Dietro allo stravagante pseudonimo Fantastic Mr Fox c’è un giovanissimo produttore inglese di nome Stephen Gomberg che pur avendo dato alle stampe solamente una manciata di EP – tre per l’esattezza senza contare singoli e remix sui quali ha messo la firma – ha saputo attirare l’attenzione di gente che conta nell’ambito musicale. Per fare qualche nome: 2562, Annie Mac, Björk, Daedelus, James Blake, Martyn, Untold e The XX (questi ultimi lo hanno invitato ad aprire diversi concerti nella passata stagione). E’ da un po’ che seguiamo con interesse le sue mosse e il suo recente inserimento in cartellone del Sonar Festival (appuntamento fisso per chi vuole farsi un’idea sui suoni del prossimo futuro) è stata l’occasione per strappargli l’intervista che segue. Non è solo hype, crediamo che il ragazzo abbia delle ottime carte da giocare… poi non dite di non essere stati avvertiti.
Come ti sei avvicinato alla musica elettronica?
Ho iniziato a prendere confidenza con la musica elettronica all’incirca all’età di 13 anni. Mio fratello maggiore già suonava con diversi gruppi ed in casa circolava sempre musica interessante. Iniziai ad ascoltare Portishead, Prefuse 73, Cannibal Ox, Madlib, un sacco di hip hop UK ecc. Ascoltavo con piacere anche le ritmiche dei Neptunes e di Timbaland che a quei tempi passavano per radio.
Il nome “Fantastic Mr Fox” è anche il titolo di un romanzo di Roald Dahl dal quale è stato tratto il film in stop-motion del 2009 di Wes Anderson. Nello stesso anno hai debuttato sull’etichetta “Hemlock Recordings”, è solo una coincidenza?
In realtà ho utilizzato questo alias già all’età di 15 anni come nomignolo per la mia pagina Myspace. Qualche anno dopo scoprii che stavano girando una versione cinematografica del romanzo, probabilmente avrei dovuto cambiare quel nome ma ho finito per affezionarmici.
Dalla “Hemlock Recordings” sei passato alla “Black Acre Records”, due etichette con un taglio artistico underground e con idee musicali molto chiare ovvero il superamento delle barriere del dubstep alla ricerca di qualcosa che vada “oltre”. E’ una scelta di campo la tua?
Credo che la mia attitudine sia fondamentalmente quella di produrre la musica che mi piace e che mi da stimoli. La mia preferita è sempre stata roba che non rientrasse in un genere specifico. Sopratutto in fase di produzione è limitante rapportarsi con un determinato tipo di sonorità. La creazione di brani diviene più divertente quando si cerca di combinare elementi derivanti da generi musicali differenti.
Quale strumentazione di base utilizzi?
Nella maggior parte delle mie produzioni utilizzo Cubase SX 3, anche se negli ultimi due anni mi sono dotato di un paio di sintetizzatori. Utilizzo prevalentemente il Dave Smith Tetra ed il Mopho. Ho comprato un Juno 106 di recente, ma non l’ho ancora utilizzato in nessun brano. Ho anche iniziato ad usare Ableton in quanto è molto più facile generare basi percussive dal suono pulito rispetto a Cubase.
C’è moltissima attesa intorno al tuo album di debutto, dovremo aspettare ancora molto?
Spero di finire il mio album entro la fine dell’anno. Ho iniziato a capire come debba suonare. Speriamo di riuscire a tradurre le idee in musica senza impiegare troppo tempo. Ho già un singolo quasi definitivo che darò alle stampe tra pochi mesi. Più precisamente si tratta di due brani a metà strada tra le sonorità di Fantastic Mr Fox e quelle del progetto Jackal Youth.
Hai in mente per il prossimo futuro di realizzare collaborazioni artistiche con musicisti che stimi?
Al momento mi sto concentrando sulla mia musica e non molto a remix o collaborazioni, anche se probabilmente sul mio album di debutto ci saranno alcune partecipazioni vocali, ma sto ancora valutando i nomi del caso.
Ti esibirai dal vivo durante il “Sonar 2013” – l’edizione del 20° anniversario della manifestazione – autentico punto di riferimento per gli appassionati dei nuovi suoni in ambito principalmente elettronico. Cosa si prova?
Sono davvero entusiasta di esibirmi al Sonar. E’ un festival al quale avrei sempre voluto assistere, sarà fantastico suonare in occasione della mia prima visita.
Il tuo sarà un dj set oppure un live?
Solitamente in questi casi utilizzo Ableton Live ma non mi sento di definirla come una esibizione “dal vivo”. Alcuni elementi della mia musica vengono gestiti in tempo reale ma mi trovo più a mio agio se viene considerato tutto come un dj set.
Avremo la possibilità di vederti suonare in Italia?
Al momento non ci sono esibizioni in programma in Italia ma spero di riuscire ad essere dalle vostre parti quanto prima!
Un’ultima curiosità, quali sono le tue passioni oltre la musica?
Mi piace moltissimo disegnare ma recentemente mi sto concentrando principalmente sulla musica.
English Version:
Behind the fancy alias Fantastic Mr. Fox is a young British producer named Stephen Gomberg who, despite having pressed only a handful of EP’s – three to be exact, not counting various singles and remixes on he was part – has attracted the attention of important people in the music biz, just to name a few: 2562, Annie Mac, Björk, Daedelus, James Blake, Martyn, Untold and The XX (the latter invited him during the last season to open several concerts). It’s been a while that we follow with interest his moves and his recent inclusion in the line up of the Spanish festival Sonar (fixture for those who wants to get an idea about the sounds of the near future) was an opportunity to get the interview below. It’s not just hype, we believe that the boy has some good cards to play… you’re warned!
How did you get into electronic music?
I started to get into electronic music when I was about 13. My older brother was in bands and produced from an early age, so I could always hear interesting music around the house. I began to listen to stuff like Portishead, Prefuse 73, Cannibal Ox, Madlib, lots of UK hip hop etc. I also really like The Neptunes and Timbaland beats that were all over the radio at the time.
The name “Fantastic Mr. Fox” is exactly the title of a novel written by Roald Dahl from which has derived the film in stop-motion released in 2009 by Wes Anderson. In the same year you debuted for the label “Hemlock Recordings”, just a coincidence?
I picked up that moniker when I was about 15 as I needed a name myspace music page I’d set up. I found out a couple years later they were making a film version of it, probably should have thought of a different name to use at that point, but ended up sticking with it.
From “Hemlock Recordings” to “Black Acre Records”, two labels that have an underground cut and a very clear idea about the music their deal with, overcoming the barriers of dubstep looking for something that goes “beyond”. Is this also your attitude?
I think my attitude has always been to just try and make music that I like and that excites me. My favorite music has always been stuff that’s not genre-specific. I used to find the strict separation of genres quite confusing when producing. Creating songs always seemed a lot more fun if you tried to combine elements from different types of music.
What basic equipment do you use to produce music?
Most of my releases have been made using just Cubase SX 3, but over the last couple of years I’ve picked up a few synths. I mainly use the Dave Smith Tetra and Mopho. I bought a Juno 106 recently but haven’t world it into any songs yet. I’ve also started using Ableton as it’s a lot easier to make clean percussive loops with than Cubase.
There is a lot of waiting around your debut album, should we wait much longer to hear it?
I’m hoping to finish my album by the end of the year. I’m starting to get an idea of how I want it to sound. Hopefully it won’t take me to long to turn the ideas into finished pieces of work. I’ve also got a single that’s pretty much finished that’ll be out in a few months. Those two songs are kind of half way between my Fantastic Mr Fox & Jackal Youth projects.
For the near future have you in mind to achieve artistic collaborations with musicians do you prize?
At the moment I’m concentrating on my own music and not really doing any remixes or collaborations, although I’ll probably have some vocal features on my album, but not sure who yet.
You will perform during the “Sonar 2013” – the year of the 20th anniversary of the event – an authentic point of reference of new sounds lovers. How does it feel?
I’m really excited to be performing at Sonar. it’s always been a festival I’ve wanted to go to, so will be amazing to play there the first time I go.
Your will be there for djing or for a live-set?
I use Ableton Live to perform but would never label what I do as “live”. There are a few live elements to what I do, but I’m much more comfortable with it being perceived as a dj set.
Will we have the chance to see you performing in Italy?
I don’t have any gigs planned in Italy at the moment, but will hopefully be there soon!
Just one last question, what are your passions besides music?
I used to draw quite a lot, but spend most of my time doing music related stuff these days.