A vederlo così, seduto a tavola davanti a me durante l’ormai settimanale cena con i ragazzi di Bizzarro, Christopher Spero è ben lontano dall’idea che mi ero fatto di lui ascoltando la sua musica. Mentre sto scrivendo, Christopher, che da anni col nome di Glimpse è riuscito a pubblicare la sua musica su alcune delle etichette più importanti della scene elettronica Inglese (prima), europea e mondiale (poi), è in giro per il Nord America per presentare e promuovere il suo nuovo album in uscita sulla Crosstown Rebels di Damian Lazarus. Sto parlando di quel “Runner Album”, presentato in anteprima per l’Italia il 5 Marzo scorso alla Saponeria durante il party Bizzarro, che mi ha conquistato per la sua eleganza e per la sua capacità di trasmettere alla pista un ampio ventaglio di emozioni. Potrà sembrarvi forte come affermazione, ma se il suo live dovesse rivelarsi come la perfetta “trasposizione da club” dell’intero LP, questo può essere tranquillamente pensato e visto come un concept album. Nonostante un 2009 ricco di release di successo e dagli spunti interessantissimi, Christopher mi ha confessato che è solo dopo aver ultimato “Running Album” può dirsi definitivamente maturato come produttore. Dopo aver ascoltato i suoi lavori per Planet E (“Drifting EP” è uscito lo scorso anno impreziosito dal remix dello stesso C2), Kindisch (Glimpse è stato fortemente voluto da Dj T dopo aver ascoltato “True Friends”, prodotto al fianco di Alex Jones) e le altre release su Leftroom, Hypercolour e Buzzin’Fly (questa volta al fianco di Martin Eyerer), credevo che Christopher fosse un artista già fatto, già formato. Beh, mi sono dovuto ricredere d’innanzi alla sua performance live e dopo aver ascoltato la preview dell’album che risponde al nome di “If I Was Your Girl”, uscita pochi giorni fa sempre su Crosstown Rebels ed impreziosita da un grandioso remix firmato da Simon Baker. Un discorso a parte andrebbe fatto per “La Cucina Del Cabron”, uscito quasi per caso la scorsa primavera su Cadenza all’interno di “Versus”, Ep fantastico che ha visto collaborare Luciano e Guy Gerber. Il pezzo, originariamente spogliato delle percussioni, è stato suonato a lungo lo scorso anno come un semplice tool, fin quando Lee Van Dowski non ha ascoltato un live di Glimpse che lo conteneva. Dopo avervi aggiunto una linea percussiva, Lee ha sottoposto il pezzo a Luciano che in fretta e furia l’ha inserito all’interno dell’Ep. Il rapporto tra Glimpse e Cadenza, quanto mai fortuito ed estemporaneo, può dirsi già concluso, in quanto Christopher ha dimostrato d’aver già superato (ammesso che queste non siano spuntate quasi per gioco) quelle sonorità latine che caratterizzano la label di Luciano. Dopo aver suonato al Panorama Bar, al Watergate, al Rex Club, al Cielo, al Womb, allo Space e al Fabric (solo per citare i più famosi e prestigiosi) era ora che anche l’Italia, ed in particolare Roma, si accorgessero del suo sound…lunga vita al groove di Glimpse!
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