In una recente intervista all’HuffingtonPost Canada la superstar olandese ha sparato proprio a zero verso il duo francese “cascodotato”.
Come un vero fan tradito ha dichiarato di apprezzare soprattutto alcuni lavori solisti di Bangalter e i Daft Punk di Homework, è però molto critico verso i lavori degli ultimi anni come la soundtrack di Tron mentre RAM viene sostanzialmente definito come un album che è solo hype, di successo perché targato Daft Punk.
Uno intervista Tiësto, lo fa parlare dei Daft Punk, magari spera di far venir fuori punti di vista interessanti e invece esce niente di più di quelle che sono state le critiche fatte e rifatte. Il buon Tiësto, inoltre, nel parlare in negativo di hype fa un pò sorridere visto che probabilmente lui ne è uno degli esempi più tangibili – ribaltando il punto di vista, si potrebbe dire che quindi è qualificato a certificare l’hype – di musica per conquistare folle mondiali. Si insomma, ti sei scordato che suoni musica ben più discutibile dei Daft Punk, a prezzi ancora più discutibili? Ma soprattutto per un pubblico che acriticamente manco si accorge di tutto ciò? La trance è sparita ed è rimasto solo l’hype e tanti, tanti bei soldini, prima di dirlo ai Daft Punk dillo anche a te stesso.
PS: Chiaramente parla in termini positivi solo di Moroder e, dopo il tiro al piccione ai Daft Punk con i soli argomenti triti di hype e il classico “erano meglio prima”, introduce lo sport del 2013: la collaborazione con il buon Giorgio, da fare a tutti i costi. Certo, ci potevi pensare anche prima dell’album dei Daft Punk. Guarda che cattivo questo hype.