush Empire del 4 ottobre 2012. Dodici telecamere che puntano dritte su Aaron James e la sua maschera tribale che lo ha reso noto in tutto il mondo. A dire la verità non è l’unico volto mascherato dato che ad accompagnarlo non può mancare la voce del fido Sampha e gli arrangiamenti maestosi dell’Heritage Orchestra. Non stiamo ad analizzarvi ogni singola traccia visto che i fans già in possesso dell’album precedente conosceranno a memoria ogni millisecondo e stacco, a partire da “Surely” fino ad arrivare a “Right Thing To Do”. Quello che colpisce è la autorevolezza e disinvoltura attraverso cui conduce il suo live, spaziando oltre qualsiasi confine substilistico. Un esempio? Ascoltatevi (e vedetevi) il passaggio che porta “Hold On” a “Migration”, singolo che rimane ancora unreleased. Elementi dubstep, 2-step, garage, soul, house and techno si intersecano a meraviglia in un flusso contestuale di percussioni e melodie.
Da precisare poi un altro dettaglio di non poco conto e davvero apprezzabile. “Live” per SBTRKT non significa laptop e vari controller, ma batteria e tastiera, quasi a voler enfatizzare la sua improvvisazione creando mille varianti per la stessa interpretazione. Non c’è da stupirsi quindi se il preorder ha già mandato in tilt il sito ufficiale del producer inglese. State tranquilli però, i sistemi per poterlo acquistare sono molteplici. Come già anticipato via twitter dallo stesso artista, si va dal classico download in esclusiva già da ora su iTunes alla vera chicca pensata dalla label Young Turks, ovvero 500 copie limitatissime in vinile e dvd, tutte rigorosamente hand printed, disponibili a partire dal 7 gennaio. Notare bene: nessuna ristampa. A buon intenditore, poche parole.