Finalmente è arrivata la primavera, se ne sono accorti persino in New Jersey, casa natia di Kerri Chandler e della sua freschissima etichetta, la Madtech, che dopo appena un anno di attività lancia la sua dodicesima release con un EP che fa venir voglia di leggerezza e notti d’estate. “Crying Wolf” porta la firma di un giovane duo londinese il cui nome risulterà familiare ai più, data la loro quasi costante presenza nelle ultime deep charts di Beatport. Lewis Wright e Ryan Ellis, in arte No Artificial Colours, mettono in tavola un tris di tracce che, anche se non lascerà a bocca aperta, trova comunque un suo posto tra le stagionali uscite “soulful house” che annunciano, anno dopo anno, l’arrivo della bella stagione.
“Crying Wolf”, traccia di punta dell EP, è un omaggio alla più pura old school house made in Chicago, con un valore aggiunto. La partecipazione di Alex Mills, infatti, le cui note vocali sembrano quasi strappate da un vecchio disco r’n’b, arricchiscono il pezzo di un groove fresco ed orecchiabile. La formula si rivela efficace, cassa decisa e ben marcata, uno sguardo al passato e aggiunta libera di contaminazioni d’oltreoceano. Il pezzo merita un pollice in su, nonostante strizzi l’occhio vistosamente al pop. Con un rapido salto nel presente ritroviamo, invece, in “Restless Soul” la ben nota voce di Cari Golden, vestita per l’occasione da un effettistica di tutto rispetto che ne fa un costante, quasi onirico riverbero, a supporto di una base ritmica, comunque d’effetto, composta da drums 909 e claps alternati a scandirne il tempo. Stesso discorso potrebbe essere fatto per “Love”, ultima traccia dell EP, che risulta, però, a questo punto, piuttosto superflua, quasi a voler ribadire un concetto già ampiamente enunciato nei primi due pezzi. Probabilmente una pizzico di estro in più nel finale avrebbe fatto guadagnare punti preziosi ad un EP che rischia invece di passare inosservato nel già inflazionato mercato dell’elettronica da dancefloor.