L’omaggio al film-maker Frans Zwartjes sta proprio nel titolo. Dichiarato fin dall’inizio, ora la “storia” di questo EP è evidente anche a chi di cinema e cortometraggi ne sa poco (o forse niente) come me. Ascion e Max M, che per l’occasione uniscono mani, cervello e studi di registazione dando vita al progetto Asma, devono nutrire una grande passione per “Birds”, opera sessantottina dell’artista olandese, se sono arrivati al punto da elegerlo a musa per questa terza uscita della serie Grey di M_Rec LTD. Oppure si tratta semplicemente di qualche passione sbocciata, e poi coltivata, a partire dagli anni di studio al DAMS. Sto sparando a caso, ma poco importa.
“Zwartjes” è sesso fatto cassa, almeno nella versione originale. Le pulsioni crescono linearmente attraverso l’intrecciarsi, tanto semplice quanto efficace, dei suoni della ritmica fino alla pausa. Di qui in poi, però, è chiaro che questo sesso non sarà mai consumato, è puro voyeurismo: il synth non riesce a “liberarsi” e a diventare il protagonista della traccia, così come l’uccello del cortometraggio non riuscirà mai ad ottenere ciò che desidera. Stuzzicato, infatti, a lui è concesso solo guardare. Torna il kick, viene riassemblato il groove che era stato costruito lentamente negli oltre tre minuti che precedono il break, ma “Birds” non sboccia mai realmente. Non si arriva mai fino in fondo, imprigionati in quella gabbia di rassegnazione che gli amanti delusi conoscono bene.
E poi è il turno di Silent Servant, genio americano della techno di Berlino che lo scorso anno ha stregato chiunque fosse in grado di spaziare tra i 120 e i 140 BPM col suo fantascientifico “Negative Fascination”. Vera e propria marcia, il suo remix è profondamente diverso dalla versione originale: il synth, impaziente come un uomo al culmine dell’eccitazione, si manifesta sin da subito, “saltellando” sui colpi di una cassa molto meno decisa rispetto a quella scelta da Ascion e Max M. Il tutto crea un senso di piacevole sospensione come se il “guardone”, consapevole, sapesse già fino a che punto può giungere il suo appagamento. Né house né techno, siamo nel limbo. Il limbo del piacere, ovviamente.