La tentazione di riprendere un discorso lasciato in sospeso dall’ormai lontanissimo (musicalmente parlando) Gennaio 2009 c’è sempre stata, è innegabile. Suoni & Battiti era un angoletto di Pillole Elettroniche dove si parlava di musica in modo semplice e diretto e dove il sottoscritto – a rileggere certi suggerimenti, oggi, ho dei brividi lungo la schiena – provava a dare una parvenza di logicità all’unica cosa che realmente conta quando un qualsiasi amante della musica da ballo (e non) compra un EP o un long play: l’istinto. Ora che i tempi e i mezzi sono maturi, è finalmente giunto il momento di rimetter mano a una delle rubriche più seguite su quelle pagine per dar vita a quella che deve essere la naturale evoluzione di un format capace di parlare a chi i dischi lo compra, li consuma e ne fa un uso costante.
Siamo felici di riprendere, in un Soundwall nuovo e pronto a valorizzarne le capacità espressive, Suoni & Battiti e arricchirne le pagine con l’esperienza e la passione maturata negli anni. L’immediatezza e la semplicità, però, sono quelle di sempre…let’s share some beats!
[title subtitle=”Rod – Anindica (Klockworks)”][/title]
L’undicesima puntata del catalogo Klockworks è affidata al buon Benny Rodrigues, producer di base a Rotterdam che (almeno a mio modesto modo di vedere) tira fuori le sue cose migliori con lo pseudonimo di Rod. Beh, Rod atterra sulla label del vecchio Ben e sgancia un paio di pietre da quelle da suonare da qui all’anno nuovo senza soluzione di discontinuità: prima “Hux”, poi “Anindica” e quindi via con le capriole e i salti mortali.
[title subtitle=”Yate – Beautiful People (Propaganda Records)”][/title]
Mi dicono che Propaganda sia la label del “nome femminile” più chiacchierato del momento: Nastia. Beh, se così fosse, questo non può che confermare le belle cose che si dicono sul suo gusto musicale e sul sound che è solita proporre nei suoi dj set perché questa prima release è davvero ben confezionata. Io dico “Snow Down”, fatemi sapere che ve ne pare.
[title subtitle=”Dj Red – Eyes Are Blind (BPitch Control)”][/title]
Ho sentito suonare Dj Red almeno una cinquantina di volte tra Amore, Ultrabeat e Anarchy In The Club e m’è sempre piaciuta parecchio, ma la crescita che Simona “la roscia” sta mettendo in mostra nell’ultimo biennio è qualcosa che non mi sarei comunque mai aspettato. Se non fossi così confidente delle sue capacità, risentendola ora resterei veramente sorpreso. Oggi esce “Eyes Are Blind”, il suo nuovo BPitch Control, e anche i (pochi) dubbi sulle sue qualità in studio vanno a farsi benedire. La title-track per noi!
[title subtitle=”Redshape – Wires (Present Recordings)”][/title]
Nemmeno il tempo di abituarci a “Made Of Stell” che Redshape è pronto a rilasciare sulla sua Present un nuovo lavoro, “Wires”. La tigna è la solita, il tiro è quello a cui il tizio con la faccia rossa ci ha abituati, i risultati e la presa sulla pista sono quelli dei lavori più famosi. Noi ringraziamo sentitamente: oneside da comprare a scatola chiusa come ogni suo lavoro.
[title subtitle=”Objekt – Objekt 3 (Objekt)”][/title]
Objekt è il nome d’arte con cui TJ Hertz, ragazzone britannico di base a Berlino (ma va?), produce la sua musica malata. La terza puntata del catalogo della sua omonima label è schizzata al punto giusto: io ho perso le orecchie con “Fishbone”.
[title subtitle=”John Heckle – Baiyun Mountain EP (MOS Recordings)”][/title]
Avvolgente come il piumone caldo con cui si scegli di soffocare la domenica mattina durante le domeniche d’inverno, l’EP d’esordio di John Heckle su MOS non poteva che avere il sapore acre di quest’ “house che sotto sotto house non è” e di quella techno acida e maleodorante che sembra essere la colonna sonora perfetta di un porto del Nord Europa. Il porto di Liverpool, per la precisione. Il risultato è un EP sontuoso: bello, ben fatto, concreto e saporito. Presto tutti parleranno di (e la lingua di) John Heckle, mi ci gioco una pizza.
[title subtitle=”Legowelt – Crystal Cult 2080 Album Sampler (Creme Organization)”][/title]
Legowelt ha pronto un album, così decide di rilasciare un EP a mo’ di antipasto. Tutto fila, ma com’è che ogni volta rimango a bocca aperta? Lunga vita a Danny Wolfers e alle detonazioni del kick “Majestic Alchemy”!
[title subtitle=”Bambounou – Ignition / Take It Out On Me (50Weapons)”][/title]
Con questo nuovo EP firmato Jéremy Guindo-Zegiestowski la teutonica 50Weapons si conferma una delle label migliori dell’anno, oltre a dirci che Bambounou è veramente un produttore da tenere sott’occhio. “Ignition”, ancor più di “Take It Out On Me”, è la riprova del motivo per cui chi l’ha sentito suonare s’è divertito un sacco: quantità e qualità (o viceversa) per un disco da infilare in borsa e dimenticarcelo.
[title subtitle=”Trus’me – Somebody (Prime Numbers)”][/title]
Vi ci siete rincoglioni dopo aver rincorso Ben Klock in lungo e in largo; poi avete comprato “Treat Me Right”, l’album di Trus’me uscito diversi mesi fa. Ora “Somebody” torna sugli scaffali degli store più forniti con l’aggiunta del (bel) remix di Mosca, ma noi continuiamo a preferire l’arroganza e l’ipnotismo della versione originale. Non provate a contraddirci.
[title subtitle=”BFZ aka Baby Ford & Zip – Ufff (Trelik)”][/title]
Varrebbe la pena comprare il disco anche solo per il fatto che Zip s’è degnato di rimettere il culo in studio e darsi da fare. Se poi ci metti che il disco è pure bello, allora sono dieci euro ben spesi.