Prendete una ritmica elettronica fai-da-te da nerd con la passione per gli anni ’80 e i pc con la mela morsicata dietro, aggiungete massicce dosi di soul e nu r’n’b (quello a la The Weeknd per intenderci), condite con suoni wonky/post hip-hop e mettete il tutto a bagno nella miscela 100% (disco)pop preparata in precedenza. Non dimenticate di aggiungere un pizzico di dubstep ed il piatto è servito! Sulla carta è un pasticciaccio, eppure il 21enne australiano Harley Streten (aka Flume) l’ha realizzato con un tale senso della misura da far arrivare la gustosissima pietanza dritta in testa nella classifica generale di iTunes ed al secondo posto nell’Australian Top50. Il suo album di debutto – omonimo – suona benissimo qui ed ora (ascoltate la traccia Holdin On per averne un’idea). Ne abbiamo parlato direttamente con il giovanissimo produttore responsabile del progetto.
Il tuo disco di debutto “Flume” piace a tutti, ne sei concio vero?
Sono davvero felice, c’è stato un ottimo riscontro. Ovviamente è più di quanto mi sarei potuto aspettare – in fase di scrittura non mi sono soffermato sui suoi aspetti pop né sulla piega da fargli prendere. Gran parte del lavoro è strumentale e l’ho registrato per me stesso, la sua esplosione mediatica è stata una sorpresa, sto ancora cercando di comprenderne le dinamiche.
Il fenomeno è esploso partendo dalla rete, a colpi di visualizzazioni su SoundCloud, fino a spopolare nella tua classifica nazionale (secondo posto dell’Australian Top50) e arrivando al primo posto nella classifica generale di iTunes. Cosa si prova?
Assistere alle prime visualizzazioni è stato emozionante anche se a dire il vero ero molto combattuto se pubblicare o meno il materiale. Tutte le mattine al risveglio andavo a controllare il mio SoundCloud. La cosa fantastica è che ora posso fare quello che voglio e metterlo on-line con la consapevolezza di essere seguito da migliaia, addirittura milioni di persone.
L’album conta 15 tracce che flirtano con il soul l’r’n’b l’hip hop, il dubstep ma assumono una forma sostanzialmente pop, gustosissima ed al passo coi tempi. Come nasce una tua canzone?
Solitamente mi piace iniziare con una progressione di accordi per poi concentrarmi sulla melodia che faccia da scheletro al tutto. Spesso utilizzo il mio iPhone per aggiungere dettagli e cantare sulla traccia, procedo così fino a quando non ottengo qualcosa che mi soddisfi.
Quale strumentazione di base utilizzi (oltre all’iPhone)?
Sostanzialmente uso il mio computer portatile, diffusori audio di grande qualità ed una copia di Ableton Live. Ho un paio di software che emulano il suono dei sintetizzatori e roba accessoria ma mi piace lavorare con una strumentazione essenziale in modo da non perdermi nel cazzeggio.
Proponi i suoni del momento in un caleidoscopio pop fruibile da chi la musica l’ascolta in modo assiduo ma anche accessibile al pubblico generalista. Ci ricorda un poco quanto fatto dal tuo conterraneo Gotye… Che ne pensi?
Credo che questa commistione di pubblico sia fantastica. E’ buffo perché ai miei concerti in Australia partecipano un sacco di ragazze giovani (intorno ai 14 anni) che non ti aspetteresti di vedere per la presentazione di un disco pieno di pezzi strumentali. Voglio solo dire che è bello che qualcosa di differente dal solito stia ottenendo tanta attenzione mediatica. Penso sia un bene che la gente apprezzi qualcosa di diverso. Internet alimenta la diversità.
Ti piace il nuovo garage che sta prendendo piede recentemente? I Disclosure che coverizzano gli Artful Dodger con “Please Don’t Turn Me On” per esempio.
Devo ammettere che mi piace, è un buon segno che musica del genere ottenga un buon riscontro commerciale. Sono stato spesso associato ai Disclosure come qualcuno che sta proponendo roba diversa ottenendo una attenzione mainstream. Il grande pubblico sembra un pò più reattivo negli ultimi tempi.
Hai già pensato a quale sarà il tuo prossimo passo? Magari puoi rivelarci qualche succosa anteprima…
Non c’è molto succo da tirar fuori purtroppo – sono stato parecchio in tour e sono impazienze di trascorrere qualche tempo nel mio studio casalingo, onestamente non ho idea di cosa produrre. L’unica cosa che so è che non ho intenzione di scrivere un altro album pieno di ‘Sleepless’ e ‘Holdin On’ – produrrò quello che verrà fuori senza pressioni e non lasciandomi influenzare dalla nuova musica che si sente in giro.
Una curiosità: se vai in discoteca che musica ti piace ballare?
Mi piacciono le jam nelle quali perdermi – in genere quelle che declinano il verbo crunk. Qualcosa che mi permetta di agitare il corpo, beat pestoni e house sghemba. Disclosure, Kaytradana, Shlohmo, TNGHT per fare qualche esempio.
Avremo la possibilità di vederti suonare dal vivo in Italia?
Immagino di si, ma non in questo tour.
English Version:
Take a do-it-yourself electronic rhythm, that kind done by a nerd with the passion for the 80’s and laptops with the bitten apple behind them, add massive doses of soul and nu-r’n’b (the one by The Weeknd for instance), spell with wonky/post hip-hop sounds and put the result to soak in the 100% (disco)pop mixture previously prepared. Do not forget to add a little bit of dubstep and the dish is served! In this words it’s a mess, but the 21 year old Australian Harley Streten (aka Flume) has made all this with top sense of proportion to get the delicious dish straight ahead in the overall iTunes charts and in second place of Australian Top 50. His debut album – self titled – sounds great here and now (listen to the track Holdin On to get an idea). We talked directly with the young producer responsible for the project.
How do you feel about the reception of your debut album “Flume”?
It’s very nice, it’s been great. Obviously it’s been a lot more than I expected – when I was writing it I never intended for it to really pop off in any way, shape or form. A lot of it is instrumental and I kind of just wrote it for myself, so to see it break through like this is really crazy for me and I’m still trying to get my head around it.
The phenomenon has exploded starting from the network with an abundance of views on SoundCloud, to achieve your national ranking (second in the Australian Top50) and reaching the first place in the overall rank of iTunes. How do you feel?
When the plays first started rolling in, it was super exciting as I’d found it a real struggle to get my music out there – I used to wake up every morning and look at my SoundCloud. What’s great now is that I can make whatever I want and put it up online and I know thousands, even millions of people will listen to it.
The album has 15 tracks that flirts with soul, r’n’b, hip hop, dubstep but with a substantially pop, attitude, yummy and up to date. How you proceed to create a song?
Usually I like to start with a chord progression and then work some kind of melody over the top of that. Often I like to put my iPhone on record and sing, and I’ll just muck around until I’ve come up with something I’m happy with.
What basic equipment do you use (above the iPhone)?
I literally use my laptop, some really studio monitors and a copy of Ableton Live. I’ve got a few soft synths and plugins but like to keep it really basic and simple so I don’t get distracted fucking around.
You have combined the sounds of the moment into a pop kaleidoscope enjoyable by those who pay attention to the music but also for a commercial-friendly public. It reminds us the attitude of your compatriot Gotye… What do you think about this issue?
I think it’s awesome that it’s crossing over. It’s funny because in Australia I have lots of young girls (like 14 year old young) that come along to the concerts and that’s off the back of writing an album full of instrumentals. I just think it’s cool that something different is getting so much mainstream attention, I think it’s healthy that people are up for something different. The internet creates diversity.
Do you like the new garage that’s taking place recently? Disclosure that remix Artful Dodger’s “Please Do not Turn Me On” for example.
I quite like it, I think it’s refreshing to see that kind of music getting that kind of commercial success. I often get grouped with Disclosure as someone who’s doing something different but also getting mainstream attention. It’s really refreshing to see that. People seem to be a little more open-minded these days.
Have you already thought about what will be your next step? Maybe you can tell us some juicy preview…
There’s not much juice to give on this one unfortunately – I’ve been touring a lot and I’ve been very much looking forward to spending some time in a studio back at home and I honestly have no idea what to write next. The one thing I do know is that I’m not going to write another album full of ‘Sleepless’ and ‘Holdin On’s’ – I will write whatever I feel and try not to let the outside pressures affect what I do or contaminate the new music.
Just a curiosity: when you go to the disco what kind of music do you like to dance?
I like jams that I can get down to – generally speaking the latest crunk jams. Something that I can get hips shaking to, a real foot tapping kind of beat and spunky house. Disclosure, Kaytradana, Shlohmo, TNGHT are some examples.
Will we have the possibility to see you playing live in Italy?
I imagine so, although not this tour.