Lituano, sperimentatore, artista che viaggia tra le luci della ribalta e la grotta dei suoi suoni cupi, particolari ed unici. Mario Basanov è uno di quei personaggi che ha saputo catturare le luci della ribalta restando sempre fedele a se stesso, attraverso un lavoro lungo e meticoloso, fatto di lavori veramente al di sopra delle aspettative nonostante, spesso e volentieri, non ci sia la minima traccia di effetti speciali – vedi “I’ll Be Gone”.
Una galleria che non finisce mai, il percorso è lineare, le luci tutte messe alla stessa distanza, una dolce monotonia interrotta qua e la da incontri di suoni melodici/armonici. E’ qui che vola la mia testa mentre ascolto “More For The Less”. Molto spesso nei dischi di Basanov la sensazione che regna sovrana è quella di un distacco, anche rapido, da ciò che ci circonda e di rimanere appesi ad un filo emozionale sottile, sottilissimo, ma forte come quello che si usa per pescare.
Anche in “More For The Less” ogni traccia ha un suo perché, nonostante la versione originale, arricchita dalla perfetta interpretazione vocale di Jeremy Glenn, sia di un livello musicale elevato rispetto alle altre. Al solito, Basanov punta tutto sull’eterogeneità delle sfumature che caratterizzano ogni sua uscita, così la commistione di suoni presentati, la varietà di ogni versione, crea un EP a cinque stelle. A monte c’è sicuramente l’eclettismo di Basanov, non c’è dubbio, capace di presentarsi a diverse platee ogni volta con un “DNA musicale” rinnovato e modulabile alle esigenze di chi l’ascolta. La naturale riprova di questa apertura mentale sta proprio nelle due versioni dub, la “Mario Basanov Dub” e la “Mario Basanov Redub”, tracce più adatte al dancefloor che rendono l’EP fruibile anche a chi non ha feeling con il disco-funk della versione originale
Chiudono l’EP i due remix di Pablo Bolivar & Maurice Aymard e Michael J Collins, anche loro completamente in antitesi. Se da un lato, infatti, Bolivar punta tutto sulla bassline, prendendo spunto e velocizzando quella di Basanov; dall’altro Collins consegna nelle mani di Apersonal Music un edit quasi anni ’80, a tratti quasi nostalgico.
I cinque nodi sul filo emozionale creato da Mario Basanov e Apersonal Music, come tappe di un percorso, sono stati posizionati. Godetevi luci e colori ad ogni sosta, mi raccomando.