Machinedrum, il produttore americano di stanza a Berlino che risponde al nome di Travis Stewart, torna in questo 2013 con un lavoro, Vapor City, di fine modernariato elettronico dove la ritmica dei brani gioca un ruolo importante quanto la melodia. Un gioco di equilibri che guarda a Burial ed agli ultimi Moderat pur prendendone le dovute distanze, dando alle stampe il suo personale pastiche sonoro dall’attitudine che potremmo definire future jungle. Al di là delle etichette di sorta il risultato è una città immaginaria, per l’appunto “Vapor City”, sognata da Travis e rielaborata in musica attraverso chiaroscuri digitali, terreno fertile più per viaggi della mente più che per scatenarsi in pista. Ne abbiamo parlato direttamente con il suo autore.
Vapor City: una città sognata e rielaborata a colpi di elettronica, ci racconti com’è venuto fuori il tutto? Ogni traccia rappresenta un quartiere di questo non-luogo…
Sì, è un sogno ricorrente che ho avuto. Ho deciso di basare il mio album su di esso una volta terminata la fase di scrittura della musica. Comunque nulla di troppo cervellotico.
Inoltre il progetto sembra essere “aperto” grazie al Vapor City Citizen Program che consente ai fan iscritti al sito ufficiale di ascoltare e scaricare nuove tracce ovvero nuovi quartieri sognati.
Esatto. E’ il mio modo di rimanere in contatto con i fan ed allo stesso tempo di stuzzicare il loro appetito nei confronti della musica.
Sei stato particolarmente attento a dosare ritmo e melodia in modo che un elemento non prevalesse sull’altro, giusto? La nostra impressione è proprio quella di un lavoro assai equilibrato, da perfezionista del mixer.
Non posso fare a meno di aggiungere la melodia dove non ce n’è e la stesa cosa vale per il ritmo. Amo entrambi gli aspetti della musica. A volte scrivo musica solo da club e là c’è meno melodia. Ma su un album è più appropriato fondere i due elementi insieme.
Eppure in una tua intervista passata lessi che le cose migliori ti vengono fuori di getto. La verità probabilmente sta nel mezzo…
Le migliori idee arrivano fugacemente, poi il processo di lavorazione delle stesse può tendere ad essere molto lungo.
L’attitudine del disco rimanda in molti casi alla jungle, un tuo vecchio amore, ma viene modernizzata per essere coerente qui ed ora. L’impressione è corretta?
Credo di sì. E’ un ibrido di un sacco di cose diverse che ho ascoltato. Credo che alcune di queste canzoni avrebbero potuto facilmente venir fuori 10 anni fa.
Recentemente quali sono stati i dischi che ti hanno colpito davvero?
Mi piace il nuovo materiale di Oneohtrix Point Never. Molto originale e coinvolgente. Ho approfondito anche Chelsea Wolfe probabilmente per soddisfare il mio demone interiore. John Wizards su Planet Mu è davvero emozionante. Sono costantemente ispirato anche dai miei amici musicisti.
E di Burial cosa ci dici?
Ho ascoltato parecchio Untrue di Burial al tempo della sua uscita ma non torno sul disco da qualche anno. Se in un lavoro c’è la presenza di fruscii, crepitii e voci in pitch allora il paragone con Burial diventa inevitabile.
Ci parli della splendida controparte visuale del disco curata da Eclair Fifi (illustratrice) e Dominic Flannigan? (direttore creativo del brand “LuckyMe”). Ogni distretto è rappresentato da una splendida illustrazione…
Mi piace collaborare con LuckyMe quando si tratta di lavori di design, di marketing e di progetti concettuali. Confrontarsi con Dom è stimolante perché fornisce la sua visione personale e quindi il tutto assume le sfumature di una autentica collaborazione. Sapevo inoltre che Eclair fosse una illustratrice di talento, ma sono stato spiazzato dal suo approccio meticoloso nel ricreare questi distretti ed i rispettivi umori di Vapor City.
Come si sta nella Ninja Tune di Jonathan More e Matt Black? Il suo rooster rappresenta il meglio di certa elettronica atmosferico/ritmica di oggi.
E’ un onore essere su un’etichetta che non solo è storicamente importante, ma è ancora il punto di riferimento per le produzioni più fresche dell’oggi.
Progetti per il prossimo futuro al di fuori di Machinedrum? Forse un nuovo disco a nome Sepalcure insieme al tuo socio Praveen Sharma.
Dopo il tour ho intenzione di concedermi un lungo periodo senza esibizioni per concentrarmi sul lavoro in studio. Collaborazioni certe con Praveen, Jimmy Edgar, Azealia Banks, Jesse Boykins III e molti altri. Non vedo l’ora!
Ti vedremo dal vivo in occasione del prossimo “Club To Club” a Torino. Cosa dobbiamo aspettarci dalla tua esibizione?
Aspettatevi di vedere ed ascoltare Vapor City riprodotta davanti ai vostri occhi con l’utilizzo di elettronica suonata dal vivo, chitarra, voce, batteria e le immagini realizzate da Weirdcore.
English Version:
Machinedrum, the American producer stationed in Berlin that answer to the name Travis Stewart, is back in 2013, with a work, Vapor City, of classy modernism where the electronic rhythm plays a role as important as the melody. A balancing act that looks to Burial and to the last Moderat while taking the necessary distance, giving to the prints its own stuff, a sonic pastiche with an attitude that could be defined future jungle. Beyond definitions, the result is a fictional town, precisely “Vapor City”, dreamed by Travis and reworked into music through digital lights and shades, the most fertile ground for journeys of the mind rather than to lash out on the club. We talked about it directly with the author.
Vapor City: a dreamed city reworked by electronics, can you tell us how it all came out? Each track is a district of this non-place…
Yea it’s a recurring dream I had. I decided to base my album on it after the music was finished. There’s nothing too complicated about it.
In addition, the project seems to be “open” thanks to the Vapor City Citizen Program which allows members of the official website to listen and download new tracks like new districts dreamed of.
Yes. It’s my way of not only giving back to the fans but also helping keep down peoples appetite for new music.
Have you been particularly attentive to dose rhythm and melody so that an item does not prevail on the other? Our impression is that of a really good balanced work, done by a perfectionist of the mixer.
I can’t help but add melody where there is none or vice versa. I love both aspects of music. Sometimes I write music just for the club and its a little less melodic. For album material its more appropriate to blend both.
Thought in a past interview I read that the best things of you come out quickly. The truth probably lies somewhere in between…
The best ideas do happen very quickly, though the mixing process can tend to be much longer.
The attitude of the record refers in many cases to jungle, your old love, but it’s modernized to be coherent here and now. The impression is correct?
I guess so. It’s also a hybrid of lots of different things I’ve been listening to. I think some of these songs could have easily been put out 10 years ago.
In current music which records really hits you?
I love the new Oneohtrix Point Never stuff. Very original and satisfying to listen to. I also really dig Chelsea Wolfe probably due to my inner goth. John Wizards on Planet Mu is really exciting. I’m constantly inspired by my friends music as well.
What about Burial?
I listened to Burial’s Untrue a lot when it came out but haven’t listened to it in years. I guess since there’s hiss, vinyl crackle and pitched voices the comparisons to Burial are always going to be there.
Tell us about the wonderful visual counterpart of the record edited by Eclair Fifi (illustrator) and Dominic Flannigan (Creative Director of “LuckyMe” label).
I love working with LuckyMe when it comes to designing, marketing and concept projects. Dom is great to work with as he loves to get direction from the artist so it really feels like a collaboration. I knew also that Eclair was a talented illustrator but was really blown away by her meticulous approach to recreating these districts and moods of Vapor City.
How do you feel inside Ninja Tune the label by Jonathan More and Matt Black? The rooster represents the best of certain ambiental/rhytmical today’s electronic.
It’s an honour being on a label that is not only historically important but is still pushing the envelope when it comes to releasing the freshest sounds out there today.
Plans for the near future outside Machinedrum’s activity? Maybe a new Sepalcure Record together with your partner Praveen Sharma…
After touring I’m going to take a long time off from playing shows and focus on working in the studio more. Collaborations will definitely happen with people like Praveen, Jimmy Edgar, Azealia Banks, Jesse Boykins III and many others. I’m stoked!
Will we see you live at the upcoming “Club To Club” in Turin. What can we expect from your performance?
Expect to see and hear Vapor City recreated in front of you with live electronics, guitar, vocals, drums and visuals by Weirdcore.