Se qualche anno fa parlavamo di loro come una scommessa, esaltandone le loro doti in console nonostante la loro giovane età, ora il nome dei The Martinez Brothers risuona più come una conferma. Li abbiamo intervistati nuovamente, a distanza di due anni, per capire quali sono stati i loro cambiamenti e i loro ricordi più belli. Partendo dalla residenza al DC-10, che ha permesso loro di acquisire una maggiore esperienza grazie ai consigli dei numerosi colleghi, arrivando alla prima visita a Berlino e al Panorama Bar vissuta come un’esperienza “mistica” in grado di dare una svolta fondamentale alla loro visione musicale ancora troppo legata alle radici hip hop e house. Tra una data e l’altra del loro tour incessante, i due fratelli del Bronx hanno sfornato diverse produzioni, prediligendo remixes, ma ben presto promettono di rilasciare nuovo materiale, dopo il buon antipasto su Cuttin Headz in collaborazione con il loro “nuovo” amico Mass Prod.
Ciao ragazzi, ci eravamo lasciati nel 2011, con alcuni vostri consigli e anticipazioni sul vostro futuro. In questi due anni, cosa è cambiato? Vi sentite più maturi musicalmente?
Abbiamo sicuramente acquisito un certo tipo di maturità e maggiore esperienza come dj, l’abbiamo guadagnata suonando in posti come il DC-10 per 2 anni. Non solo suonando ai vari eventi, ma ascoltando anche i nostri colleghi come Seth e Dyed, così come altri artisti che suonano al DC-10. Sono collezionisti come noi e da loro impariamo sempre cose nuove in quelle precise situazioni. Per noi è stato come avere la chiesa e la scuola tutte assieme. Abbiamo fatto anche un sacco di hip hop negli ultimi anni e ciò ha sicuramente avuto un impatto sulla nostra visione della musica in generale.
Ultimamente vi abbiamo visto molto in Europa, quale serata in cui avete suonato vi ha colpito maggiormente?
Ci siamo divertiti moltissimo viaggiando con il nostro amico Fil Sonik ridendo e spassandocela ovunque. Il bello di questa faccenda è che in qualsiasi parte del mondo trovi sempre nuovi amici che si divertono ed è stupendo vivere insieme a loro quei momenti, quei ricordi e quelle risate.
Avete anche trovato tempo per lavorare a qualche remix a Berlino. Volete spiegarci come strutturare il vostro lavoro e in che modo lavorate assieme solitamente?
Quello che abbiamo vissuto a Berlino di recente è stato davvero significativo per noi. Abbiamo conosciuto Mass Prod, anche se in realtà avevamo avuto modo di conoscerlo durante lo scorso anno e mezzo di lavoro nel suo studio. Uno studio davvero magnifico perché non c’è nessun computer. Lui ha un setup completamente analogico e quando andiamo lì iniziamo ad improvvisare. Riusciamo a sentire la differenza nel suono e l’atmosfera dei dischi che vengono fuori da quello studio. Per quanto riguarda il nostro lavoro assieme in studio, non ci pensiamo molto, è un po’ strana da descrivere a parole la nostra sintonia.
Berlino è una città unica, aperta a qualsiasi genere musicale e di grande ispirazione per molti. Si può dire che vi abbia in qualche modo aperto gli occhi verso nuovi modi di sperimentazioni, anche al di là delle vostre radici house? Se sì, in che modo?
Berlino ci ha aperto gli occhi verso l’altra parte di underground. Veniamo da una scena completamente diversa, quella della soulful house, nella quale la componente “gospel” non è mai mancata. Poi, una volta arrivati a Berlino, siamo andati al Panorama Bar ed è cambiato il nostro punto di vista sul concetto di party e a sua volta è cambiata la nostra visione della musica dance in generale. Berlino per noi è ancora molto stimolante.
Parlavamo di remixes appunto, dopo il vostro ep “H 2 da Izzo” sembra essere la vostra scelta più utilizzata recentemente (penso ad esempio al remix di “A Better Light” per Santos Resiak o al vostro remix per Burnski “Lost In The Zoo” uscita su Saved). In cosa differisce il vostro lavoro quando remixate rispetto ad una vostra produzione?
I remixes sono di solito qualcosa di un po’ più mirato e spesso siamo in studio entrambi con l’obiettivo di concludere il progetto. Gli originali sono altrettanto interessanti, perché non ci sono regole. Oltre a lavorare insieme, facciamo anche un sacco di lavoro da soli, che a alla fine sistemiamo assieme. Risulta molto più divertente per noi, perché ognuno ha sempre qualche nuova idea. Questo approccio lo usiamo molto con la componente hip hop, confrontandoci con nuovi samples e tagli. Diciamo che ci stimoliamo a vicenda.
Quella dei remix è una scelta obbligata visto il poco tempo fra una data e l’altra o perché preferite avere già un’impostazione di base su cui lavorare?
Lavoriamo sempre su nuovo materiale originale, anche per strada. I remixes hanno sempre un certo tipo di scadenza, che sono a volte difficili da soddisfare con il nostro tour. Ed è per questo che ultimamente abbiamo rilasciato più remixes che originali, a causa appunto delle scadenze che abbiamo avuto per vedere quelle cose stesse rilasciate. Per le nostre produzioni non c’è scadenza, ci prendiamo il nostro tempo, creiamo quello che vogliamo nel modo migliore possibile.
La stagione estiva si sta per concludere. Siete già stati protagonisti al DC-10 la scorsa stagione e anche questa stagione siete parte integrante della famiglia Circoloco. Come è suonare al party più conosciuto di Ibiza? Rispetto alla prima volta in cui vi siete esibiti che sensazioni avete?
E’ ancora incredibile come la prima volta, ci divertiamo sempre come matti. Lì c’è la famiglia più pazza che si possa incontrare, un gruppo di veri e propri personaggi. Ma sono proprio loro a rendere la festa così fantastica! Questa è la nostra casa e arrivati a questo punto non potevamo immaginare di suonare altrove.
Vi sentiamo parlare sempre di New York, Ibiza e Miami. Ora che avete avuto la possibilità di suonare in molte situazioni anche in Italia, che impressione avete avuto riguardo la gente e il modo di vivere il party?
Voi italiani siete dei “party animals”! Noi amiamo l’Italia, ci ha mostrato un sacco di amore, già dalle prime volte in cui abbiamo iniziato a suonarci anni fa. Abbiamo un sacco di amici italiani che abbiamo conosciuto durante i nostri tour, soprattutto ad Ibiza. L’Italia è sempre amore.
Un’altra situazione molto particolare, che sta diventando comunque popolarissima in questi ultimi anni è quella del Kazantip. Voi l’anno scorso ci siete stati e avete anche avuto un episodio spiacevole mentre suonavate… Quest’anno avete replicato. Come descrivete la situazione a chi non è mai stato?
Kazantip quest’anno è stato uno dei, se non il momento clou della nostra estate. Abbiamo avuto modo di rimanere lì per una settimana e suonarci due volte. E wow, in entrambe le occasioni abbiamo suonato più di 12 ore e l’atmosfera era davvero di un altro livello. Bisogna andare lì e stare più di due notti per capire veramente come funziona. Non si tratta solo della festa, ma dell’atmosfera generale. Il villaggio Popovka è umile in sé, nel senso che pone tutti sullo stesso livello, basta fare festa e divertirsi insieme sulla spiaggia, 24ore 7 giorni su 7. E’ una delle cose che non vediamo l’ora di ripetere in futuro.
In una recente intervista ho sentito una vostra affermazione “non ci riteniamo ancora grandi e djs famosi”. Cosa manca ancora per diventarlo?
Non lo sappiamo e non ci facciamo caso. Non aspiriamo a diventare famosi, facciamo solo ciò che amiamo e ciò che vogliamo fare, ovvero rilasciare dischi buoni e divertirsi!
Qual è la vostra opinione riguardo l’uso dei social networks da parte degli artisti? Voglio dire, ci sono molti artisti che preferiscono concentrarsi unicamente sulla musica, altri che li usano per mantenere un contatto diretto con i fans. Voi da che parte state?
Ciascuno è libero di scegliere. La nostra scena è composta da un sacco di diverse generazioni e personalità, quindi il discorso social network non riguarda tutti. Lo usiamo come un modo non solo per tenere le persone informate su quello che ci sta succedendo, su releases e le varie date, ma anche per mostrare un po’ il dietro le quinte di quello che facciamo. Attraverso i social networks siamo riusciti noi stessi a svoltare un paio di anni fa, quindi da parte nostra non c’è motivo per parlarne male.
Per finire, come al solito, vi chiediamo cosa dobbiamo aspettarci da voi nei prossimi mesi in fase di produzioni e nuovi remix?
Il nostro remix per Green Velvet è appena uscito, così come le nostre due tracce con Mass Prod, che in realtà saranno un piccolo preludio delle cose a venire su Cuttin’ Headz in futuro. Stay tuned!
English Version:
If few years ago we talk about them as “rising stars”, enhancing their skills in console despite their young age, now the name of The Martinez Brothers sounds more like a confirmation. We interviewed them again, after two years to figure out how they grew up and to know their best memories for this season. Starting from the DC-10 residency, which has allowed them to gain more experience thanks to the advice of many colleagues, arriving to the first appearance at Panorama Bar in Berlin, seen as an “mystical” experience, that changed their whole outlook on dance music in general, tied to their hip hop and soulful house roots. During their relentless tour, the two brothers from the Bronx have released several productions, mainly remixes, but soon they promise to release new hot material, after the good start on Cuttin Headz in collaboration with their “new” friend Mass Prod.
Hi guys, last time we interviewed you was 2011, you gave some advices for young producers and told about your future plans. Now, after two years, what is changed? Talking about your music, do you feel more mature?
There’s definitely some type of maturity, DJ wise, you gain from playing in places like DC-10 for 2 years. Not just from playing the parties, but from listening to our peers. People like Seth and Dyed, as well as some of the other artist that DC-10 bring, these guys are collectors like ourselves, so we’re always learning new things just from being there. It has been like church and school in one. We’ve also been making a lot of hip hop in the past years, which has definitely had an impact on our outlook towards music overall.
We see you in a lot of gigs in Europe, what is your best memory of these years?
We’ve just been having a great time traveling with our boy Fil (Sonik) and having laughs everywhere we go. The great thing about this business is that, the friends you gain, you see them all around the world at different parties and what not, so it’s cool just having those times, those are our memories, the laughs.
You also found time to work on some remixes in Berlin. Do you want to tell us how is structured your work in studio and how is working and producing together?
The Berlin thing recently has been really cool. We’ve known Mass Prod from the scene, but really got to know him during this past year and a half working in his studio and it’s great because there’s no computer. He has a completely analogue setup and when we get in there we just start jamming. You can definitely hear the difference in the sound as well as the vibe of the records that come out of there. As far as us working in the studio together, it’s really a no thinking type of thing, it’s a lil weird how we’re so in tune with each other.
Berlin is THE city, i mean…it opens your eyes, gives you new points of view about music and different styles, even beyond your roots of house. Isn’t it? What give this city for your musical growth?
Berlin opened our eyes to the other side of the underground. We come from traditional soulful house, sprinkle powder on the floor, sing along to the gospel hook type of scene. We came to Berlin and went to Panorama Bar, and it changed our whole perspective on what a party was and in turn just changed our whole outlook on dance music in general. Berlin still for us is very inspiring.
We have just talked about remixes. We see that after your EP “H 2 Da Izzo”, now remixing is your first choice (just thinking about for example to the remix of Santos Resiak “A Better Light” or your last “Lost In The Zoo” remix released on Saved). How your work differs when you are working on a remix rather than on your own production?
Remixes are usually something a little more focused, we’re usually in the studio together with the goal of getting that project done. Originals are a little interesting because there is no rules. Besides us working together, we also do a lot of work on our own, which we end up finishing together in at the end. It keeps it fun for us, because there’s always some new ideas coming about. We do this a lot especially on the hip hop tip, we’re always showing each other new samples and chops. We keep each other on our toes.
Is remixing an obvious choice due to the short time between one gig and another or because you prefer to have already a basic arrangement when you start producing?
We’re always working on new original material, even on the road. Remixes always have some type of deadline, which are sometimes hard to meet with the touring schedule. But that’s why you’ve heard more remixes lately than originals, due to deadlines we’ve had to get those done. Our own things, there is no deadline, so we rather take our time and get it done the way we want to and get them done right.
The summer is almost over. You already rocked DC-10 last season and also for this summer season you are part of the Circoloco family. How is playing at the best-known party in Ibiza? What are your feelings compared to your first time?
It’s still incredible as the first time, and we have more and more fun everytime. It’s a cast of characters over there, the craziest family you’ll ever meet. But it’s what makes the party so great! That’s our home and couldn’t imagine playing anywhere else at this point.
We always hear your opinion about New York, Miami and Ibiza. Now that you had a chance to play in many situations, what impression do you have about Italian people and their way of living the party?
You guys are party animals! We love Italy, it has shown us a lot of love, even when we first started going there years ago. We have a lot of italian family that we’ve met in the scene, especially in Ibiza. Italy is always love.
Another particular situation, which is becoming very famous in recent years is Kazantip festival. You’ve been there last year and you also had an unpleasant episode while you were playing… This year you’ll come back. How would you describe the situation to someone who has never been?
Kazantip this year was one of, if not the highlight of our summer. This year we got to stay there for one week and play twice. And wow, both parties we played 12+ hours and the vibe was just, really on another level. You really have to go there and stay more than just two nights to really understand it. It’s not just about the party, but more about the vibe overall. The village Popovka is humbling in itself, which kind of makes everyone on the same level, just partying and having fun together on the beach, 24/7. It’s one of the things we’re already looking forward to.
In a recent interview we heard your statement “we are not yet famous djs.” What is still missing to become famous?
Don’t know, don’t care. We’re in no race for fame, just doing what we love and what we want to do at this point, which is put out dope records and have fun in the process!
We are curious to have your opinion about the use of social networks by artists… I mean, there are a lot of djs who prefer not to have a profile focusing only on the music, many others who use it to have a direct contact with their followers and fans. What is your idea about that?
To each their own. Our scene is made up of a lot of different generations and personalities, so the social networking thing is not for everyone. We use it as a way to not only keep people informed of what’s going on with us with releases and gigs and the obvious plugs, but also to show a little behind the scenes of what we do. Social Networking is the reason we even got a shot in this scene years ago, so there is no way we could knock it.
As usual, we end the interview asking you if there are new releases and remixes that will be out in the next weeks and months.
Our Green Velvet remix just dropped recently, as well as our two tracker with Mass Prod which is a little prelude of things to come on Cuttin’ Headz in the future. Stay tuned!