Dopo “Galaxy Garden”, il percorso di Matt “Lone” Cutler su R&S Records continua con virtuosismo strumentale ed effetti sonori pirotecnici in questo nuovo lavoro, “Airglow Fires”. Solo due tracce racchiuse in un EP dalla curiosa copertina rappresentante un bambino che sembra farsi portavoce della nostalgia dell’artista per il suo passato musicale e, per chi lo conosce già, flashback degli iperattivi ritmi rave anni ’90.
La cosa incredibile è che in dodici minuti di meraviglia massimalista (travestita da minimalista), Lone non crea disordine con la sua gran voglia di sperimentare: miscelando la più cruda acid house a melodie semplici, ripetitive ed ipnotiche e unendo pad che sembrano un po’ le sigle di quei film con le astronavi a una ritmica perfettamente in linea con il suono di R&S. Lone dimostra che il buzz generato intorno al suo nome è più che giustificato. Dopo aver percorso per anni un sentiero che l’ha portato sempre più lontano dai suoi esordi neo-rave, infatti, si è avvicinato sempre più alla dimensione di maturo e raffinato produttore downtempo e techno. Riconosciuto dal grande pubblico soprattutto perché capace di sfoderare cristallini concentrati di adrenalina, Lone in “Airglow Fires” attua una reazione radicale segnando ancora una volta la sua maturità artistica.
L’attitudine e la personalità dell’artista britannico, quindi, in quest’ultimo lavoro si trasformano dando sfogo alle sue pulsioni più oscure e techno. Lone, in fondo, può permettersi di oscillare (e lo fa difatti con sapienza) tra il passato “neo-rave” e questo presente fatto di ben altre consapevolezze. Sorseggiando e godendosi lentamente “Airglow Fires”, però, vengono comunque fuori proprio quei profumi che rimandano alla scena britannica anni ’90. D’altronde perché dimenticare il proprio background?