Un passato discografico bello cicciottello, quello di Untold, artista britannico prossimo all’uscita su 50Weapons. Oltre alle diverse uscite su Hemlock – che nel tempo ha prodotto i lavori, tra gli altri, di James Blake, Ramadanman, Cosmin TRG, Pangaea e Falty DL – Jack Dunning si è saputo destreggiare con ottimi risultati su label prestigiose come Hotflush, Hessle Audio, Clone e R&S. Ad essere del tutto sinceri poi, un po’ per mettere le mani avanti su quanto troverete tra qualche riga, non c’è bisogno di troppi ascolti dei suoi lavori per capire che la stoffa del campione il produttore di Londra ce l’ha eccome e lo dimostra con il suo nuovo lavoro, “Targa / Glare”.
Poggiate ambedue su due ipno-arpeggi che fanno da collante tra la prima e l’ultima battuta di ciascuna traccia, mentre in “Glare” a fuoriuscire è la vena più heavy e raw dell’artista, “Targa” sembra il disco perfetto per illustrare la trasposizione musicale del principio di Archimede: mentre il disco va, mentre la ritmica cresce aumenta d’intensità (a proposito, viva i tom!), il synth non sta a guardare. Tutt’altro. “Voi premete? Io salgo”. Il risultato è un disco micidiale, ruvido al punto giusto ed etereo al tempo stesso; roba per dancefloor con ginocchia belle forti e testa agile, roba da sei di mattina piene – a metà disco l’Entreprise ha levato le ancore da un pezzo e sta gironzolando tra Marte e Giove.
Ci pensa poi il b-side del disco, “Glare” a rimettere le cose al loro posto: nello scantinato (o warehouse, se preferite) dove state ballando. Qui il synth parte anche più “allegro” e deciso rispetto a quanto ascoltato in precedenza, salvo poi mischiarsi con le altri componenti melodiche della traccia, salvo poi lasciare il centro della scena al beat incazzato e a un paio di quei pad che ti svitano le orecchie e ti fanno il lavaggio del cervello. Il disco è tremendamente fisico, di un’incisività pazzesca: ti prende, ti percuote un pochino e poi ti rimette lì dove t’ha trovato. Che bella la techno.