Ecco, il nuovo EP dei Dusky è l’immagine perfetta dell’elettrizzante momento di forma che la house sta vivendo oggi. Dentro non ci troverete teorie soniche rivoluzionarie né eclatanti intuizioni innovative, ma semplicemente il massimo livello di entusiasmo ed energia che la generazione giovane può ancora apportare a uno dei generi più costanti e fedeli a sé stessi che si sia visto in giro. Se i Disclosure vi stan mandando su di giri e avete fame di materiale nuovo è alla Aus di Will Saul che dovete rivolgervi, la label londinese che sta ospitando le realtà più eccitanti degli ultimi tempi in ambito 4/4 e dintorni: Midland, George FitzGerald e Bicep son nomi ormai seguitissimi nell’underground e l’ultimo acquisto dei Dusky non fa che chiudere un poker da fare invidia a chiunque.
È una specie di gioco di prestigio sul quale non hai molte spiegazioni da dare. Prendi la traccia d’apertura di “Nobody Else EP”, la ascolti, la ascolti attentamente, la svisceri sotto ogni sfumatura e capisci che non c’è niente da capire: pattern ritmico 100% trax, groove deep killer e campione vocale che ti stende. Non c’è altro. Ogni elemento è semplice, essenziale e genuino, ma quando c’è una freschezza così tutto funziona a meraviglia. Stesso discorso vale per gli altri tre pezzi, con il mantra deep che si fa servile al club in “Dummy” e si apre in lentezza in “What I Never Knew”, mentre “Atone” fa da omaggio alla quintessenza della tech-house. Saranno anche dj-tools ma nel senso più benefico del termine, quattro tracce affilatissime da inserire nei set più vivaci e lasciare andare senza fretta di cambiare, mentre la pista si esalta. Teneteli d’occhio, questi giovincelli artefici della nuova giovinezza house. Per lo Spring Attitude di maggio è già caldissima attesa.