In una mattinata di febbraio ho avuto il piacere di intervistare Markus, dj Delfonic che lavora da Oye Records, uno dei più importanti negozi di dischi di Berlino. Abbiamo parlato di business, gusti musicali, la realtà digitale e, naturalmente, musica.
Ciao Markus, cosa ospitava questo spazio prima di Oye?
E’ una storia divertente, credo che cento anni fa fosse un mattatoio, un mattatoio per cavalli.
Perché il nome “OYE”?
Lovis, il fondatore, aveva una forte passione per la musica sudamericana, quindi !Oye, comò estas!
Quando sono arrivato a Berlino mi sono sorpreso di quanti dj stessero ancora suonando in vinile.
Berlino è un posto speciale perché i dj suonano ancora il vinile, tutto è iniziato nei primi novanta con il movimento della techno, naturalmente si suonava solo in vinile, era la cultura. Noi abbiamo molti giovani clienti che lo adorano. Molte nuove etichette hanno uscite solo in vinile, è speciale e a tiratura limitata. Lo consiglierei a tutti i manager di etichette come il perfetto oggetto di marketing. Non si può eliminare come un file mp3 e stringi qualcosa tra le mani. Ne senti l’importanza, è speciale. Un altro punto è che far uscire musica in digitale è abbastanza semplice, se vuoi farlo in vinile devi attraversare diversi passaggi: dalla produzione, il mastering, la distribuzione fino al negozio di dischi. Tutti questi passaggi e le persone coinvolte sono dei filtri di qualità. Mentre per una release digitale può anche esserci solo una persona, responsabile di tutto.
Quanti di voi sono anche dj?
Tutti! Tranne Tobi, lui è un nerd musicale. Se non è in negozio è sicuramente a casa ad ascoltare musica in vinile. Ma il resto di noi, come Tinko, Andre e le tre ragazze Elli, Paramida e Gloria, siamo tutti dj. Paramida e Gloria hanno una residenza al Wilde Reante mentre io sono resident al Gretchen e al Farbfernsehen.
Organizzate party?
Non più, prima li organizzavamo al Klub der Republik, fino alla sua chiusura. Nel 2011 ne abbiamo organizzati alcuni nello store e sono stati un gran successo. Stiamo cercando di farne sempre più infatti. Così facendo portiamo la gente a scoprire lo store dove puoi ascoltare musica e bere. Si viene a creare sempre una bella atmosfera, intima, dove puoi conoscere i dj e altre persone del business.
L’importanza di incontrarsi faccia a faccia, come quando non c’era internet.
Prima di iniziare a suonare ho dovuto aspettare due anni per avere i soldi per comprarmi due giradischi e altri quattro-cinque anni per imparare i diversi generi musicali. Oggi grazie a internet è più facile trovare la musica che vuoi suonare. Le cose erano diverse anni fa. Era anche più difficile trovare tutti i generi a cui eri interessato. I negozi di dischi erano un santo Graal, qualcosa di sacro, mi ricordo che i proprietari nascondevano la roba buona ai clienti sconosciuti nascondendola sotto al tavolo. Mi ricordo che ho detto a me stesso che se avessi avuto il mio negozio le cose sarebbero state diverse, senza trattamenti speciali ma con uguaglianza tra i clienti, si serve il primo che arriva. Da Oye puoi stare tutto il giorno a sentire buona musica. E adoro gli scambi di informazioni tra dj, clienti e distributori. E’ fantastico, adoro parlare di musica, potrei andare avanti per sempre.
Come scegliete le etichette, solo tramite i distributori o avete anche piccole etichette che vengono direttamente da voi?
In entrambe i modi. Ma interfacciarsi con i distributori è molto più più semplice. Abbiamo tra i 20 e i 25 distributori, puoi immaginarti quanta musica nuova ci sia ogni settimana. Ci sono anche etichette di Berlino che portano le loro nuove release da Oye e nascono nuove partnership. Alcune di queste sono esclusive, questo significa che puoi trovarle solo da Oye. Questa è una cosa ottima per entrambe le parti, infatti molte volte sono proprio queste le release che vendono di più. Alla fine è anche una sfida tra diversi store, una sfida che si basa proprio sulle collaborazioni con etichette e release esclusive.
C’è da dire che con 25 distributori deve essere un duro lavoro ascoltare tutta la musica, come funziona? Vi mandano link?
Di solito ci mandano liste con link, tutte le info sulla release, incluso un testo promo, una foto e un link per il download.
Quanto del tuo tempo devi investire nell’ascolto?
Direi dalle 10 alle 15 ore a settimana. Ma il problema più grande è che hai solo 45 secondi per decidere se il disco è buono o no. Immagina 45 secondi di una pezzo house! Come si fa? Da alcuni distributori riceviamo più di un minuto e mezzo, a volte due. E’ difficile e devi riuscirci, devi ascoltare 45 secondi di musica in bassa qualità decidere se comprare o no e devi pagare in contanti. La cosa buona è che alcune etichette caricano gli snippet su Soundcloud e ti puoi fare una idea seria del disco.
Capisco di cosa parli, volte ho comprato musica su store digitali dove puoi ascoltare solo qualche secondo o il più delle volte solo il break principale.
Ecco perché è ancora una buona idea andare al negozio di dischi! Puoi sentire il disco per intero e anche la sua qualità del suono.
Ti succede mai che ti piaccia molto un produttore o magari un EP, ma questo non venda?
Succede! Ma poi guarda quel disco nei successivi 1-2 anni. Molte persone te lo chiederanno e tu lo avrai perché ci hai creduto. Avrei molti esempi. Come ho detto prima, essendo la maggior parte di noi dj, possiamo suonare, testare e quindi raccomandare i dischi.
Vendete musica che magari non vi piace per aiutare gli affari del negozio?
Qui parliamo di gusto, cosa significa il buon gusto nella musica? Come è un buon disco? Ad essere onesti, un buon disco è un disco che posso vendere. Niente da aggiungere. Nel caso in cui a me non piacesse un disco ma a qualcun’altro si, non si potrebbe definire buono o merdoso. Si può banalizzare così. Penso ci sia una forte differenza tra “a me piace il disco” e “questo è un buon disco”. Un esempio: Paul Kalkbrenner. Lui è sempre stato molto famoso a Berlino, ma la popolarità guadagnata con il film “Berlin Calling” è un’altra cosa. Visto che da Oye abbiamo una sezione Bpitch, abbiamo sempre avuto qualche suo disco. Ma da quando è uscito il film vengono da noi moltissimi turisti che adorano i suoi pezzi. A noi non interessa, a me non piace la sua roba, non puoi nemmeno dire che è terribile. Bisogna sempre essere in grado di fare una distinzione tra il gusto personale e quello dei clienti. Questo è quello che ho imparato dopo aver lavorato per anni al negozio. A volte un disco mi piace tantissimo, ma ne ordino solo cinque copie.
Cosa nei pensi dei social network?
Internet è una parte importante delle nostre vite e se vuoi fare parte della società devi farci i conti. Personalmente credo che Facebook sia una cosa buona. Puoi trovare i diversi trend della musica. Io sono connesso a tutte le etichette, quindi è un po’ come leggere il giornale. Non si può ignorare il mondo digitale, Facebook, Soundcloud, adoro queste cose. Ad essere onesti, ne sono drogato, 24 ore al giorno. Cerco sempre di riportare poi tutte le informazioni ad Oye: quello che dovremmo supportare e spingere, visto che ora siamo nella posizione di farlo.
Vi ci sono voluti molti anni per raggiungere la posizione in cui potete spingere un disco?
Certamente, non puoi forzare la gente a comprare vinile. Devi prenderti cura dei clienti e il resto seguirà. Il vinile è fantastico e speciale, ma richiede tempo, soldi e molta passione. Il vinile è un lusso, è come guidare una Porsche.
Quale è la reazione quando dici alla gente che lavori in un negozio di dischi?
Qualche anno fa la gente mi rispondeva: “davvero? Ancora vendete vinile?”. Molti manager di etichette erano abbastanza sicuri sulla scomparsa del vinile, come possiamo vedere le cose non sono andate così male. Ora la situazione è diversa. Dopo l’hype del digitale ora la gente riconosce la validità e i benefici essenziali del vinile. Quindi possiamo dire che non è ancora finita. Abbiamo addirittura dovuto aprire una terza stanza nello store, visto che stiamo crescendo sempre più.
C’è una atmosfera bella e rilassata qui, come siete riusciti ad ottenerla?
La nostra filosofia è diversa da quella degli altri store: ognuno è benvenuto! Ti puoi bere un caffè, leggere un magazine o sederti sul divano. Sai, avremmo potuto avere una altra mensola con i dischi qui, ma non l’abbiamo fatto. Era importante per noi avere un divano, soprattuto per gli amici dei dj, che devono sempre aspettarli per ore ed ore.
La mia ragazza ha sempre apprezzato moltissimo, grazie!
English Version:
On an early morning of february I had a chat with Markus Lindner aka DJ Delfonic, working at Oye Record Store, one of the most important record stores in Berlin. We talked with him about business, taste in music, the digital world and of course music.
Hello Markus, what was the store before?
It’s a funny story, I think 100 years ago it was a slaughter house. A slaughter house for horses.
Why “Oye”?
Lovis, the founder, was really into the south american music, so… !Oye, como estas!
Since I moved to Berlin I am really surprised to see how many djs are still playing vinyl.
Berlin is a special place because lots of djs are still playing vinyl, everything started in the early 90’s with the techno movement. DJs used to play only vinyl of course, this is the background culture. We have a lot of young customers, who are deeply into vinyl. Many young labels as well are releasing music just on vinyl, it’s limited and special, I would definitely advise label managers on vinyl as the perfect marketing tool. You can’t delete it as an mp3 and you have something in your hands. It feels important and special. Another point is that releasing digitally is quite easy. If you want to put out something on vinyl, you have to go through many steps: the production time, the mastering, the distribution, up to thee record shops. So all those steps and all the people in those different positions are involved. So apparently they operate as quality filters. A digital release contains maybe just one person, who’s responsible for everything.
How many of you working here are djs as well?
Everyone is DJ! Except for Tobi. He is just a music nerd. He spends most of his time, if he’s not at the shop, at home, listening to stuff on vinyl. But the rest of us, like Tinko, Andre and the three girls Eli, Paramida and Gloria, are all DJs. Paramida and Gloria have a residency at Wilde Renate and I’m resident at Gretchen and Farbfernseher.
Are you hosting any parties?
Not anymore, we used to at Klub der Republik until they closed. But in 2011 we started to do some Instore Gigs and they were really successful. That’s actually what we are trying to focus on. People come, discover the shop, listen to the music, hang out and drink. Those Instore session always create a very nice and intimate atmosphere. So it’s also a place for networking and getting to know other DJs or people from the music business. It’s just like a great gettogether.
The importance of meeting people face to face I would say, like back in the days when there was no internet.
When i started djing, I had to wait two years until I had the money to buy two turntables and a mixer, and it also took me four or five year to collect music and learn about different styles. Today it’s easier to find the music you want to play, thanks to the internet. The situation used to be different few years ago. It was also a bit more difficult to find all the genres you were interested in. Record stores used to be like a holy grale , somehting sacred, I remember the owners hiding the good shit under the table from random customers. I remember telling myself: “One day, if I’m going to have record shop, it will be different. No special treatment, equality within the customers. First come, first serve.” If you come to OYE, you can hang out all day and listen to good music. And I really appreciate the exchange of information between the customers, different DJs and distributors. It’s just kind of fantastic, I love talking about music and I could go on forever!
How do you choose labels, only through distributors or do small labels come straight to you?
Both ways are possible. But it’s much easier for us to deal with distributors. We have around twenty-twenty-five distributors, you can imagine how much music is being released every week. There are also some Berlin based labels and some of them bring their newest release to OYE. That’s the way new partnerships develop. Those partnerships sometimes lead to exclusive releases. That means that OYE is the only shop where you can get those releases. This is a good thing for both parts. In fact many times these exclusive releases are the top sellers. In the end it’s also a challenge between stores, a competition about different partnerships with labels and exclusive releases.
Having twenty-five distributors, It must be a tough job to listen to all this music, do they send links? How does it works?
They usually send us lists with links, all the information about the release including a promo text, a picture and a download link.
How much of your time goes into listening to new music?
I would say ten to fifteen hours per week. But the biggest problem is that you can listen to only forty-five seconds and then you have to decide wether the record is good or not. Imagine forty-five seconds of a house record! What is that? From certain distributors we get more than a minute and a half, sometimes even two minutes. It’s tough and you got do do it, you have to go through this forty-five second of shitty sound quality, decide to buy it or not, and you have to pay cash. The good thing is that some labels upload the snippets on Soundcloud and you can get a proper impression of the record.
I understand what you mean, many times I bought music on digital stores where you can listen only to few seconds, or most of the times just to the main break.
That’s why it is still a good idea to go to the record store! You can check the sound quality and the entire record.
Does it happen that you really like a producer or an EP but it doesn’t sell?
It happens! But look at that record in the next one/two years, a lot of people are gonna ask for it and then you might still have it in, because you believed in that record. I have a lot of examples. As mentioned, most of us are DJs, so we can play them, test and recommend them.
Are you selling music you don’t really like in order to help the business?
This is a discussion about taste. What does good taste in music mean? What is a good record? To be honest, a good record is a record I can sell. There is nothing more to add. I mean, just in case I don’t like a record, but someone else loves it, that doesn’t mean that the record is shitty or good. You can trivialize something like this. I think there’s definitely a gap between “I like the record” and “This is a good record”. For example: Paul Kalkbrenner. He was always kind of famous in Berlin. But the popularity he gained through the movie “Berlin Calling” is massive. Since we have a Bpitch Control Section at OYE, we always had a few records from him. But since the movie came out a lot of tourists come in and are totally into the stuff he has released. We don’t really care. I mean, I don’t like his stuff, but you can’t also say that it’s totally awful. You should always be able to distinguish between the stuff you personally like and stuff the customers like. That’s what I have learned after working at record shop for several years. Sometimes I’m totally into a release, but I just order 5 copies.
What do you think about the social networks?
The internet is an important part of the real life nowadays, it’s part of society and if you want to be part of the society, you have to deal with it. I personally think that Facebook its a good thing. You can recognize different hypes or trends about music. I am connected to all the labels, so for me it’s kind of reading the newspaper. You can’t ignore the digital world, Facebook, Soundcloud, I love these kind of things! To be honest, I’m addicted to it, twenty-four hours a day. I always try to use all the information I can get for OYE: about what is hot, what we should support and push, since now we are in the position to do that.
Did it take many years to reach the point where you can push a record?
For sure, you can’t force people to buy vinyl. You have to look after your customers and the rest will follow. Vinyl is great and it’s special, but it takes time and money and a lot of passion. Vinyl is luxury. It’s s like driving a Porsche.
What’s the reaction when you tell someone you are working in a record store?
A few years ago people were like:”Really? Do you still sell vinyl?”. A lot of label managers were pretty sure that vinyl was going to disappear, but as you can see it didn’t go that bad. Nowadays the situation is different. I wouldn’t say that there is a hype, but after this digital hype a lot of people recognized the worth and the key benefits about vinyl. So you can probably say that it’s not over with vinyl. We even had to open a third room for our shop, since we are growing and growing.
I have always experienced a really nice atmosphere here, how did you managed to get it?
Our philosophy is different from other record stores: everyone is welcome! You can drink a coffee, read a magazine or sit on this couch. You know, we could have put another vinyl shelf here, but we didn’t. It was important to us to have a couch there, specially for the the friends of the DJs, who have to wait for hours and hours.
My girlfriend really appreciated it, thanks!