Questo album rafforza ulteriormente tutte le capacità e la consapevolezza del produttore campano. Dopo l’ottimo lavoro precedente “Save My Soul”, è la raccolta più attesa dagli amanti della techno attuale, quella dei grandi dancefloor. Da qui continuano le sue sperimentazioni sonore, recuperando anche elementi che appartengono alla vecchia scuola della techno “made in Napoli”, mettendoli in perfetta sintonia con lo stile dell’ormai affermata etichetta svedese Drumcode.
Capriati appare in ottima forma, dopo un anno stratosferico e ricco di soddisfazioni si dimostra uno dei migliori dj/producer della sua generazione. Nella gran parte di queste tracce si destreggia egregiamente su dei ritmi altissimi e pieni di groove, energia ai massimi livelli da scatenare sulle piste di mezzo mondo, anzi, tutto. Ma parliamo delle tracce di questo atteso e tanto discusso album, enigmatico e oscuro sin dall’inizio, che esplode con “Easy Come Easy Go”, pezzo basato su sonorità incalzanti e ripartenze inattese e coinvolgenti che si combinano con atmosfere inebrianti. Da qui in poi neanche un momento per respirare: “This Then That” e “Naked” è minimale gommosa e trascinante che ricorda un po’ lo stile di Marco Carola, Markantonio e soci di qualche anno fa, pezzi interessanti per tutti i fan del “groove napoletano”. L’altissimo potenziale energetico che è presente in tutte le tracce e alcuni spunti melodici sempre strutturati in maniera perfetta, disegnano questa bellezza techno tutta italiana, assolutamente mai banale.
Per chiudere ecco servita “Self Portrait”, traccia da cui prende il titolo l’intero disco, a dimostrare per l’ennesima volta le potenzialità di questo ragazzo che probabilmente sceglie proprio questo pezzo come title-track dell’intera raccolta proprio per le sue caratteristiche, a conferma di quanto in fondo lui stesso sia un’artista divertito e solare, .
Infine due parole su quella che per me è la canzone più bella del disco: la coinvolgente, perfetta e forse un po’ sottovalutata “Basic Elements”, che scorre sulle efficaci linee di basso e sul pad che trasporta e disorienta.
Interessante notare come le tradizioni in Italia si tramandano da “padre” in “figlio”: con modernità, dedizione e tanta passione. Il giovane, seguendo le orme della precedente generazione techno napoletana, porta avanti e nel mondo questa storia, quasi religiosa.