Lontani da speculazioni musicali d’altro tipo, i ragazzi di Ladbroke Grove hanno puntato tutto sul numero ridotto di copie e sulla qualità dei contenuti. La nuova serie, “Young Turks 2013”, farà la sua comparsa a fine settembre in tiratura very limited; ogni EP conterrà due tracce di artisti che hanno contribuito, o contribuiranno nei prossimi mesi, ad arricchire il catalogo delle uscite dell’etichetta londinese in questo 2013: la potrebbe rivelarsi azzeccata, visto il pozzo di talenti da cui poter attingere.
Personalmente, dopo aver riascoltato diverse volte le tracce di Koreless, “Sun” – contenuta nell’EP “Yugen” – e dei Lost Scripts (John Talabot e Pional) ho provato sensazioni nettamente contrastanti, spaccate a metà nel punto in cui, la puntina, cavalcato l’ultimo solco, viene tirata su e il disco capovolto, pronto a essere percorso sull’altro lato.
Da prendere con le pinze, la traccia di Koreless ha la struttura rigorosa e il sound spaziale degno di un inno interstellare. E, come tale, ci manca poco che durante l’ascolto non mi metta in religioso silenzio, per quasi sette minuti, ad attenderne la fine. Non che non ne abbia apprezzato la fattura, ma la prima cosa che penso è: “cominciamo bene! Due tracce, e questi di Young Turks si vanno a incartare con una traccia-intro; manco fosse un LP”. Perciò, non resta che tuffarmi in “I’ll Be Watching You”. Dopo nemmeno un minuto, i due spagnoli (che in “So Will Be Now” mi avevano lasciato scettico), hanno già la mia piena fiducia: la traccia è davvero coinvolgente, capace con movimenti jackin’ e liriche ammalianti di sciogliere tutta l’ansia dell’ascolto precedente. “I’ll Be Watching You” è una traccia furba, ben costruita e abile nel far ancheggiare anche i più frigidi.
Il teschio col cappello in testa può tornare a sorridere ancora una volta: Young Turks, miniera di talenti in questi sette anni d’attività, ha fatto nuovamente centro con questo EP sapientemente sortito.